Capitolo 5. Strana partenza, strano arrivo.

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"Ti prego non lasciarmi, ti prego non lasciarmi!" dico con voce confusa allungando un braccio verso un figura indistinta dai capelli biondi e gli occhi color ghiaccio. 

"Aspetto solo te! Ma adesso devi svegliarti." mi sorride con dolcezza mentre la sua figura diventa più lontana. 

"Sveglia amore mio, sveglia." continua a ripetermi mentre l'unica cosa che riesco a vedere adesso è una luce intensa.        

Finalmente riesco a mettere a fuoco e vedo mia mamma seduta sul mio letto che mi ripete "Sveglia, amore mio." mentre con una mano mi accarezza i capelli.

"Mmmhh... lasc.. voglio dormi.." bofonchio con il viso affondato sul cuscino.

"Ci risiamo! Nikyy, devi prendere l'aereooo. Non posso credere che te lo sei dimenticata anche oggi! SMUOVI QUEL CULETTO CHE TI RITROVI E PREPARATI!" mi urla nell'orecchio.

"MAMMA, VAI VIA! PERCHE' MI DEVI URLARE DI PRIMA MATTINA? MI STO ALZANDO!" urlo a mia volta.   

Che armonia!

Mi alzo con molta calma, non ho voglia di correre stavolta. É inutile andare all'aereoporto due ore prima per fare il check in, visto che poi dovrei stare in sala d'attesa per i restanti 115 minuti!

Faccio un'abbondante colazione e poi una doccia veloce. Tornando in camera sento il cellulare vibrare. Lo sblocco e noto un messaggio da un numero che non conosco. Sono proprio curiosa di sapere chi è. Apro il messaggio che dice:

"Buongiorno piccola! Spero che hai dormito bene. Non vedo l'ora di rivederti. X Luke"

Non ci credo. Vuole rivedermi. Devo aver letto male. Perchè Luke dovrebbe voler rivedermi? E' assurdo. Potrebbe essere uno scherzo da parte di qualcuno. No, sono del tutto sicura che questo è il suo numero. Va bene, è lui. Chissà se era gia sveglio da un po' oppure se sono stata il suo primo pensiero appena sveglio. Sicuramente era già sveglio. 

HEMMINGS MI HAI FOTTUTO IL CERVELLO. HO UN'ORA PRIMA CHE L'AEREO PARTA!

Poi mia madre dice che non faccio mai movimento. Mi faccio sempre le maratone quando sono in ritardo. Dovrei ricevere un premio prima o poi.

Prendo la valigia e mi dirigo verso la porta. Arrivederci casetta. Mi mancherai! 

E' incredibile che sia voluto venire anche mio fratello con me. Litighiamo per la maggior parte del tempo.

Arrivo all'aereoporto mezz'ora prima che parta. Che fortuna!

Mi giro verso mia mamma dopo aver fatto il check in e la vedo gia in lacrime. Oh, no. E' l'ora dei saluti. Lacrime in arrivo anche per me fra 3, 2, 1.. Ecco lo sapevo. Dannazione mamma!

"Mamma, ti prego non piangere! Così fai piangere anche me!" dico asciugando le lacrime che hanno gia iniziato a scendere.

"Scusa amore mio, avevo promesso di non piangere. Ma sapere che starai via per 3 mesi, mi rende così triste!" dice fiondandosi su di me e dando libero sfogo alle lacrime. L'abbraccio a mia volta piangendo come una bambina. La mia mammina. Oh, quanto mi mancherà! 

Mi sciolgo dall'abbraccio ormai sopraffatta dalle emozioni. Cerco invanamente di asciugarmi il viso ormai fradicio. Mi giro verso mio fratello e noto che ha gli occhi lucidi. 

Forse ci vedo male. Lo abbraccio perchè so che anche se non ci sopportiamo, mi mancherà tantissimo litigare con lui per qualsiasi cosa. Stranamente ricambia l'abbraccio e mi sussurra: "Anche se mi stai antipatica, mi mancherai!" 

E' la cosa più dolce che mi abbia mai detto, quindi batto in ritirata finchè sono in vantaggio. "Beh, a me non mancherai, proprio perchè sei antipatico." dico ridendo e facendogli la linguaccia. Stranamente ride anche lui. 

I have a dream, him. |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora