capitolo quindici - ritorno a casa

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Nei giorni successivi Rose fu molto impegnata con le lezioni.
Mancava molto poco agli esami di fine anno: un vero incubo.

Scorpius, Rose, Albus e Alice passavano del tempo insieme in biblioteca per ripetere insieme.
Con James e Hugo parlava poco ed evitava di parlare riguardo Delphini Riddle e degli ultimi mesi in generale.

Gli esami si svolsero la prima settimana di Giugno: i campi erano verdi e il cielo era privo di nuvole.

Yra una lezione e l'altra, gli studenti approfittavano per godersi il paronama.

L'ultimo giorno di scuola, il più triste per quelli del settimo anno, Rose si convinse che era giunto il momento di parlare con i suoi amici.

Finite le valigie, Rose aprì la scatolina di legno di T.M.R..
Si accorse di un piccolo pezzo di carta incastrato nel legno: mai visto.
Lo aprì; lo aveva scritto lui: l'inchiostro verde era indimenticabile.

Le sale maledette sono
APERTE.

Che cos'erano le sale maledette?

Non ci pensò e mandò un bigliettino a James e Hugo con scritto:

Ti aspetto fuori alla Sala Grande alle 16:00.

-Rose》

Aveva paura: cosa avrebbe detto James riguardo la sua amicizia col cugino che odiava?
Era strano che si preoccupava di ciò che pensava il suo migliore amico.
Perché?
Forse era quello sguardo dolce che le rivolgeva?
Che cosa le stava succedendo?
Per caso le piaceva James?

Mentre camminava,queste domande le facevano venire l'emicrania: voleva godersi l'ultimo giorno e non pensare a quelle cose che riempivano la mente.

"Hey Rose!" esclamò Hugo appena la vide
"Ciao ragazzi!" disse sorridente la ragazza
"Ciao" salutò una voce delicata e leggermente profonda: non era James, ma Scorpius
Rose divenne rossa come i capelli di Hugo.
"Ciao Malfoy. Che vuoi?"disse James con tono antipatico
Aveva i nervi a fior di pelle: anche se non l'ho ammetteva, era geloso di Rose.
Provava qualcosa per lei; era evidente.
Ogni volta che la vedeva, il suo stomaco roteava e ogni tanto balbettava.
Quando Rose stava con Hugo, lui non si preoccupava: erano troppo amici.
Ma, per lui, Rose non era soltanto un'amica.

Rose lo fissò per qualche secondo, stupita del suo comportamento, e disse:
"James, Scorpius è mio amico ed è grazie a lui se oggi sono qui. Non merita di essere trattato in questo modo solo per motivi di famiglia. Scorpius, ti va di andare in cortile?"
Scorpius annuì e andarono.

James si fece rosso di rabbia e strinse i pugni.
"Cos'ha lui che io non ho!?"chiese James a Hugo
"Sono solo am-"
"Credi che la guardi come un'amica? Hai visto che sguardo da imbecille!"
"Se fosse così a te che cambia? Niente."
"Certo che cambia qualcosa! Immagina Rose e Scorpius sbaciucchiarsi d'avanti a noi!"
"Rose non lo farebbe"
"Ma lui sì!"
James continuò a blaterare per cinque minuti, finchè non arrivò Sophie.
"Hey, che succede?" chiese la ragazza quando vide il viso stufo di Hugo e l'agitazione di James.

"Succede che James si lamenta inutilmente dell'amicizia tra Scorpius e Rose!" sbottò Hugo
"Perché?"
"Perché Rose non deve stare con uno come Malfoy!"
"Ma con te?"
"Sì! Intendevo con uno come me"
Sophie rise e disse con fare ovvio:
"Sei innamorato di lei"
James non rispose; se ne andò.

"Secondo te si metteranno insieme?" chiese Hugo scioccato
"Come dicono gli italiani: Boh"

Il cortile era pieno di studenti che si rilassavano o che giocavano a gobbiglie.
Rose e Scorpius erano seduti vicino alla fontana e osservavano un disegno di Albus: raffigurava le parti di un Asticello.
"L'ha fatto per una studentessa del quinto anno: l'ha fatto pagare tre galeoni."
"Quindici sterline!" esclamò Rose
"È anche basso il prezzo!" ribatté Scorpius indicando il disegno.
"Sai, Albus ti ha fatto un sacco di disegni; dice che sei una brava musa.
Dice anche, speriamo che non lo scopra, che assomigli molto a Sirius e a sua nonno James" rivelò Scorpius
Rose prese una foto di un giornale londinese che aveva nella cartella.
Raffigurava un uomo e una donna con un neonato in braccio fuori a un ospedale.
"Questa foto è stata scattata prima che i miei genitori morissero. Lei era napoletana: Giulia Esposito.
Anche lui era napoletano, però suo padre era americano: Frank Orvoloson.
Non ci assomiglio per niente"
"I colori sono quelli." osservò Scorpius
Rose alzò il capo e vide James correre da loro.
Posò la foto e chiamò James.

"Rose, puoi venire un attimo?"
"

Stava parlando con me Black"
"Sta 'zitto Malfoy!"
"Basta. Ci vediamo Scorpius"
"Ci vediamo"

James portò Rose nei sotterranei, di fronte al passaggio per la casa comune dei Tassorosso.
"Dimmi"
"Rose io non voglio che tu parli con Scorpius."
"Come scusa!?"
"Non mi piace che parli con lui, ecco!"
"Non puoi decidere per me. Sei solo geloso che lui mi abbia salvato!"
James non rispose.
"È vero. Volevo salvarti io."
Rose abbassò lo sguardo e capì: voleva solo salvarla.
Senza pensarci, lo abbracciò.
"Andiamo in Sala Grande? Premieranno i Corvonero!"
Rose annuì e salirono su.

Regno dei Dannati:
In un Regno nascosto fra le foreste inglesi, un giovane alto, dai capelli castani e gli occhi scuri, si trovava fuori le mura del Gran Palazzo Reale Dei Dannati.
"Ci vediamo presto Rose, o meglio Lily"

L'AVVENTURA È APPENA INIZIATA!

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora