30. La Trappola per Conigli

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Mi sveglio sotto i raggi dell'alba tra le braccia di Sirius.
Non ricordo di averlo abbracciato ieri sera, però è un bella sensazione. Mi sento protetta in qualche modo, anche se non so da cosa.

Sento il battito regolare del suo cuore mentre muovo la testa per cercare di svegliarmi.
Sento uno sbadiglio, e capisco che si è svegliato anche lui, così mi alzo e vado a preparare la colazione. Mangio in fretta e esco per prendere un po' d'aria.

Qui è tutto bellissimo: l'alba riflessa sul lago, l'erba fresca che mi accarezza i piedi, il profumo degli alberi che ho intorno. È tutto meraviglioso.

Mi siedo sulla riva del lago e metto i piedi in ammollo. È una sensazione magnifica, l'acqua fredda sulla pelle che ancora non ha capito di essersi svegliata.
Tiro fuori il mio coltello e resto lì ferma per un po'.

Penso a come sarei adesso se non fossi mai partita, come sarei adesso se avessi avuto una famiglia diversa, addirittura penso a come sarei se non fossi una strega.

"Dormito bene?" dice Sirius facendomi prendere uno spavento
"abbastanza, hai le spalle spigolose" dico ridacchiando "tu invece?"
"bene, se non fosse stato per il fatto di avere un koala attaccato al petto" dice lui sorridendo.
Rido un po' mentre torno a guardare il coltello.
"A cosa pensi?" mi chiede vedendomi distante
"a tutto e a niente" rispondo
"che indendi?"
"dipende dalla persona con cui sto parlando" gli dico mettendo via il coltello e tornando alla tenda.

Decido di andare un po' a caccia, e di lasciare un paio di trappole, magari acchiappo qualche coniglio.
Saluto Sirius che prende il sole e mi in cammino del bosco.

Passano un paio d'ore, e non ho ancora preso nulla, ma sento un urlo venire dall'inizio degli alberi.
Corro e trovo Sirius con la caviglia legata in una trappola per conigli. La slego velocemente, e vedo che gli ha lasciato un brutto graffio.

Lo porto a lago, immergo una mano nell' acqua e l'altra gliela appoggio sulla caviglia.
Appena vedo qualche risulto vado a prendere delle cura per medicarlo.
"Va meglio?" gli chiedo preoccupata. Annuisce.

Entriamo nella tenda e lo faccio stendere sul letto. "Resta qui, ti porto il pranzo" dico uscendo dalla stanza.
Mi sembra di essere mia nonna che quando cadevo mi curava, mi metteva a letto e mi dava da mangiare. Chissà cosa penserebbe di me se mi vedesse.

Torno in camera con un piatto di riso e un bicchiere d'acqua. Lo guardo mangiare e ripenso a quando ero io al suo posto.
"Tu non mangi?" mi chiede facendomi tornare alla realtà.
"Non ho fame" gli dico sincera.

Il pomeriggio lo faccio uscire, sistemo tutto dentro la tenda, e lui ci smaterializza a casa sua.
"Vado a vedere io gli animali, tu resta qui e alzati solo per andare in bagno ok?" gli dico facendolo sedere sul divano.
"Grazie" sussurra mentre esco per andare dagli animali.

"di là è tutto a posto. Come va la caviglia" gli chiedo sedendomi vicino a lui
"molto meglio" mi dice togliendo la garza.
Ormai non c'è che un graffietto quindi può tornare alla normalità.
"direi che ora puoi anche alzarti per cenare" dico scherzando.
"era più divertente come facevi prima" dice sorridendo.
Lo guardo male
"va bene"

È strano. Anche se ha male sorride. Penso sia un dono sorridere, e ancor di più riuscire a far sorridere gli altri.
Io ho avuto molti problemi in passato, e sorrido molto meno di prima. Ora sto cercando di essere un po' più solare, ma la verità è che non mi sento mai in vena di sorridere.

Mentre ceniamo arriva un gufo con due lettere: una per me e una per lui.
Le apriamo e dentro c'è un invito a una festa. Sarà tra una settimana, e sono invitati tutti quelli che hanno partecipato al campo estivo, purché siano accompagnati, vanno bene anche (come accompagnatori) persone esterne al campo.
Sarà una festa abbastanza elegante, e saranno presenti anche gli istruttori.

"Ci andiamo?" chiedo a Sirius mettendo giù il foglio.
"solo se tu vieni con me" mi risponde.
"Non lo so, posso scegliere?"
"Direi di no"
Io sorrido e annuisco.

"Scommetto che James porterà lily" dico
"potremmo invitarli qui dopo pranzo e prepararci insieme. Magari possiamo fare anche una festa privata solo noi quattro se ti va." propone lui
"Per me va benissimo. Anche perché mi serve una mano a prepararmi" gli dico sorridendo
"perfetto. Allora mando un gufo a James"

✌🏻Scusatemi ma questa parte non mi piace troppo.

Spero vi piaccia.
Baci.

Una Vacanza Fin Troppo Particolare - Sirius Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora