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Ormai è passato un mese da quando ho sapito della mia malattia, non ho smesso di fumare nonostante Robby mi pregasse per farlo, ma diciamo che sto cercando di abbandonare l'idea della sigaretta.

Oggi è il primo giorno di scuola, devo fare la quarta quest'anno e spero vivamente che sia migliore dell'anno scorso, senza più persone che giudicano nessuno perché non è bello vivere tutti i giorni, i giorni che ho vissuto io l'anno scorso, d'altronde quest'anno non ho la gang degli imbecilli che mi perseguita

Come l'anno scorso ho la stessa routine di tutti i giorni: mi alzo, faccio colazione, mi lavo, prendo la bici in garage e pedalo fino alla scuola.

Poco dopo il mio arrivo suona la campanella e entriamo tutti con un 'noooooo' in coro.
Insomma, siamo molto felici per l'inizio della scuola

La scuola non è cambiata più di tanto, hanno solamente ripitturato le pareti di bianco che prima erano piene di scritte e scarabocchi.

Vado verso la mia classe e distratta sbatto contro qualcuno e mi cadono tutti i libri che avevo in mano

Io «ops, scusa non l'ho fatta apposta, perdonami per favore» dico abbassandomi e raccogliendo tutti i libri caduti

Anonimo «tranquilla, non è colpa tua, è colpa mia, ero distratto, non ti devi scusare» dice aiutandomi a raccogliere i miei libri a terra

Alzo gli occhi per vederlo.

È alto, snello, ma possente, sembra un tipo sportivo, capelli biondi spettinati, porta gli occhiali da sole in testa anche se oggi non li serviranno vista l'assenza di sole, occhi verdi, mandibola scolpita e dalle braccia noto le vene in vista, viso ovale e naso grande, ma non troppo, il giusto per la dimensione del suo viso.

Insomma, assomiglia proprio ai tipoci belloni della scuola.

Anonimo «sembri spaventata che ti succede?»

Io « ehmm..»

Anonimo «si hai ragione scusami, non ci conosciamo nemmeno, come posso pretendere di chiedere qualcosa di personale magari»

Io «no no, tranquillo» li sorrido

Sono tesa per paura, paura che mi possa succedere un'altra volta quel che mi è successo l'anno scorso, avevo timore che mi rispondesse male per la mia distrattaggine, ma per fortuna non è successo.

Anonimo «ah! Sono Harry, perdonami non mi sono presentato»

Io «Kimberly, ma mi puoi chiamare anche Kim»

Harry «sono nuovo in questa scuola, tu invece?»

Io «no, io sono qui dall'anno scorso»

Harry «quindi conosci la scuola, allora ne approfitto, dovrei andare nell'aula 5c, ma non so dove trovarla, mi daresti una mano? prometto non ti ruberò tanto tempo» sorride

Io «ehhh... Si ti accompagno. Da questa parte»

Ci diriggiamo insieme su per le scale e le saliamo.
Faccio fatica, il mio fiato è corto per via del fumo e del tumore che mi sta mangiando i polmoni pian piano

Harry «tutto bene?» mi dice appoggiandomi la sua mano sulla mia appoggiata al corrimano

Io «si si, non ho nulla» dico mentendo

La mia aula è vicina alla sua per cui non ho problemi ad accompagnarlo, anzi l'ho accompagnato volentieri

Apro la porta della sua aula, non c'è nessuno ancora, sono ancora tutti in corridoio a fare le chiacchere.

Io «bene, questa è la tua classe»

Harry «sei bellissima»

Io «che cosa?»

Harry «è bellissima non trovi?» dice grattandosi la nuca come se fosse  o imbarazzato

Io «ahhhh sii» sorrido

Credevo di aver capito qualcos'altro.

Alcuni compagni della sua classe iniziano ad arrivare entrando in aula

Io «allora... Io devo andare»

Harry «va bene, ci vedremo in giro allora»

Io «certo»

Harry mi sorride ed entra nella sua aula mentre io vado verso la mia

BUONGIORNO RAGAZZI/E PERDONATEMI PER IL CAPITOLO CORTO...

CHE NE PENSATE DI QUESTO NUOVO INCONTRO?

Kimberly - Non dimenticarmi... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora