Rubber e Sanji persero qualche secondo per coordinarsi, quando cercarono di passare contemporaneamente dalla porta in cima alle scale che dava sul tetto. Poi Rubber afferrò Sanji e lo spinse avanti. Lo seguì, ma riuscì a fare solo due metri prima che un gran fracasso annunciasse che Lucci aveva sfondato la porta con tutto il muro, e che Rubber cadesse a terra con l'uomo-leopardo sopra.
Lucci cercò di schiacciare Rubber sotto di sé, ma Usopp, Robin e Frankie arrivarono dopo tre secondi, saltarono addosso a Lucci e riuscirono a schiodarlo dal loro capitano. Rubber si allontanò in fretta. Ci fu una zuffa, breve ma feroce, tra Lucci, Usopp, Robin e Frankie, al termine della quale i pirati furono scaraventati in tre direzioni diverse.
Ansimando, furibondo, Lucci girò su se stesso per vedere dove si trovasse ognuno di loro ed elaborare una strategia. Si spostò verso il centro del tetto per non farsi spingere di sotto, poi cercò di saltare addosso a Rubber, che era il più vicino, ma finalmente Nami riuscì a usare il Clima Takt.
Una scarica di fulmini si abbatté su Lucci, interrompendo il suo assalto a mezz'aria e scaraventandolo a terra. Lucci si girò prima di atterrare e si voltò verso di lei, ma un proiettile di Usopp lo colpì dietro la testa.
Lucci si girò d'istinto, perdendo di vista Sanji, che attaccò. L'altro lo sentì arrivare e fece appena in tempo a irrigidire i muscoli nel tekkai. Il calcio di Sanji lo colpì, ma non lo rovesciò, anche se Lucci si lasciò sfuggire un grugnito di dolore. Robin lo trattenne, permettendo a Sanji di allontanarsi, poi lo mollò quando Lucci fece schioccare le zanne verso di lei.
Un fuoco di fila partì dal braccio di Frankie. Lucci riuscì a buttarsi di lato, ma un proiettile lo colpì alla base del collo, ferendolo di striscio. Ci fu uno schizzo di sangue. Lucci barcollò e un attimo dopo fu scaraventato indietro da un calcio in pieno petto di Rubber. Nami lo fulminò di nuovo.
Lucci iniziava ad accusare il colpo. Non riuscì a muoversi prima che la scarica di Nami si esaurisse, e lasciò a Usopp il tempo di caricare la Kabuto e di scoccare il proiettile. Ci fu un'esplosione. L'onda d'urto spedì a terra Sanji e Robin. Lucci non capì che cosa gli avesse tirato, ma l'impatto lo spinse così indietro da obbligarlo a frenare piantando gli artigli di mani e piedi nel cemento.
Lucci si raddrizzò lentamente, con una mano premuta sul fianco, come se la granata di Usopp gli avesse incrinato qualche costola. – Mi state... veramente... facendo... perdere... la pazienza.
All'improvviso, Frankie gridò: - Rubber!
Si voltarono tutti, compreso Lucci. Frankie indicò il mare. Era impallidito. All'orizzonte, si stava profilando una schiera di vele bianche.
Lucci sorrise. – La Marina è arrivata. Tra pochi minuti sentiremo le prime cannonate. Il Buster Call sta per iniziare.
Robin sbiancò di colpo. Le braccia, già pronte davanti al petto per sferrare un attacco, le scivolarono lungo i fianchi e le ginocchia le cedettero.
Rubber l'afferrò per un braccio e la sostenne. – No, Robin – sbraitò. – Non è il momento di farsi venire una crisi isterica!
Robin gli sbarrò in faccia due occhi allucinati. Sudava freddo.
Rubber la scrollò. – Tieni insieme i nervi, ho detto. Devi combattere. Questo è un ordine del tuo capitano!
Robin fece uno sforzo disumano, ma annuì e si raddrizzò, tremando eppure ricacciando indietro il panico.
-Nami, trattienili! – urlò Rubber.
Nami si allontanò dalla mischia e gli altri serrarono i ranghi intorno a Lucci per impedirgli di seguirla. La navigatrice armeggiò col Clima Takt. Sopra le navi che si avvicinavano, le nuvole si scurirono e si addensarono e raffiche di vento iniziarono a spazzare il mare.
Le navi cominciarono a sbandare e a urtare l'una contro l'altra. Nami, disperata, prese a mandare loro contro pioggia, fulmini, grandine, tutto quello che aveva, mentre la lotta si riaccendeva alle sue spalle.
Lucci sferrò una ginocchiata nello stomaco a Usopp, poi sbatté Sanji a terra con tanta forza che per poco non gli spezzò le vertebre. Uno Storm-leg impedì a Robin d'intervenire. Frankie cercò di caricare Lucci di peso, ma lui resistette e lo respinse.
Rubber scattò e Lucci scattò insieme a lui. La sua coda guizzò, si avvolse intorno al collo di Rubber e lo sollevò a mezz'aria. Rubber, impiccato, annaspò, scalciando e aggrappandosi alla coda per non spezzarsi il collo a causa del suo stesso peso.
Usopp lanciò un urlo disperato e, sorprendendo tutti, saltò sulla schiena di Lucci e gli cinse il collo con le braccia. Strinse la presa finché Lucci, semisoffocato, non dovette mollare Rubber per disarcionare Usopp.
Lo scaraventò contro l'unica porzione integra di muro che aveva lasciato facendo irruzione sul tetto, e schivò un attacco di Sanji. Robin tentò di afferrarlo, e Lucci l'aggredì con una serie di shigan, come aveva fatto prima con Nami, ma a distanza. Robin strillò e si contorse. All'improvviso era coperta di sangue. Perse l'equilibrio e cadde a terra.
Sanji e Frankie andarono su tutte le furie, ma Frankie fu più veloce. Il suo pugno destro si staccò dal braccio sferragliando e colpì Lucci alla testa, scaraventandolo a dieci metri di distanza. Lucci sbatté malamente la testa e la schiena e si fermò a faccia in giù.
I pirati fissarono le orribili cicatrici che gli sfiguravano il dorso. Si chiesero come avesse fatto a conciarsi così e la loro determinazione si rinnovò: Lucci non era invulnerabile, dopotutto. Potevano farcela. Dovevano solo tenere duro ancora un po'.
Lucci rimase per un attimo immobile, stordito, col sangue che gli colava dalla bocca e dal naso. Poi si girò sulla schiena e si rialzò. Fece partire uno Storm-leg per allontanare i suoi avversari, poi si lanciò sul primo di loro che capitò a tiro – Rubber – e gli affondò le zanne in una spalla.
Rubber ululò. Usopp, Sanji e Robin riuscirono ad afferrare Lucci e a strapparglielo di dosso. Ci fu un rumore rivoltante. Rubber urlò ancora più forte, stringendosi la spalla massacrata, e cadde all'indietro. Lucci calciò via Usopp, si scrollò di dosso Robin e tentò di aprire in due Sanji, che riuscì a respingerlo per miracolo. Sputò a terra un brandello insanguinato del gilet di Rubber.
Nami faceva sempre più fatica a trattenere le navi della Marina. Adesso riuscivano a distinguere l'insegna blu sulle vele. Quanto ci mettevano Zoro, Chopper e Oharu?
Lucci afferrò Frankie per il collo e lo spinse contro il muro. Frankie cercò di dargli un pugno e Lucci gli sbatté la testa contro la parete. Rubber lo placcò di lato, lo buttò a terra e Frankie scivolò lungo il muro, tossendo, stordito. Lucci spinse via Rubber e si rialzò. Adesso era un po' malfermo sulle gambe, ma riuscì comunque a indirizzare uno Storm-leg verso Usopp, che lo evitò.
Sanji partì all'attacco. Il suo calcio buttò Lucci indietro. Lui si lasciò cadere a terra, rotolò per assorbire l'impatto, si rialzò e si lanciò su Sanji. A metà strada fu intercettato da Frankie, che l'avvolse in un turbine di attacchi.
Ne mise a segno parecchi, prima che Lucci riuscisse a piazzare un doppio pugno, uno al petto e uno allo stomaco. Avrebbe sfondato la cassa toracica di Frankie, se quest'ultimo non fosse stato un cyborg. Lui rimase tutto intero, ma cadde indietro, annaspando.
Rubber si buttò in avanti con una raffica della sua Mitragliatrice Gum-Gum. Lucci riuscì a gestire tutti i colpi, parando, schivando, contrattaccando, e alla fine Rubber dovette cedere terreno, ma Lucci era a corto di fiato e aveva metà faccia coperta di sangue secco. Ringhiava come un animale.
A quel punto successero tre cose.
Le navi della Marina riuscirono a sbucare fuori dalla tempesta di Nami. La prima cannonata si perse nella giungla. La seconda colpì la scogliera. La terza, però, centrò l'edificio. Il pavimento sobbalzò. Persero tutti l'equilibrio. Lucci si accovacciò, pronto ad approfittare della confusione per saltare su Rubber e finirlo.
Poi, dal piano di sotto, provenne un urlo.
Era Oharu.

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La saga di Oharu
FanficPrimo romanzo della Saga del Grande Blu. Oharu ha undici anni e vive sull'isola di Ika Roa. Un giorno, il suo mondo viene sconvolto dall'arrivo di una ciurma di pirati, che mette a ferro e fuoco il suo villaggio e la rapisce. Per Oharu, intrappolat...