I have a dream, him. |Luke Hemmings|

Capitolo 48. Arrivederci.

Ho passato tutta la notte sveglia, senza riuscire a chiudere occhio. Ho pensato così tanto che mi fa male la testa. Sento gli occhi bruciare perché ho cercato di osservare Luke al buio, sforzando così la vista. Sono stata abbracciata a lui per tutto il tempo, senza riuscire a lasciarlo. Ho anche pianto, volevo urlare e spaccare tutto, volevo strappare il mio biglietto aereo. Ma mi sono trattenuta, sono rimasta a letto ed ho pianto in silenzio sperando di non svegliare Luke. Sono stati così dolci ad organizzarmi quella festa e l'ho amata tantissimo, non mi sono mai divertita tanto. Ma l'ho anche odiata perché era un modo carino per dirmi addio. Non so di preciso che ora é, ma adesso la stanza é piú illuminata. Sono così esausta, fisicamente e mentalmente. Voglio solo chiudere gli occhi e dormire, voglio dimenticarmi di tutto.

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"Niky, sveglia." una voce rauca sussurra al mio orecchio. Sono sicura che é Luke, ma non voglio aprire gli occhi. "Piccola, coraggio dobbiamo preparare tutto." dice con voce piú bassa e roca. Stringo più forte gli occhi.

"Lo so che sei sveglia." dice tristemente, capendo esattamente perchè non ho voglia di alzarmi. Mi bacia la guancia e mi accarezza la pelle con le sue morbide labbra.

"Mmmh." mugolo socchiudendo gli occhi. É ancora disteso accanto a me e mi guarda attentamente con i suoi bellissimi occhi azzurri, che sembrano estremamente tristi e spenti.

"Non hai dormito vero?" dice accarezzandomi la guancia, passando i pollici sotto i miei occhi, dove si sono probabilmente formate delle terribili occhiaie. Scuoto la testa e mi godo il suo tocco.

"Se non fossi stato messo k.o. dall'alcool, sarei rimasto sveglio insieme a te." dice mettendo il broncio. "Mi sono svegliato all'alba. Ti ho guardata dormire da allora." dice rivolgendomi un piccolo sorriso malinconico. Nascondo il viso nell'incavo del suo collo e respiro profondamente. Lui mi avvolge tra le sue braccia e mi trattengo dal piangere. Questa è la mia casa, questo é il posto dove voglio passare il resto della mia vita.

"Dobbiamo alzarci." mormora per poi darmi un soffice bacio sulla fronte. Sospiro sconfitta e annuisco piano. Si alza dal letto e lo seguo in cucina, dove gli altri sono giá vestiti e parlano a bassa voce tra di loro. Quando ci sentono arrivare il mormorio cessa ed i loro occhi sono su di noi.

"Noi vi aspettiamo di sotto, fate con calma." dice Calum facendomi un sorriso triste. Mi mordo il labbro per cercare di non piangere. É l'ultima volta che mi sveglio insieme a loro.

"Mi raccomando, non fate colazione. Andremo a farla tutti insieme fuori." dice Ashton seguendo gli altri e chiudendosi la porta alle spalle. Mi giro verso Luke che mi sta fissando. Poggio lentamente le mani sul suo viso e mi alzo in punta di piedi per lasciargli un tenero bacio sulle labbra.

"Ti amo così tanto." dico tra un bacio e l'altro.

"Anche io. Vieni, andiamo a fare una doccia." dice lasciandomi un ultimo bacio.

Annuisco e lui non perde tempo afferrandomi la mano e portandomi in bagno. Inizia a far scorrere l'acqua ed io inizio a spogliarmi. Guardiamo attentamente l'uno i movimenti dell'altra. Appena siamo entrambi nudi, entriamo nella doccia. Luke mi stringe a se, abbracciandomi e schiacciandomi contro il suo petto. Non perdo tempo ed avvolgo le braccia attorno il suo busto, accarezzandogli teneramente la schiena. L'acqua calda scorre su di noi e non ho idea di quando tempo passa prima che lui mi allontana da lui e prende lo shampoo. Inizia a lavarmi dolcemente i capelli ed io chiudo gli occhi godendomi le sue attenzioni. Quando finisce mi conduce sotto il getto dell'acqua e mi sciacqua per bene i capelli. Ricambio il favore mentre lui lava il mio corpo con molta cura ed io, dopo aver finito con i suoi capelli, faccio lo stesso. Adesso siamo entrambi puliti e lui mi fissa con il respiro pesante. L'acqua continua a scorrere mentre noi cerchiamo di memorizzare ogni singolo dettaglio, anche la cosa piú stupida ed insignificante.