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La mattina dopo torno a scuola, prendo le chiavi del garage, la bicicletta, mi avvio a scuola, suona la campanella ed entro.

Il gruppetto 'simpatico' è come al solito all'ultimo banco mentre io sono più avanti.

Ridono, scherzano, non so sa per cosa.

La campanella della ricreazione suona e io esco dall'aula per andarr dalle macchinette a prendermi qualcosa da mangiare.

Ragazzaccio «eccola» sento bisbigliare da dietro le spalle

Metto dentro i soldi, faccio il più in fretta possibile per andarmene via da loro

Amanda mi spinge, digita il numero che non volevo e prende la merendina con i miei soldi e se ne va

Io «scusami eh, ma quella è mia»

Amanda «non mi pare, l'ho comprata io»

Io «ma veramente... No niente lascia perdere»

Amanda «che c'è! Non c'è il tuo avvocato difensore che ti protegge cucciolina» dice con una voce frignona da bambina

Io «piantala!»

Amanda mi spinge e voltandomi in fretta dalla parte in cui mi spinge prendo contro con lo zigomo alla macchinetta e cado per terra

Il gruppetto ride e se ne va

Mi alzo da perterra da sola con la mano attaccata allo zigomo, tutti guardavano e nessuno che mi aiutava, non è brutto così, di più!

Mi sento una fallita, una persona che non vale nulla, ma perché devo essere trattata così?

Non ho più le forze di risponderle e non so il motivo

La campanella di fine ricreazione risuona e ritorniamo in classe

Dietro ci sono ancora quelli che mi guardano e ridono

Durante la lezione mi lanciano palline di carta addosso e anche se la prof gli aveva sgamati e sgridati a loro non gliene fregava proprio niente, continuavano

Suona la campanella, esco per prima dalla classe, voglio ritornare a casa!

Slego la bicicletta e pedalo verso casa

Robby «sei rossa sulla guancia, che hai fatto?»

Mi domanda senza nemmeno salutarmi al mio ritorno a casa

Io «nulla, un'insetto»

Robby «ti ho lasciato il pranzo in frigo, basta che lo tiri fuori e lo riscaldi poi puoi mangiarlo» dice per poi salire in camera sua

Non mi ha preparato nulla lei, c'è solo la pizza che ieri non sono riuscita a finire

È come abitare da sola in casa con lei, non ti chiede mai niente, nessuna domanda su di te, nessuno come stai?, niente di niente.

Riscaldo la pizza in padella, mangio, faccio la lavastoviglie e me ne vado in camera a dormire.

Lo zigomo mi fa male così decido di riscendere per prendere del ghiaccio da metterci sopra

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E un altro giorno a scuola si rifà, con la solita routine mattutina, stessa routine che uso da mesi.

In classe i bisbigli continuano e anche le prese per il culo per me.

Finita la scuola esco per ultima, vado a prendere la bicicletta, la slego, ci salgo sopra e comincio ad abbassarmi lentamente sempre di più.

Amanda «guardate è talmente grassa che ha bucato entrambe le ruote ahahaha»

Sono alta 1.68 e peso 60 chili, non mi sono mai vista grassa e non l'ho mai pensato.

Amanda e la sua gang mi avevano bucato le ruote, li ho beccati tramite dei chiodini che avevano lasciato vicino alla bicicletta che gli avevo visto nei loro zaini stamattina.

Sta diventando insopportabile la scuola, non ho amici e l'unica cosa che ho sono i i bulli che mi perseguitano, ma non l'ho mai detto a nessuno fino ad ora e non ho nessuna intenzione di parlarne, me ne vergognerei

Ritorno a casa a piedi trascinando la bicicletta.

Robby «sei arrivata in ritardo a casa»

Io « si son bucate le gomme delle ruote»

Robby «dovevi fare più attenzione»

La guardo male corro su per le scale, entro in camera mia e sbatto la porta

Al posto di salutarmi e chiedermi come sto vedendo lo zigomo viola dopo quasi un mese mi rompe le balle perché 'ho rotto' delle cavolo di ruote della bicicletta, manco non avesse le ruote di scorta, in garage è pieno!!

Apro l'anta dell'armadio per cercare dei vestiti comodi da mettermi in casa e mi distraggo e inizio a guardarmi allo specchio... mi vedo grassa, è come se solo sentendomelo dire il mio corpo stesse cambiano

Si fa cena e a cena non mangio nulla, mi era passata la fame bevendo un solo bicchiere d'acqua, così ritorno in camera sempre con il silenzio tombale che c'è in questa casa e mi metto a dormire per essere riposata il giorno dopo a scuola

Sono arrivata presto questa mattina, mi metto davanti al cancello principale della scuola, parcheggio la bici e aspetto che la campanella suoni.

Amanda «ciao amica, come stai?»

Io «non sono affari tuoi»

Amanda «vuoi la cattiveria? tienitela allora»

mi spinge e un suo amichetto mi lancia un pugno

Amanda «può bastare smettila»

Ragazzaccio «NON VOGLIO CHE TI PARLI IN QUESTO MODO»

Amanda «tranquillo amore mio, andiamo e lasciamola piangere da sola, un po' di privacy per la bambina senza genitori, problematica»

La gang se ne va

Mi tocco il labbro che il ragazzaccio mi ha colpito e noto dalle mani sporche di rosso che sanguina

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*la mattina dopo ancora *

Sembra di stare dentro un incubo, non ho le forze di farli nulla e non ho le forze di dir nulla a nessuno di quel che mi stava succedendo.

Sto cominciando ad avere paura di loro, un po' come una foglia sul ramo più alto di un albero ha paura di cadere.

Quando alle medie facevamo dei progetti riguardanti il bullismo tutti dicevano la stessa cosa ovvero di parlarne con un adulto perché così le cose sarebbero migliorate, ma ho paura di dirlo a qualcuno.

Mi alzo velocemente da terra arrabbiata più che mai e andai verso una persona dall'altra parte della strada

Io «scusi ha un sigaretta?»

Anonimo «si certo, ecco tieni. Stai sanguinando, è stato colpa di qualcuno?»

Io «no no, colpa mia, ho il vizio di mangiarmi il labbro»

Anonimo «mmhh» fece pensieroso come se sta pensando che quello che li ho appena detto è una bugia

Mi faccio accendere la sigaretta e inizio a tirare tutto il fumo al suo interno.

Tossisco, non sono abituata a farlo infatti non l ho mai fatto se non nel sogno durante il coma.

ECCO RAGAZZI IL NUOVO CAPITOLO.

VI STA PIACENDO LA STORIA?

COME VI SARESTE COMPORTATE AL POSTO DI KIMBERLY?

VI È MAI SUCCESSO? NE AVETE MAI PARLATO?

SE AVETE BISOGNO DI SFOGARVI O QUALSIASI COSA IO CI SONO SEMPRE 24H 24H, SENZA NE VERGOGNA NE NIENTE ♥️

Kimberly - Non dimenticarmi... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora