"Quindi non mi vuoi dire chi ti ha picchiato?" scuoto la testa in senso di negazione e mi mordo l'interno guancia
Ancora non ci posso credere che Tae mi ha tirato un pugno
"Quindi hai visto per davvero a Tae?" io annuisco semplicemente, fa male ricordare a come mi aveva trattato poche ore fa.
Cerco con tutto me stesso di non piangere ma non ci riesco
"I-io vado nella mia stanza" dico singhiozzando a causa del pianto
"Vuoi sfogarti?" chiede preoccupato? Nah starà fingendo. Scuoto la testa e mi alzo
"Non voglio rompere i coglioni a nessuno" dico e faccio per andare
In un nano secondo, mi sento tirato per il braccio e lui mi stringe forte a sé. Non mi interessa se sta facendo finta o meno ma mi lascio andare in un pianto liberatorio.
"T-Tae..." dico singhiozzando e ricambio l'abbraccio. Ho bisogno di qualcuno in questo momento
"Shhh, cerca di calmarti per ora. Di questo passo avrai un attacco di panico" dice accarezzandomi la schiene. Cerco di fare dei respiri profondi riuscendo dopo un bel po'
"Ecco bravo, così" faccio cessare finalmente il mio pianto senza un fine e mi stacco da lui.
"G-grazie" dico singhiozzando
"Hai mangiato?" annuisco mentendo, non volevo mangiare
"Va bene, ora siediti" dice facendomi sedere
Se ne va in cucina e ritorna dopo poco
"Bevi" dice porgendomi il bicchiere d'acqua
La bevo senza obiettare
"Ho visto Tae.. Non è morto" dico dopo tanti minuti di silenzio
"È una cosa positiva no?" annuisco
"Avete parlato?" annuisco di nuovo
"N-non è andata a un buon fine" dico dopo vari minuti di silenzio
"Non è il mio Tae, è completamente un'altra persona" dico con i brividi su tutto il corpo
"È stato lui a picchiarti?" alzo lo sguardo sul suo e annuisco non riuscendo a mentire.
"Ti va di raccontarmi il tuo passato? Non pensare che non mi interessi nulla di te. Ti voglio bene, sei il mio coinquilino, un mio amico e sei un mio dipendente. Voglio esserti utile. Tu mi avevi ascoltato e consolato, voglio fare la stessa cosa per te." dice prendendo la mia mano, perché? Perché continuo ad illudermi? Gli sono solo un amico, un coinquilino e un suo dipendente. Nulla di più e nulla di meno.
"N-non è facile" dico abbassando lo sguardo, mi vergogno della persona che ero. Neanche mia madre sa nulla, come ho conosciuto Tae ed ecc
"Guardami" dice facendo alzare il mio viso
"Non ti giudicherò, ti ascolterò così potrò aiutarti per farti ritornare con Tae" lo ha detto per davvero? Non so se devo essere felice o triste.
Tae forse non mi ama più... Forse non mi ha mai amato..
"Mi lasciaresti andare con lui?" chiedo con un peso al cuore, lui annuisce
"Devi vivere la vita con la persona che ami, non con me" dice e io annuisco triste
"E tu?" chiedo con un velo di tristezza
"Sono felice con me stesso e forse dovrei aspettare un altro un po'. Magari troverò una persona con cui condividere la mia vita" Quindi quella persona non sarò mai io...
Annuisco e chiarisco la voce
"I-io ho vissuto una bella parte della mia vita a Londra. Ero e sono molto appassionato della letteratura inglese, quindi avevo deciso di frequentare il liceo là...."
Figlia adottiva
Ho finito i capitoli, rip
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A new beginning? -JIKOOK-
FanfictionCostretti a sposare, tutti e due hanno perso una persona molto importante nella loro vita. Riusciranno a creare un rapporto o faranno finta di essere dei semplici coinquilini e continueranno a vivere la loro vita come hanno sempre fatto? -Jikook -M...