capitolo diciotto - la maledizione dell'erede: una cicatrice sul braccio

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Poco dopo, i due ragazzi cenarono e giocarono agli scacchi magici di Ron.

"Hugo io vado in camera mia, mi fa male la testa"
"Va bene, aspetto i miei genitori qui."

Rose salì la scala a chiocciola ed entrò in camera sua.
La testa le scoppiava e, non appena mise il pigiama, si stese sul letto e crollò: sentiva gli occhi pesanti e si addormentò.

Nel cuore della notte, quella maledetta energia la svegliò.
Sentì il braccio bruciare, come se fosse messo in un falò.
Si alzò per andare in bagno, quando vide il suo braccio: c'era un segno che emanava luce. Era il simbolo dei doni della morte.
I suoi occhi erano rossi.
"Che cos'è?! Una maledizion-"
E pronunciando quelle parole, si ricordo del capitolo misterioso riguardante la maledizione dell'erede.
Prese il libro sotto il letto e sfogliò le pagine.
Con il libro, trascinò anche la chiave del quadro.
Capì: il quadro ad Hogwarts era una trappola di Delphini Riddle e la chiave era una trasfigurazione.
"Revelio!"
Aveva ragione; la chiave assunse la sua vera forma: era la pagina strappata e su essa erano scritte queste poche parole:

《Gli occhi rossi sono il sangue maledetto che scorre nel corpo; i simboli dannati, sono segni che rappresentano il maledetto/dannato.
Codesti, appariranno quando il maledetto sarà adolescente, ma i poteri nasceranno con il maledetto e non si creeranno come i simboli dannati.》

Rose scoppiò in un pianto isterico.
Ecco perchè fu strappata dai suoi genitori.
Voldemort sapeva che lei aveva la maledizione dell'erede.

Hugo,sentendo il rumore proveniente dalla camera di Rose, andò da lei. La vide in lacrime, con il libro in mano e gli occhi rossi davanti allo specchio. "sono un mostro adesso?".
Si avvicinò a lei senza dire niente. La guardò impaurito ma l'abbracciò.
Sentì la sua rabbia e la sua frustuazione.
Rose fece cadere il libro sul piede di Hugo, che non disse niente e sorrise dolcemente.
"Hugo ho la maledizione dell'erede. Hugo sono un mostro impazzito. Hugo io son..."disse Rose in panico
"Rose calmati. Risolveremo tutto." disse Hugo interrompendo l'amica.
Prese il libro da terra e lo aprì. Si sedettero sul letto.
Hugo notò il segno sul braccio di Rose. Tremante, Rose lo coprì con la mano destra.
Hugo lesse il capitolo:era chiaro che fosse lei.
Poteva diventare davvero pericolosa per tutti. Era la strega più potente al mondo?
Erano domande a cui solo il tempo poteva dar risposta.

"Non riesco a controllare gli occhi. Ho tante cose da dirti. Tante. "disse Rose piangendo.
"Va bene. Domani mi dirai tutto. Adesso dormi." Rispose Hugo tranquillizzandola.
Rose esausta si addormentò subito. Guardando la stanza Hugo notò una lettera sul comodino. Era la lettera di Jonn Riddle.
Chi era? Perché Rose non gli aveva detto niente.
Aveva paura per la sua amica.

Il giorno dopo,Rose si svegliò all'alba per preparare le valigie. Diede uno sguardo al braccio:si era formata una cicatrice. Era stata una notte terribile.

Inaspettatamente, Hugo aprì la porta della camera di Rose,furioso come non mai ed esclamò:
"Mi vuoi dire una volta per tutte cose mi nascondi?! Ieri dici di avere una maledizione, poi trovo una lettera da un certo Riddle. Cosa sta succedendo! Voglio spiegazioni!"
"Hai ragione. Devo parlarti" disse Rose.
Dopo che gli spiegò tutto, Hugo fece due passi indietro: era sconvolto.
"Tu mi stai dicendo che delle sale maledette sono state aperte. Mi stai dicendo che hai ricevuto una lettera da questo che ti dice di essere Lily e poi, mi dici ancora che la chiave del quadro era solo una trappola ed è in realtà la pagina del libro da cui hai scoperto di avere la maledizione. Wow. E cosa più importante, io non sapevo nulla di tutto ciò!"
Prima che Rose potesse dire qualcosa, Hermione entrò in camera.
"Ragazzi, come mai siete già svegli?"
"Valigie" risposero contemporaneamente.
"Venite giù, vi preparo la colazione"
Hermione uscì e andò in cucina.
"Scendo subito." disse Rose quando anche Hugo uscì dalla camera.

Rose prese un foglio di pergamena; intinse la penna d'oca nell'inchiostro e scrisse:

《Caro Jonn,
So che non ti aspetti questa lettera, ma voglio che mi racconti come hai svoperto che sono Lily.
Ho troppe domande a cui voglio una risposta.
Rispondimi con una lettera.
Tra una settimana sarò ad Hogwarts, quindi non mandare lettere, per nessun motivo, alla Tana.

-Rose Orvoloson》

Una settinana dopo...
"Ragazzi, scendete! Dobbiamo andare alla stazione!" urlò Hermione dalla cucina.

"Rose, stai tranquilla. Io e te, insieme, riusciremo a gestire la tua maledizione" rassicurò Hugo mentre scendevano le scale
"Più facile a dirsi che a farsi"
"Insieme possiamo farcela, cuginetta"
"Hugo!"

Per questi ragazzi sarà un anno duro, tra amore e discordia.
Dopo quest'anno, sarà tutto una lotta per vivere e, soprattutto, per sopravvivere.

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora