Il piano

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Oharu corse a prendere il lumacofono. Lo raccolse da terra. Funzionava ancora.

Dall'altra parte, c'era Nami che strillava il suo nome. - Oharu! Oharu! Che c'è? Rispondi! Oharu!

- Nami, sto bene... Sto bene! Adesso dimmi dove siete e cosa sta succedendo lì. Dimmi cosa dobbiamo fare!

Ci fu un tramestio dall'altra parte, poi Usopp che sussurrava: - Sta parlando con Oharu. Tenete occupato Lucci, così non la sente.

Nami abbassò la voce. – Non puoi passarmi Zoro?

- No. Devi dire a me.

- Va bene! Siamo chiusi in una stanza all'ultimo piano. Fuori dalla porta c'è il capitano Norris, alias Rob Lucci, un nostro vecchio nemico. Era tra quelli che hanno portato Robin a Enies Lobby. È molto pericoloso, perché è altamente addestrato, usa tecniche strane e ha mangiato uno Zoan, modello Leopardo. Ha quasi ucciso Rubber. È quasi impossibile da combattere. Ci siamo chiusi dentro ma, non appena apriremo la porta, ci ucciderà tutti. Ma forse pensa che tu e Zoro siate morti. Continueremo a cercare di aprire la porta...

- È già aperta – la interruppe Oharu. – Possiamo uscire.

- Bene! Allora uscite di qui e andate a cercare aiuto. Non importa da chi. Va bene chiunque. Basta che ci levi Lucci di dosso!

- Ma, Nami... Se vi trovano, vi arrestano...

- Meglio in prigione che morti. Andate!

Oharu rimuginò. Dall'altra parte, sentiva Sanji blaterare, e immaginò che stesse cercando di distrarre Lucci per prendere tempo.

-Dovresti davvero seguire qualche corso di gestione della rabbia...

Uno Zoan. Un Frutto del Mare. Guardò Chopper che cercava di abbattere Zoro. Anche lui aveva mangiato un Frutto del Mare. L'unica cosa che annullava gli effetti di un Frutto del Mare era l'acqua salata. E loro erano su un'isola, in un edificio a strapiombo su una scogliera.

Ma Chopper...

Però, forse...

Sì, poteva funzionare. Non c'erano molte alternative, d'altra parte.

Riprese il lumacofono. – Nami, ci sei?

- Perché sei ancora lì?!

- Ascoltami, ho un piano. Dovete aprire la porta.

- Cosa? Sei matta? Ci ammazzerà!

- Lo so! Aprite la porta e attirate Lucci sul tetto, ma qualcuno di voi deve sganciarsi, uscire e portare la Sunny proprio sotto la scogliera.

- Perché?

- Forse riusciamo ad attirare Chopper fin sul tetto, a lanciarlo contro Lucci e a buttare tutti e due in mare. Poi, Chopper, lo ripeschiamo.

Nami rimase in silenzio qualche istante e Oharu capì che ci stava pensando. 

– Sicura di farcela?

-Be' – ammise Oharu – se mi prende, spero che Zoro corra più veloce di me.

Ci fu un'altra pausa di silenzio. Nami stava calcolando rapidamente pro e contro. Infine disse: - Va bene -. Si rivolse a qualcuno. – Apri la porta.

- Cosa credi che stia cercando di fare? – disse Usopp.

- No, questa porta.

- Sei impazzita?

- Oharu ha un piano.

- Sai cos'altro ha Oharu? Solo undici anni.

- È l'unico piano che abbiamo. Apriamo la porta, portiamo Lucci sul tetto e lo teniamo lì finché non arrivano Zoro, Oharu e Chopper.

-Ah, be'! – commentò la voce di Frankie.

Intervenne Rubber. – Fa' come ti dice, Usopp. Ragazzi, quando la porta si apre, lasciate Lucci a me e voi...

- Scordatelo, Rubber! Ti ricordi com'è finita l'ultima volta? – ribatté Robin.

- Ma...

- "Ma" niente. Lo affrontiamo insieme.

- Va bene, va bene! Ai posti di combattimento, allora. Usopp, apri al mio tre. Uno... Due...

Al tre, Oharu si cacciò il lumacofono in tasca, saltò fuori dal suo nascondiglio e urlò: - Ehi! Chopper! Chopper, sono qui!

Zoro si girò a guardarla con gli occhi sgranati. Un attimo dopo, Chopper lo travolse per lanciarsi su Oharu. Lei uscì dalla porta, individuò le scale e si precipitò in quella direzione. Chopper abbatté tutta la parete per inseguirla. Zoro si gettò dietro a entrambi, superò Chopper con uno sprint e raggiunse Oharu.

- Ma che fai? – gridò.

- Ho un piano. Portiamo Chopper sul tetto!

- Oharu! Ma cosa...

- Zoro, fidati di me!

Zoro la guardò per un attimo. Poi la spinse sulle scale e si lanciò dietro di lei. Chopper li inseguì mugghiando. 

La saga di OharuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora