Il passato. Ognuno ha un passato. Può essere intenso, oscuro, tranquillo: ci sarà sempre qualche colpo di scena. Questo Rose lo sapeva molto bene.
Di fronte a quella cabina rossa vide il suo passato: un edificio antico, ma con una storia. Anche quel vecchio edificio, quell'orfanotrofio, aveva un passato: nel suo passato c'era anche il giovane Tom Riddle. Il mago più oscuro degli ultimi tempi.
Un edificio. Due grandi maghi: uno re dei cattivi, e l'altra regina degli apparenti buoni.
La ragazza, ancora dentro quella cabina rossa, si chiedeva se dovesse uscire e andare dentro a quel maledetto edificio. Era indecisa. Poteva dire addio o ciao.
Uscì dalla cabina e si diresse all'orfanotrofio.
-mi dispiace per tutto, Chuck- pensò Rose camminando lentamente, come se volesse che qualcuno la fermasse.
I clacson delle auto sembravano muti; tutto si era fermato e la sua mente, una guerra tra pensieri, era rimasta a quel maledetto trentuno agosto.Sospirò e salì i tre gradini antichi dell'orfanotrofio: grigio come la sua anima.
Bussò più volte alla porta nera lucida, probabilmente nuova: strano.
Rose bussò ancora e aprì una donna dal viso buono e paffuto.La donna, di mezza età, sorrise alla ragazza e la invitò ad entrare.
Attraversarono un piccolo corridoio e svoltarono a sinistra.L'ufficio della Signorina Smitt, nuova direttrice dell'orfanotrofio, era molto ordinato.
Il mobilio di legno scuro e la luce fioca rendeva tutto più cupo e tutte le cartelle degli scaffali tutto più vecchio."Rose, sei stata lontana tanto tempo. Come stai?"
"Vi mentirei se dicessi che i questi anni sia stata molto bene: il rimorso e la vergogna sono cresciuti negli ultimi tempi"
La signorina Smitt le sorrise e le accarezzò la mano candida. Con la mano libera, aprì un cassettino e prese una bacchetta di legno scuro piuttosto piccola dal manico ricoperto di brillantini.
-appariscente- pensò Rose osservando i brillantini.
"Rose io ho una cosa da dirti, molto importante."
"So di essere la figlia di Harry Potter"
"Ah, Harry Potter, il cercatore più giovane del secolo scorso." disse sognante la donna con un sorriso malinconico.
"Quando ti portarono qua, io subito capì che eri una strega. Quante marachelle hai fatto con Erik: quelle piccole fiamme nere che facevano spettacoli nel salotto."
"Signorina, non voglio interromperla, però ho bisogno di sapere chi mi ha portata qua"
La signorina chiuse gli occhi e iniziò il suo racconto:
"Era una giornata cupa, come gli avvenimenti che seguirono nella giornata. Io era una semplice cameriera al tempo, la seconda guerra aveva spazzato via la mia famiglia ed io non potevo fare altro. All'improvviso bussarono così tante volte da rompere la porta. Aprì, non curante di chi avrei visto, e..."
Rose la guardava impressionata dai dettagli, come se stesse vedendo il ricordo all'interno di un Pensatoio.
"Continui, vi prego, è importante per me"
Sospirò e riprese un po' tremante:
"Era un uomo incappucciato e intravidi solo un marchio sul braccio sinistro.
Mi disse che dovevo assolutamente nasconderla o avrei fatto la fine dei miei genitori o della mia famiglia. Oh, Rose, so che crederai che io sia stata una sciocca, ma ero solo una ragazza all'epoca, piena di terrore dopo la guerra, anche se erano passati ben sette anni.
"Io mi misi all'opera e chiesi semplicemente chi fosse in realtà e lui mi disse:< un dannato >.
Poi mi disse il cognome Orvoloson e capì: Voldemort era tornato con questo atto. Era il nome di suo nonno materno."
"Era Voldemort in persona?"
"Certo che no. Sono sicura che tornerà come fece nel '94. Oh, mia dolce ragazza, stai attenta ad Hogwarts e tieni gli occhi aperti."
Rose annuì e i suoi caddero su un fascicolo vecchio e sporco.
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𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫
Fanfiction~completo - iscritta ai wattys~ Le streghe più antiche l'avevano predetto: "quando l'ultima goccia di sangue sarà versata, l'ultimo erede nascerà." Dopo il 1998, la fine della guerra nel Mondo Magico, coloro che eran stati fedeli a Voldemort si mis...