capitolo trentatré - il calice di fuoco

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"Non è nei miei piani innamorarmi di uno come te, Riddle" ribattè acida Rose.
Gli spostò il volto con il suo palmo gelido e lo scrutò fin quando i suoi compagni di corso non arrivarono.

Quel giorno Hugo ed Albus erano assenti: il primo doveva assistere la vittoria della sorella in un concorso di scrittura creativa su mostri e leggende, il secondo probabilmente era malato.
Doveva essere sono raffreddato per assentarsi a una lezione, o almeno così sperava.
Da giorni che Sirius, che poteva definirlo fratello, indagava su una certa regina, la quale non la preoccupava finché non scoprì che ella fosse un dannato.
Una sensazione le ribaltò lo stomaco appena lesse la storia della sua famiglia.

Nel pensare ad Albus, ella non notò che un ragazzo dai folti capelli ricci, dello stesso colore degli occhi scuri, prese il posto di Sophie.
Infatti, la ragazza sedette accanto a Scorpius dall'altro lato. La vide girarsi e guardarla in modo da far capire la sua indignazione per il posto rubato.
"Scusa, era occupato il posto?" chiese lui capendo il fastidio dell'amica.
Rose lo studiò prima di rispondere: la sua voce era forte ma gentile, le sue labbra sottili poggiate su un viso spigoloso ma attraente. La cosa che più lo caratterizzava era un taglio, ancora fresco, sul sopracciglio sinistro.
"Teoricamente si, ma adesso è inutile cambiare posto"
Cercò di essere il più gentile possibile, per non spaventare tutti con la sua solita apatia.
Egli, con sua sorpresa, le porse la mano e strinse la sua, rivelando un calore avvolgente.
"Piacere, Mattheo Riddle"
Rose aggrottò la fronte; c'erano altri Riddle oltre a Jonn?
Probabilmente sì.
L'affascinante rubacuori si rivelò ancora più misterioso e aumentò in Rose il desiderio di prenderlo a pugni.
"Rose Orvoloson, piacere mio"
Mattheo non era sicuramente propenso a troncare quel contatto fisico. I suoi occhi erano fermi al suo viso pallido e si perse nelle sue iridi.
Rose allentò la presa a un colpo di tosse da parte di Jonn.
"Riddle, la smetti di parlare?" rimproverò il suo compagno di banco.
"Certo, cugino!" esclamò Mattheo arricciando il naso.
Ecco! I due erano cugini!
Dal modo in cui lo guardava, Mattheo non era il suo parente preferito.
"Lo conosci?" le chiese sfoggiando il suo sguardo perplesso.
Doveva ammettere ch'era davvero attraente.
"Di vista" mentì voltandosi verso di lui.
Era passato un anno da quando lo incontrò per la prima volta.
Tutto i ricordi assunsero un sapere dolce, allegro e amorevole.
No. Amorevole non doveva essere.
Allontanò Jonn dalla sua mente, il che difficile poiché era nella stessa stanza con lei.
"Sai, ho sentito che faranno il torneo tre maghi" disse il ragazzo, interrompendo il silenzio tra i due.
"Ah, Hermione me ne aveva parlato"
"Hermione Granger? Davvero la conosci?"
Ovviamente era sorpreso.
La donna che la cresceva, inconsapevole di essere sua zia, era una star nel mondo magico.

I due parlarono del torneo e seguirono la "lezione":
Jonn parlò per tutto il tempo dei tipi di difesa, programma del primo anno.
Colse svariate volte l'occasione di colpire Scorpius (una volta al braccio, poi la caviglia e infine la mano).
A fine lezione, Sophie non volle rivolgere la parola all'amica e lo stesso fece Scorpius.

Jonn aspettò che tutti uscissero per fermare Rose.
Era evidentemente geloso dell'avvicinamento al cugino, anche se non volle ammetterlo per non compiacere Mattheo.
Infatti, il ragazzo restò accantò a lei e le parve che stesse accarezzando il boccolo dietro all'orecchio.
"Mattheo puoi risparmiarti questa scenetta" disse Jonn, con il braccio di Rose tra le mani.
"Jonn, smettila. È solo gentile"
Rose lo guardò torvo e spinse via la mano fredda del ragazzo.
"Vero, cugino, sono solo gentile con una bella ragazza come Rose"
Rose sentì le guance bollire dall'imbarazzo.
Ma Jonn non sembrò apprezzare il complimento.
"Vattene da quest'aula, subito"
Quelle parole avevano un sapere sprezzante, amare e piene d'odio. Era la prima volta che Rose udì quel tono e le parve opportuno chiedere a Mattheo di uscire.
Egli le mise un bigliettino nella tasca laterale della gonna e la saluto con l'occhiolino.

𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐡𝐞𝐢𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora