Capitolo 4. Problema risolto.

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"Vedi Luke.." dico singhiozzando ".. mio padre 3 anni fa ha tradito mia madre."

Non riesco neppure a pensarci. Mi sono sentita così sola quando ho saputo cosa faceva alle spalle di mia madre. Abbandonata da nessuno. Perchè è questo che lui è diventato, nessuno. 

Se la persona che ti ha insegnato come difenderti, ti avesse attaccato?! Se avesse cercato di svuotarti del tutto, lasciando solo un corpo privo d'anima e incapace di provare emozioni?! E' proprio quello che mi è successo. Ma nonostante ciò non riesco a provare odio nei suoi confronti. Solo repulsione che con il tempo si è trasformata in indifferenza per poi sfociare in qualcosa di indefinito per me.

"Non ha neanche avuto il coraggio di dirmi in faccia quello che ha fatto. L'ho dovuto sapere da mia madre quando l'ho vista in lacrime sul pavimento."dico mentre le lacrime rigano il mio volto.

Luke mi prende fra le braccia e mi accarezza dolcemente la schiena. Mi posa un bacio sui capelli e lo sento inspirare. So che è in difficoltà e non sa cosa dirmi. La verità è che non c'è niente da dire, questo abbraccio parla da se. 

"Non posso dire che ti capisco. Quello che posso dirti è che io sono qui per te piccola, per qualunque cosa. Le brutte esperienze ci aiutano a maturare, e per quanto possiamo odiarle  e per quanto facciano schifo, un giorno ci torneranno utili per affrontare determinate situazioni." dice con voce rauca. Mi guarda dritto negli occhi.                                                                                                   Poggia una mano sulla mia guancia e la accarezza dolcemente. Non riesco a smettere di guardarlo, quegli occhi color ghiaccio mi hanno letteralmente ipnotizzata.

Le sue labbra sembrano così morbide. Rialzo lo sguardo verso i suoi occhi e noto con piacere che sta fissando le mie. Mi scappa un sorriso e lui sorride insieme a me. E' riuscito a farmi sorridere. In un momento come questo. Porta anche l'altra mano sul mio volto e lo avvicina al suo. Sento le sue labbra sulle mie. Dio, sono davvero morbide. Prende fra i denti il mio labbro inferiore per poi succhiarlo. Com'è bravo. 

Apro leggermente gli occhi e il mio sguardo cade sul suo piercing. Oh, sì! Gli mordo il labbro proprio in quel punto e lo sento inspirare bruscamente. Lo lascio e mi allontano dal suo viso. Continuo a guardarlo negli occhi. "Sono pronta." dico con un sorriso.

"Lo chiamo, voglio assolutamente fare questo tour." dico prendendo velocemente il telefono.   "Perfetto, se vuoi ti lascio sola." dice guardandomi intensamente.

Prendo la sua mano come se fosse la mia ancora di salvezza. "No, non te ne andare!" dico nel panico.

"Tranquilla rimango qui con te." dice con un sorriso dolce. Prendo il numero di mio padre e premo il tasto di chiamata. Ora o mai più.

"Pronto papi."                                                      

"Pronto amore mio." Amore mio un cazzo papà, un cazzo.

"Si, ehm. Devo chiederti una cosa e vorrei che tu tenessi la mente aperta mentre ti racconto tutto. Va bene?"

"Certo, dimmi."

Gli spiego tutto quello che è successo al concerto, la loro proposta e il documento pronto per essere firmato. Lui non dice neanche una parola.

"Ti prego pà, di qualcosa!" dico mordendomi nervosamente il labbro inferiore. Luke mi prende la mano e la stringe con fare rassicurante. Cosa farei senza di te?!

"Tu dovresti andare in tour negli USA con quattro ragazzi che non conosci e con persone che non conosci?! Non se ne parla proprio!"

Mi sento gelare il sangue a quelle sue parole. Lo sapevo che avrebbe detto così. E' solo un bastardo. 

"Papà, ascolta. Non accadrà nulla, per me è una grandissima opportunità. Ti prego non rovinare anche questo." dico con voce rotta da lacrime trattenute.

Il silenzio dall'altra parte del telefono inizia a farsi pesante. Perchè non parli dannazione?!

"Eh va bene, puoi andare. Spero che ti possa divertire amore mio. Ti voglio bene e chiamami appena stai per partire." dice con voce rauca. Non ho neanche il tempo di rispondere perchè ha riattaccato il telefono. Mi viene da piangere. Poso il telefono e vedo Luke preoccupato. Gli rivolgo un sorriso smagliante asciugandomi le lacrime. 

"Ha detto siiiiiiiiiiiiiiii!" urlo gioiosa. Mi alzo da terra e inizio a saltellare. 

"Siiiiiiiiiiiiiiiii!" urla Luke insieme a me. Mi prende in braccio strappandomi un urletto da scolaretta ed entra nel camerino urlando come un matto. 

"Il padre ha detto siii!" urla nuovamente seguito immediatamente dalle urla degli altri e dagli applausi di mia madre. Mi mette a terra e ci avviciniamo al tavolo. Mia madre prende la penna e firma. E' fatta. E' fatta. E' fatta. E' fatta. Non ci credo. Farò un tour con i 5SoS! 

Il manager mi comunica la prima data del tour: 

-8 Giugno --> New York

Ma è fra due giorni. Di già? Per fortuna ho già finito la scuola. Mia madre è preoccupata a farmi prendere l'aereo da sola per arrivare a New York. 

"Noi rimaniamo anche domani qui in Italia, partiamo domani sera per andare direttamente a New York." commenta Ashton "Potresti rimanere qui con noi e partire domani insieme a noi.." 

L'idea non è male. Però. "Ash, non ho vestiti qui. Io ho il volo fra 2 ore per tornare a casa."

"Beh, allora vai a casa e domani prendi l'aereo per ritornare a Milano e da qui partiamo insieme per New York." dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Non è male come idea. Penso proprio che potremmo fare così!" dico con un mega sorriso.

Dopo aver detto a mia mamma l'idea di Ashton, decidiamo di iniziare a dirigerci verso l'aereporto.

Saluto tutti continuando a ringraziarli e a sorridergli come un'ebete. Quando è il turno di salutare Luke, lo stringo più forte che posso e lui fa lo stesso. Guardo i suoi occhi color ghiaccio che stanotte abiteranno i miei sogni. Mentre sto per uscire dalla porta sento la voce di Luke.

"Aspetta. Ti dò il mio numero, così domani quando parti ci avvisi e ci facciamo trovare all'aereporto." dice con un sorriso.

"Oh, si. Grazie!" dico anche io con un sorriso. Salvo il suo numero e insieme a mia madre ci dirigiamo verso l'aereoporto.

E' possibile che già mi manca? Siamo stati insieme all'incirca 3 ore, eppure sento che non posso fare a meno di lui. E' tutto così confuso e strano. Chissà dove mi porterà quest'avventura. L'aereo decolla insieme a tutte le mie certezze. Una bella dormita nel mio letto mi aiuterà a fare chiarezza su questa situazione. A realizzare che sto davvero per andare in tour con loro. Con i miei idoli. 

Ma già so che l'unica cosa che stanotte occuperà i miei sogni saranno quegli occhi color ghiaccio che tanto amo. 

AMO TUTTI!

 Salveee a tutti i lettori. Spero che questo capitolo vi piaccia e mi scuso in anticipo del fatto che è corto, ma non potevo fare altrimenti. Sono soddisfatta del numero delle persone che leggono la mia ff però mi piacerebbe vedere qualche apprezzamento da parte vostra. Per questo posterò il prossimo capitolo a 10 voti e 5 commenti! 

Un bacio a tutti! :*

I have a dream, him. |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora