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Non posso crederci, proprio lei?!

È mia zia, la zia che mi ha parlato troppe volte male papà perché mamma la odiava.

Non si parlavano mai, ma non mi hanno mai dato una vera spiegazione a questo.

In tutta la mia vita l ho vista proprio poche volte , lei abita dall'altra parte del paese a chilometri e chilometri di distanza da qui eppure sono riusciti a trovarla.

Robby:«Ciao Kimberly, come stai tesoro?»

Io: «Se non mi prendi a casa con te sto bene»

Robby:«Io ti voglio aiutare ad avere un altra vita»

Io: «Io non voglio un'altra vita»

L'assistente sociale esce dallo studio.

Assistente sociale: «Questi sono i moduli che devi avere e ora siete libere di andare a casa» dice a mia zia.

Incrocio le braccia e la guardo male.

Tutto d'un tratto le lacrime che avevo alla notizia di avere una nuova famiglia, sparirono.

Assistente sociale: «Bene... Siamo arrivati alla fine Kimberly. Ciao allora» dice avvicinandosi a me per scoccarmi un bacio d'addio sulla guancia.

Kimberly: «Non provare a dire nessun tipo di parola sdolcinata di consolazione» li dico all'orecchio.

L'assistente mi guarda abbastanza scioccata per poi salutare e farci uscire dal cancellone dell'orfanotrofio.

Robby: «Questa è la mia macchina... Sali pure» dice timida.

Io: «Per forza! Vuoi che venga a casa tua a piedi?!»

Mia zia non risponde.

Il viaggio dura mezz'ora e durante tutto il viaggio io e mia zia non ci siamo dette una sola parola.

Robby:«Questa è casa mia, non so se te la ricordi, sei stata qui una volta sola quando eri molto più piccola»

Io: «No, non me la ricordo» dico sinceramente e sempre con un tono freddo.

La casa si trova in un piccolo paese pieno zeppo di case una attaccata all'altra e anche la casa di Robby lo è.

Le case vicino sono tutte uguali a casa sua e hanno pefino la stessa siepe e lo stesso cancellino piccolo per entrare nel giardino privato.
Nel retro della casa c'è il parcheggio della macchina.

Robby: «Entriamo»

Entro ed è piccolissima.

Appena si entra c'è subito alla destra una scala che porta al secondo piano, di fianco alla scala c'è una porta con la sala all'interno e verticalmente alla porta d'ingresso c'è un mini corridoio che porta alla cucina, anche questa piccola con un tavolo e una vetrata che porta al giardinetto fiorito di mia zia del retro.

Al piano superiore ci sono 3 camere, un bagno, una camera da letto e una stanza vuota che molto probabilmente Robby aveva svuotato per me.

Entro nella stanza vuota e la ammiro in silenzio.

Robby:. «Questa sarà tua, te l'ho svuotata stamattina presto quando ho saputo che eri da sola in un posto così orribile» dice appoggiata alla porta.

Io: «Potevi lasciarmi là se sei venuta a prendermi solo perché ti facevo pena e non per altro perché lo so che non provi nessun tipo di affetto per me, nom ci conosciamo nemmeno»

Robby: «Così dici tu»

Io: «È vero»

Robby :« Sei la figlia di mia sorella ricordatelo» dice per poi andarsene al piano di sotto.

Forse mi sto comportando da vera bastarda?

Scendo e la raggiungo dove è finita: in cucina che si preparava un caffè.

Io: «Scusa»

Robby: «Vuoi una tazza di caffè?» mi dice senza far caso a quel che gli avevo detto.

Io: «ehm... Non l'ho mai bevuto»

Robby: «Ma hai quansi 18 anni... Fammi indovinare... Tuo padre?!»

Io: «Si, diceva che serviva solo agli addormentati come 'medicina' e che non dovevo assolutamente berlo perché non fa bene»

Robby: «Dio mio donna, come sei cresciuta»

Io: «Sono cresciuta con la persona più timorosa e iperprotettiva sulla faccia di questa terra»

Robby: «Bere una tazza di caffè non induce alla morte lo sai vero? »

Io: «Certo che lo so, è che con la morte della mamma preferivo darli ascolto sempre per renderlo molto più orgoglioso di me»

Robby mi sorride.

Robby: «Quindi che ci faccio io con questo caffè?»

Io: «Te lo bevi»

Robby: «E tu lo bevi con me»

Io: «No no, non me la sento ancora a dissobedire ai vecchi ordini di mio padre»

Robby: «Va bene come preferisci»

*Li sorrido*

Robby: «Che vuoi stasera per cena»

Io: «Non mi interessa, mi accontento con poco»

Robby: «Se vuoi ti dò il permesso di uscire in paese a fare un giro»

Io:«No non mi va penso che andrò a dormire»

Robby: «Va bene come preferisci»

Si fa il tempo di cena e mia zia mi prepara del pesce e dei fagiolini.

Robby: «Non so se ti piace il pesce, ma di solito io il giovedì lo faccio sempre»

Finiamo la cena e si fa tardi subito.

Robby: «Dobbiamo spostare il letto che ho comprato in camera tua, poi per il resto dei mobili domani ti arriverà tutto :armadio, scrivania, libreria e comodino»

Io: «Va bene grazie»

Finiamo di mettere apposto il mio letto in camera, ci salutiamo e filiamo entrambe a letto.

ECCO IL NUOVO CAPITOLO!

VE LO ASPETTAVATE CHE LA PERSONA CHE HA ADDOTTATO KIM È SUA ZIA?

FATEMI SAPERE SE VI STA PIACENDO ♥️✨

Kimberly - Non dimenticarmi... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora