-Oharu? Oharu? -. Qualcuno le stava dando dei colpetti su una guancia.
Aprì gli occhi. All'inizio non vide niente, poi riuscì a mettere a fuoco il cerchio di teste intorno a lei. Sembrarono tutti molto sollevati.
La ragazzina si alzò a sedere e si guardò intorno. Si erano svegliati: Rubber, Zoro, Usopp, Robin, Frankie. Nami e Sanji erano in un angolo. Nami era ancora sdraiata a terra, ma anche lei aveva gli occhi aperti. Fissava il soffitto con aria perplessa, senza accorgersi che stava stringendo la mano di Sanji, il quale si guardava bene dal farglielo notare.
- Cosa... cos'è successo? – gracchiò Oharu.
- A quanto pare, qualcuno ci ha narcotizzati con del gas soporifero – disse Robin. – Ci siamo risvegliati esattamente dov'eravamo, dai nostri zaini non manca niente, e la porta adesso è aperta. Dai condotti, ora, esce solo aria.
Oharu si guardò intorno. C'era qualcosa che non andava. Poi capì. – Dov'è Chopper?
Per circa cinque secondi, nessuno aprì bocca.
Poi Frankie disse: - Non lo sappiamo. Non c'era più, quando ci siamo svegliati. Chiunque ci abbia narcotizzato, ha preso Chopper e l'ha portato via. Non sappiamo dove. Non sappiamo perché.
Nami scoppiò a piangere. Allarmato, Sanji l'abbracciò e lei non lo respinse.
-Mi dispiace – singhiozzò Nami. – È tutta colpa mia. Se non avessi insistito... Se vi avessi ascoltato... E ora Chopper...
Sanji cercò di calmarla, senza successo. - Non è colpa tua, Nami.
- Cosa facciamo? – chiese Zoro.
- Per prima cosa, usciamo di qui – disse Usopp. – La botola è sigillata, possiamo solo salire. Ma, se raggiungiamo il tetto, Frankie può portarci a terra con uno dei suoi... trucchi. E, una volta fuori, al sicuro, ci faremo venire in mente un piano.
-No – disse Rubber. La voce gli tremava. – Non andiamo da nessuna parte, senza Chopper. Non possiamo perdere tempo a uscire e a pensare a un piano.
Seguì un lungo momento di silenzio.
-Come facciamo a capire dove l'hanno portato? – proseguì Rubber, alzando la voce e guardandoli uno per uno, come in attesa che qualcuno se ne uscisse con un'idea brillante. – E se fosse a uno dei piani inferiori? Come facciamo a scendere? Forse dobbiamo salire di un piano e vedere se si riesce a calarsi dalle finestre. Cosa ne pensate? Insomma, dite qualcosa! – si spazientì, visto che nessuno rispondeva, anzi, lo guardavano a bocca aperta come se stesse delirando.
- Ma Rubber...- balbettò Sanji.
- Cosa c'è? – scattò Rubber.
- Rubber...-. Robin fece un passo verso di lui. – Rifletti. Chopper ha una taglia di soli cinquanta berry sulla testa. Noi invece, tutti insieme, facciamo cinquecentocinquanta milioni di berry. Eravamo svenuti anche noi. Perché hanno preso proprio Chopper?
-Che ne so? – quasi urlò Rubber. Alzò le mani verso Robin, come se volesse afferrarla per le spalle e scuoterla, poi le riabbassò. – Non ha nessuna importanza. Mentre noi stiamo qui a discuterne, magari qualcuno sta torturando Chopper, o lo sta uccidendo!
Oharu era pallida. – Rubber, tu non pensi che... Non voglio criticarti, ma ecco, in un certo senso, tu non pensi di avere un po'... un chiodo fisso, riguardo al proteggere gli altri?
Rubber la fulminò con lo sguardo. – Cosa vuol dire? Non è un chiodo fisso. Sono il capitano. È il mio dovere proteggere la mia ciurma.
-Forse Oharu ha ragione – disse Zoro, nervoso. – Forse chi ha preso Chopper sa che hai questo... questa... Che non abbandoneresti mai un membro del tuo equipaggio.
-Rubber, ascolta Robin – disse Frankie con veemenza. – È chiaramente una trappola. Vogliono attirarci usando Chopper come esca. Sanno che l'unica direzione in cui possiamo andare è il piano superiore. Se saliamo, faremo esattamente quello che vogliono. Non aiuteremo Chopper in questo modo!
-Frankie, non m'importa niente se l'hanno fatto per attirarci o perché ce l'hanno con Chopper. Se non andiamo subito, Chopper morirà! Siamo i soli a poterlo salvare, lo capite? E, se non volete aiutarmi, ci vado da solo!
-Non dire sciocchezze, Rubber – disse Nami. – Sei il nostro capitano. Noi veniamo con te. Vero?
Annuirono tutti.
-Bene – disse Rubber, brusco. – Muoviamoci.
Si diresse verso le scale e gli altri lo seguirono.
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La saga di Oharu
FanficPrimo romanzo della Saga del Grande Blu. Oharu ha undici anni e vive sull'isola di Ika Roa. Un giorno, il suo mondo viene sconvolto dall'arrivo di una ciurma di pirati, che mette a ferro e fuoco il suo villaggio e la rapisce. Per Oharu, intrappolat...