capitolo sei - sogni inspiegabili

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Rose dopo aver parlato con Hugo si recò nel dormitorio delle ragazze.

Indossò il pigiama di lana rosso e oro, con lo stemma di Grifondoro sulla maglia, realizzato da Sophie, e si lasciò coccolare dalle lenzuola di flanella bianche.

Si addormentò,ma poco dopo si svegliò spaventata;aveva fatto un sogno orribile.

Nel suo sogno c'era la stessa bambina della visione,strappata dalle braccia di un'infermiera, la quale avvolta da una gran luce verde.
"Chi é quella bambina?"sussurrò Rose fra sé e sé.

Rimase sveglia per ore per capire chi fosse quella bambina che la perseguitava. L'aveva vista sia nella visione che nel sogno. Era tutto così strano. Non aveva mai visto quella creaturella avvolta in quella copertina...

Decise di andare a svegliare Hugo.
Si recò nel dormitorio maschile; quando entrò vide tutto quel disordine: calzini sporchi per terra, caramelle e dolciumi dappertutto.

Con il disgusto provocato dalla camera, sussurrò all'orecchio dell'amico:
"Hugo, Hugo, svegliati è urgente!"
"Che succede adesso!"disse il ragazzo cadendo dal letto.

I due scesero la scala a chiocciola e si diressero nella sala comune, illuminata dal fuoco scoppiettante del camino.

"Ho fatto un sogno orribile, strano direi"
"Io invece ho sognato un drago e un ippogrifo che si sposavano"
"Buffo. Nel mio sogno, invece, c'era la stessa bambina della visione che viene strappata dalle braccia di un'infermiera"
"Questo successe a Lily Potter. Rose forse è l'indizio su dove si trovo l'erede Potter!"
"Il signor Potter mi disse che ero una certa Lily. Chi é Lily?"
"Lily è, o era, la gemella di Albus Severus Potter, mio cugino. Si dice che Voldemort sia tornato e che l'abbia presa lui. La cercarono ma forse la portarono in un'orfanotrofio babbano. Nessuno sa niente da 11 anni" spiegò Hugo e aggiunse:
"Rose tu sei cresciuta in un un'orfanotrofio no? Sei Lily!"
"Hugo non sono io Lily! Perché me lo dite tutti! I miei genitori sono morti in un'incidente!" disse Rose esausta di sentirsi dire che era Lily.
Arrabbiata,la ragazza corse nel dormitorio e si infilò nel suo letto.

"Perché fa così? Che bella botta ho dato prima" disse Hugo salendo le scale per andare nel dormitorio dei maschi.

La mattina seguente, Rose fu svegliata dal calore di una copertina rosa, messa da qualcuno, o qualcosa, vicino al suo viso.
Vide le prime luci del mattino e, dopo essersi svegliata un po', notò quella copertina: era rosa acceso e all'angolo destro, quello in basso, che, pensò Rose, fosse una scucitura; e aveva ragione: probabilmente era una L, ma non ne era molto sicura.

Si alzò dal letto, lasciando la copertina sul cuscino, e andò in bagno a sistemarsi.

Dopo aver indossato la divisa scolastica, entrò nel letto, chiuse le tendine rosse e oro, e guardò attentamente il regalo ricevuto da qualcuno.

Al tatto, quel pezzo di stoffa la faceva sentire al sicuro; che cosa strana.
Profumava di rosa e di... casa.

Non voleva tardare a colazione, così prese la borsa con libri, pergamene e inchiostro, e scese la scala chiocciola.

Orfanotrofio di Londra, Dieci del mattino:

Erik era seduto sul suo letto a leggere il suo libro preferito, "piccole donne", quando un ragazzo alto e dai capelli biondo scuro entrò nella stanza. Aveva gli occhi rossi dal pianto e un viso bianco e stanco;sembrava un ubriacone.
"Ciao Erik. Dov'è la tua amichetta?" disse il ragazzo entrando nella camera polverosa e decadente.
"Tu sei il fratello di C-?!"
"Sì, sono io, idiota che non sei altro"
"Stai attento alle parole!"
"Parla! Dov'è?!"
"Rose è in luogo al sicuro lontano da voi Puller!"
Il ragazzo sorrise malignamente e sparì nel nulla.

Erik, scosso ancora dall'incontro, prese un foglio e scrisse:

"Cara Rose,
Spero che tu stia bene; suo fratello ti ha cercato qui e, ovviamente, non gli ho detto dov'eri.
Rose, prenditi cura di te perfavore.

Tuo, per sempre,
Erik♡"

Guardò il cielo dalla sua finestra e sospirò; aveva paura per la sua migliore amica, la sua rosellina.

Pochi giorni dopo...
"Erik ti hanno mandato questo." disse ragazzina dai capelli rossi
Aveva fra le mani un pacchetto di fiammiferi.
"Grazie." rispose guardando il pacchetto attentamente.
La ragazza uscì ed Erik aprì l'oggetto; conteneva un biglietto:

"Credevi davvero che non l'avessi già trovata?
Illuso;

-J.V.P."

Erik, che non riuscì a mandare la lettera, poiché non conosceva l'indirizzo, gettò a terra i fiammiferi e si disperò; che cosa poteva fare?

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora