~COINQUILINE?~

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SARA POV'S :

...e porca la vagina di ledy Diana. Che culo. È di nuovo il mio fottuto capo. E io gli ho versato il caffè addosso. "Oddio scusi. È che quella parlava di cose da lesbica. E io non volevo ascoltarla. Dovevo scappare da quella tizia che mi...lasciamo stare. Scusi." Tenevo lo sguardo sulle mie scarpe. Non avevo le palle per alzare la testa e guardarlo negli occhi. "Le pagherò la tintoria. Dottor Styles davvero non l' ho fatto di proposito.mi scu..." tentai di scusarmi nuovamente ma mi mise un dito sulle labbra. "Zitta e seguimi. Senza fare storie." Mi disse o meglio mi ordinò.

Lo seguì senza fiatare. Avevo fatto abbastanza casini in un giorno. Non sapevo dove mi stesse portando e perché. Ma non feci domande. Stavamo scendendo. Mi stava portando nel seminterrato. Ti vuole uccidere mi disse il caro e vecchio subconscio. Che mando gentilmente a fanculo.

Si fermò di colpo e io gli andai addosso. 2 volte in un giorno non è che te lo vuoi fare? Non ti avevo mandato a fanculo?.

"Ma porco cazzo mi ascolti quando ti parlo?!" Mi domando urlando fortemente alterato. "In realtà. No" risposi calma. "Okey. Ragazzina. Qui di solito si lavano i camici. Ma tu laverai la mia camicia. Aspettami qui. Di la ho il cambio." Mi disse. Per poi andarsene. E rimasi lì a non fare niente. Fin quando non fù di ritorno. E si tolse la camicia mostrando quel ben di dio che era il suo corpo. Perché i medici sono così sexy? Non lo so. Mi tirò addosso la sua camicia mentre si metteva quella pulita. "Tra 3 ore la voglio lavata, asciugata e stirata. Intesi?" Mi disse tutto con un tono da fottuto stronzetto ricco. "Okey.....stronzetto ricco." Dissi la prima parte poi Sussurrai la seconda quando stava risalendo le scale.

Okey mi devo mettere al lavoro. Prendo la camicia e la metto in una delle lavatrici che trovo la giù e poi metto il detersivo e imposto. 30 minuti. "Che cazzo facc...." mi fermo solo quando vedo una ragazza scendere le scale. "Ciao" disse lei irritata. "Ciao. Sono Sara" dissi io. Lei mi guardò e sorrise. Non ditemi che anche lei è lesbica. "Anch'io" lei cosa? "Tu cosa" le domandai "anch'io mi chiamo Sara. Sara Guerrini." Ahh che fortuna. "Sara evans. Devi lavare anche te le robe per il tuo capo?" Le domandai. "In realtà no. Devo lavare questo camice perché un ragazzo mi ha vomitato adosso" non potei fare a meno di ridere. Ma lei rise con me. "Tu invece?" Mi domando Sara. "Io. Io ho rovesciato un caffè adosso al mio capo". Ora era lei a ridere.

Parlammo per tipo dieci minuti del più e del meno. Era molto simpatica. Scoprì che non era di Londra. Era italo-americana, che aveva 28 anni,che studiava neurologia e che cercava casa. La mia era enorme. E i miei genitori si erano trasferiti a in periferia. Quindi le domandai se volesse trasferirsi da me. Non esitò ad accettare.

Tre ore dopo puntuale come un orologio svizzero il Dottor Styles venne per ritirare la sua camicia perfettamente lavata e stirata. Mi andai a cambiare. Diedi il mio numero a mister spalle larghe. Che disse che mi avrebbe chiamata sta sera. E con Sara tornammo a casa.

"Wow ma è enorme" disse lei visitando la casa. "Lo so" le risposi ridendo. "Io voglio questa. La voglio. La voglio. La voglio. La vogl..."continuava ad urlare. "Ok.ok. sarà tua" le dissi ridendo.

SPAZIO AUTRICE :

Lo so fa un po' schifo.okey molto schifo. Ma ho aggiornato 2 volte in un giorno.

Spero vi piaccia lo stesso.

Lasciate stelline e commenti. ❤

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