capitolo undici - un capitolo su una maledizione

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Il giorno dopo Rose si svegliò all'alba.

Aprì il baule e presse il libro e iniziò a sfogliare le pagine, trovando poco dopo il capitolo: leggendo, capì che era una maledizione nata nel quattrocento; non era così convincente. Sembrava una storia per far spaventare i bambini.

L'unica frase, che Rose dedusse fosse vera, era:

"Tanti poteri possono far succedere cose oscure;maghi responsabili useranno questo potere in modo giusto".

-Chissà se tutto questo è vero- pensò Rose ditubante.

Lesse quelle frasi tantissime volte; non riusciva a trovare una spiegazione.
Stava già impazzendo: aveva paura che Voldemort le avesse inviato questo regalo per dirle che Lily aveva questa maledizione, o peggio, che l'avesse lei.

Decise così di andare da Hugo; odiava il dormitorio dei maschi: era sempre sporco in quella stanza e, se non fosse per i colori allegri, le ricordava l'orfanotrofio.

"Hugo ho trovato qualcosa su svegliati!" sussurrò Rose all'orecchio dell'amico, non appena entrati nella stanza, facendosi coraggio; non era così sporca, tuttavia era solo un giorno che erano lì.

Hugo, ancora assonnato, si alzò e andò con Rose nella sala comune (per poco non cadde dalle scale).

"Cosa hai trovato?"chiese il ragazzo incuriosito, riuscendo a malapena a tenere gli occhi aperti.
"Nel libro che mi ha regalato T.M.R c'era una piega su un capitolo;l'ho aperto e parlava di una maledizione. La maledizione dell'erede che risale al quattrocento:è un grande potere oscuro e molto rara ma pericolosa. Il mago con questa maledizione deve essere responsabile o potrebbe scatenarsi il caos. Però la pagina seguente era strappata..." spiegò Rose girando le pagine e notando il particolare.
"Forse la maledizione dell'erede era toccata a Lily, così Voldemort l'ha catturata per avere questo grande potere dalla sua parte" disse Hugo aggiungendo:
"Forse quella pagina parlava dei successori?"
"E la chiave apre il quadro vuoto che porta a un nascondiglio. Ma certo! È tutto collegato. Voldemort vuole farmi aprire quella stanza"
"Forse. Ma, la vera domanda è: cosa vuole da te? Se dici di non essere Lily, perché ti tormenta?"
Rose non rispose: Hugo aveva ragione.
Non sapeva la risposta e tantomeno voleva rispondere; non voleva sapere il perché tormentava i suoi sogni e le sue giornate con "indovinelli" e misteri.

I due andarono a prepararsi per le prime lezioni.

La prima lezione era storia della magia: una fortuna per Rose che si era alzata all'alba per la incolmabile curiosità.

Il professor Binns, l'unico insegnante fantasma di Hogwarts, stava spiegando le persecuzioni delle prime streghe del Medioevo: solo una ragazza Corvonero l'ascoltava, gli altri dorminavo o, nei migliori dei casi, facevano i compiti non fattia sera prima: uno di questi era Hugo (stava terminando Astronomia)

Le lezioni seguenti erano Erbologia e Pozioni (due ore).

Nel tragitto per la sala grande, per il pranzo, incontrarono James.
"Ciao ragazzi tutto bene? Perché siete così agitati?" chiese il ragazzo confuso
"James ti spiego tutto però vieni in sala grande" rispose la ragazzina.

La sala grande ospitava qualche studente, ancora con libri e penne d'oca fra le mani; tra poco era ora di pranzo.

Si sedettero al tavolo vuoto dei Tassorosso e Hugo e Rose spiegarono l'accaduto.

"Dovremmo aprire solo la porta per saperne di più no?" rispose James saltando a una conclusione
"Giusto!" esclamarono i due Grifondoro.
"Andremo domani notte allora" disse Hugo.
Rose e James annuirono.

Uscendo dalla sala grande,Rose si scontrò con un ragazzo Serpeverde.

"Scusami...Scorpius?!" Disse Rose sorpresa
"In persona. Come stai? Oggi abbiamo lezione di cura delle creature magiche insieme, avevo pensato di, insomma, accompagnarti. Se vuoi" rispose il ragazzo arrosito
"Certo! Perché no" disse Rose accettando l'invito.

Arrivarono vicino alla capanna di Hagrid, ancora insegnante: studiarono delle fatine, che Rose e Scorpius ritenevano scorbutiche e piuttosto spaventose.

-Quanto è carina quando sorride- pensò Scorpius, incantano dal suo sorriso.
Albus lo notò e si allontanò da lui: era decisamente infastidito.

Alice, una ragazza Tassorosso amica di Albus e Scorpius, dai capelli castani (di lunghezza media),si avvicinò ad Albus e disse:
"Carina lei,eh? Dai Al, troverai anche tu qualcuna, o qualcuno, da guardare incantato"
"Io guardo così i ritratti che ho fatto a una ragazza molto bella"
Alice sorrise: solo a lei faceva ritratti.
"Grazie" disse tutta arrossata.

La lezione finì e Scorpius vide il giovane Black che aspettava Rose sulla collinetta che stava prima della capanna dem guardiacaccia mezzogigante.

"Hey cuginetto. Almeno io non mi sono dimenticato del nostro rapporto di parentela" disse James infastidito dell'occhiataccia fatta da Malfoy quando era passato d'avanti a lui.
"Semplicemente io non ti reputo degno di appartenere alla nobile famiglia Black o meglio. Non ti considero neanche." rispose Scorpius acido e freddo
"Tutto bene qui? James conosci Scorpius?" interruppe Rose, seguita da Hugo, Albus e Alice.
"Si tutto bene. Non te l'ha detto James? Lui è un Black e saremo una specie di cugini. Adesso vado. A presto Rose" disse Malfoy andandosene
"Ok... Perché non me l'hai detto?"
"La mia famiglia odia i Malfoy e gli stessi Black. Lunga storia"
"Tranquillo. Adesso vado ad altre lezioni. Ci vediamo domani,penso" rassicurò Rose

Passò la giornata senza complicazioni.

Domani era il giorno:dovevano aprire il quadro.

Chissà cosa doveva aspettarsi....

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora