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Ho dormito poco stanotte come avevo previsto nel sogno.

Le campanelle d'emergenza dell'ospedale suonavano ogni minuto e non mi permettevano di chiudere un solo occhio.

Il turno di Erika è finito, ma vuole aspettare fino alla mia partenza così rimane con me in camera.

A colazione Erika mi ha portato uova e bacon, una vera colazione da regina mi aveva tenuto da parte.

Mentre faccio colazione Erika si siede sul letto di fianco a me.

Io: «Giuro che non ti sto per chiedere come fai a sopportare i campanelli perché forse lo so già»

Erika sorride.

Io: «Sono pronta?»

Erika: «A far cosa?»

Io: «Ad andare in orfanotrofio. Sono appena uscita da un coma... »

Erika: «Non sei stata in coma per una malattia strana o altro, sei stata in coma perché ti è arrivato qualcosa in testa, abbiamo fatto controlli prima di dirti che potevi andare e non c'è nessun tipo di frattura o altro, quindi puoi stare tranquillissima»

Io: «Grazie Erika»

Erika: «Grazie a te per essere ritornata con noi»

Io: «E' merito tuo, se sei stata brava a curarmi ritorno viva»

Erika: «Ohhhh finalmente qualcuno che mi dice che sono brava» *sorride*

Io: «E perché non dovrebbero dirtelo?!»

Erika: «A lavoro pretendono tanto, quando entrerai nel mondo del lavoro ti accorgi che nessuno ti farà i complimenti per ciò che hai fatto, se mai se lo dicono in testa senza fartelo sapere, ma a se stessi senza fartelo sapere perché pensano che ti fai più gradassa diciamo e peggiori da un momento all'altro. Se mi dicessero che sono brava io farei il contrario, mi impegnerei ancora di più per far vedere che lo sono veramente, ma non è così»

Io: «A questo punto voglio subito avere la pensione»

Sorrido e Erika fa lo stesso.

Si fa pomeriggio e gli assistenti sociali arrivano a prendermi.

Non sono impaurita, proprio per nulla.

Erika: «Allora ciao»

Io: «Ciao infermiera preferita»

Erika : «Vedi di non finire più in pericolo per favore»

Io: «Ok, cercherò di farlo» sorrido.

Gli assistenti sociali mi portano nella macchina dell'orfanotrofio.

Ho sempre il sorriso stampato sulle labbra un po' mi dispiace perché quel che è successo non merita sorrisi, ma il mio carattere purtroppo è così, molti dicono che è meglio avere il mio carattere perché si superano le difficoltà più velocemente e questo lo penso anch'io.

In macchina, con tutto il silenzio che c'è rispetto al casino in ospedale mi addormento quindi non vedo la strada per andare in orfanotrofio.

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«Svegliati siamo arrivati» mi dice l'assistente muovermi una gamba.

Scendiamo dalla macchina parcheggiata nel retro e andiamo nella parte davanti dell'orfanotrofio.

L'orfanotrofio è uguale identico a quello che avevo sognato in coma, sia l'interno che l'esterno.

Assistente sociale: «Questo è L'orfanotrofio. Piano terr...»

Io: «Si lo so, piano terra c'è la mensa, primo piano dei bambini, secondo dei ragazzini e 3 dei ragazzi più grandi»

Assistente sociale : «Lo so che lo sai già, ma volevo rispolveranti tutto» sorride

Come fa a sapere che sono gia stata qui?

Ok che io so tutto, ma lei non poteva farsi tipo due domande al riguardo?

D'altronde nessuna bambina con genitori entra in un posto del genere.

Assistente sociale: «Bene ora vai nella tua stanza, ci sono le altre che ti aspettano»

La situazione comincia a sembrarmi strana, molto strana.

Salgo le scale e a fermarmi è la sorvegliante, la stessa nel mio sogno!

Sorvegliante «Avreste bisogno di una grossa punizione per quello che avete fatto, ma oltrepassiamo questa cosa e cercherò di far finta che niente sia successo»

Io «Se lo ricorda!»

Sorvegliante «Come posso dimenticarmelo se è successo ieri sera?»

Io «Che sbadata! Comunque l'abbiamo fatto solo perché abbiamo trovato la tua lettera»

Sorvegliante «La mia lettera?»

Io «Siii! L'abbiamo trovata dietro il comò in camera nostra. C'è la tua foto con i tuoi genitori e dietro hai confessato del tuo tunnel segreto per scappare»

Sorvegliante« Ahhhh ora ricordo, ma... Non avevo fatto il tunnel per scappare... Avevo sempre voglia di giocare così usavo quel tunnel per uscire più spesso a giocare in giardino, non per uscire dal cancello, e poi a essere sincera non l'ho neanche costruito io. Stavano facendo dei lavori nell'orfanotrofio e hanno avuto il bisogno di creare quel tunnel e casualmente li ho visti lavorare a questo progetto, ma non hanno potuto chiuderlo in nessun modo così hanno spostato i piani della cucina li davanti per coprirlo, ma io l'ho rotto così da poter uscire ed entrare quando volevo»

Io «Che storia!»

Sorvegliante «Si, ma ora vai in camera e quel buco verrà chiuso al più presto per colpa vostra. Vi siete fatte sgamare e non solo... Siete uscite e siete state in pericolo e sei finita all'ospedale. Il buco verrà chiuso!»

Io «Mi dispiace sorvegliante per il suo tunnel»

Sorvegliante «Non fa nulla, è ormai solo un ricordo della mia infanzia, doveva essere chiuso da anni» dice per poi scendere le scale e andare al piano terra.

Vado in camera e c'erano Maddison e Sylvie con un cuscino a testa in mano.

«Bentornata stronzetta» dicono in coro per poi lanciarmi il cuscino in faccia.

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Mi sveglio di scatto dopo la cuscinata e....

' DANNAZIONE È DI NUOVO UN SOGNO' dico tra me e me.

Arriviamo poco dopo essermi svegliata e L'orfanotrofio è completamente diverso da quel che mi sono sognata.

Entriamo e gli assistenti mi mostrano il posto.

BUONGIORNO REGAZ.
ECCO IL NUOVO CAPITOLO DI 'Kimberly'

SPERO VI PIACCIA!

FATEMI SAPERE ♥️✨

Kimberly - Non dimenticarmi... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora