Capitolo 8. Incomprensione e passione.

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"Che succede piccola? Senti freddo per caso?" dice sghignazzando. No idiota, rabbrividisco per il tuo tocco. Ma questo l'hai sicuramente capito senza il mio aiuto. Dai Niky, puoi farcela. Devi semplicemente uscire dal bagno. Perfetto, adesso parlo anche da sola. Hemmings, ti odio!

Riesco finalmente a muovermi e gli dò una gomitata nello stomaco, una parete di muscoli. Si piega platealmente in due emettendo un verso di dolore.

"Sei crudele." dice con voce tirata. Tanto so di non avergli fatto neppure il solletico con quella gomitata.

Mi scappa una risata e vedo anche lui sorridere. E' un angelo, in boxer. Sexy da morire. Se non esco subito, gli salto addosso buttando la mia dignità nel cesso. Mossa da chissà quale follìa mi dirigo verso la porta.

"Fatti una bella doccia fredda, Hemmings! Per calmare i tuoi bollenti spiriti." dico ridendo. Mi rivolge un sorriso malizioso e si avvicina. No, fermati. Lo so che prima o poi cederò. 

"So io cosa mi farebbe calmare, Niky." sussura con voce roca. Quel ragazzo è sesso allo stato puro. Meglio evadere da qui!

"L'importante è saperlo." dico a disagio. Faccio un sorriso tirato, apro la porta e mi precipito fuori dal bagno. Sembrava di non avere più ossigeno lì dentro. Prendo un profondo respiro. 

Trovo i ragazzi che mi fissano. Cazzo, lo sapevo. Che gli dico ora?

"Che c'è ragazzi?" dico con affanno. Dannazione, sono ancora eccitata per quello che è successo prima. Eppure mi ha soltato sfiorato.

"Oh niente.." dice Michael facendo un sorriso di traverso. Mi precipito sul letto. C'è anche Ashton adesso.

"Ehi Ash, dove sei stato?" chiedo riacquistando un po' del mio autocontrollo.

"Non sono affari tuoi." risponde infastidito. Questo ragazzo è peggio di una donna col ciclo. Non sai mai di che umore è! Perchè deve rispondermi in questo modo? Ora mi hai seriamente fatta incazzare Irwin. Mi alzo di scatto dal letto, prendo una felpa con molta fretta, la indosso e mi precipito verso la porta.

"Ma dove vai a quest'ora?" urla Ashton per farsi sentire. Sapevo che era quasi mezzanotte, ma non m'importava nulla.

"Non sono affari tuoi!" rispondo con soddisfazione. Prendi e porta a casa Irwin. Sbatto la porta della camera e inizio a camminare nell'hotel senza una meta precisa. Dopo 10 minuti di camminare decido di tornare almeno nel nostro piano. Percorro il corridoio e arrivo davanti la porta della camera. 

Non ho molta voglia di entrare. Dentro mi aspettano una donna ciclata e un biondone sexy. Vorrei stare un po' con Michael e Calum. Ho deciso, non entro. Appoggio la schiena al muro, vicino alla nostra porta, e mi accascio a terra. Passo 5 minuti a pensare che sia meglio entrare in camera quando vedo un ragazzo che si avvicina. Chi sarà? Oh, aspetta. E' Ashton! Ma che ci fa fuori?! 

Mi vede e si precipita verso di me. In questo momento avrò gli occhi di fuori. 

"Niky, ti ho cercata per tutto l'hotel! Ma dov'erii?" dice. Sembra un po' arrabbiato.

"T'importa? No."  dico incrociando le braccia sul petto. Va bene, mi rendo conto che devo sembrare una bimba viziata, ma non mi piace essere trattata così senza aver fatto nulla.

Si abbassa poggiando le ginocchia a terra, sedendosi sulle caviglie. 

"M'importa. Certo che m'importa. Ero preoccupato per te!" dice con tono conciliatore. 

Alzo gli occhi verso il suo volto. Sembra davvero pentito. Chiunque abbia un cuore lo perdonerebbe. Accenno un piccolo sorriso. A quella vista lui si rallegra all'istante ricambiando con un sorriso mozza fiato. I suoi sorrisi dovrebbero essere illegali. 

I have a dream, him. |Luke Hemmings|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora