10. Scusa

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Mi alzo molto presto, così da non dover parlare con nessuno. Vado in bagno finché non sento la campana di Boggs, quindi scendo a fare l'appello e colazione.

Appena arrivano i miei compagni non alzo neanche lo sguardo e vado a prendere da mangiare. Mangio in silenzio e aspetto che mi chiamino per le lezioni sulla panchina di fronte alle scale.
La prima lezione del giorno è tiro al persaglio con la pistola, e tiro al fucile in affaticamento (bisogna fare un percorso a tappe dove si fa sforzo fisico e tiro al bersaglio).
"Occhio con le pistole, puntate sempre la canna al bersaglio perché se dovesse partire un colpo vi potreste fare male" ci dice Boggs indicandoci le pistole. Ne prendo una, la carico e mi metto a lavorare (ognuno al suo bersaglio così da non dover fare file). Dobbiamo colpire il centro di alcuni cerchi neri larghi non più di 10 centimetri.
Faccio un po' di tiri e vedo che me la cavo. Finiti colpi, metto a posto la pistola e vado a controllare da vicino i punti colpiti.

Gli insegnamenti di mio padre sono serviti, e i risultati ne sono la prova. Penso di essergli grata solo di questo.
"Ottimo, ora bevete un po' d'acqua che iniziamo il tiro in affaticamento". A ognuno di noi viene assegnato un fucile, e ci viene mostrato il percorso: un giro di campo, tiro, corsa fino al salto in alto, si appoggia il fucile e si salta 1,30 metri, si riprende il fucile, si percorre la velocità, si tira e si corre un giro di campo fino al traguardo.
"Tutto chiaro?" ci dice Boggs a fine spiegazione "Signor si signore" diciamo tutti in coro "Bene, partirete tre alla volta e dovrete cercare di fare il minor tempo possibile. Cominciamo. Jackson, Potter e Esposito in postazione". Bene, almeno non sarò con Sirius. Mi metto in postazione, e al fischio parto. Il primo tiro è abbastanza facile dato che abbiamo appena cominciato, ma più si va avanti, più si fa faticoso. Gli ultimi 400 metri di corsa li faccio a tutta velocità sapendo che dopo avrei finito.
Arrivo al traguardo e vedo che sono molto più avanti di Jackson e Potter, così prendo la mia bottiglia e mi siedo lontano dai miei compagni.
Tiro fuori il mio coltello, il mio amico più fedele, e me lo passo tra le dita. Chissà cosa avrebbero detto Seth e Liam a vedermi così. Liam era il mio vicino di casa. È quasi un fratello per me dato che abbiamo la stessa età e siamo sempre insieme. A lui posso dire tutto e sono felice del nostro rapporto. Gli voglio un mondo di bene, anche se è stata quasi colpa sua per la morte di Seth. Ma lui non lo sa. Non sa di avere questa colpa, e io non ho intenzione di dirglielo. O almeno, non adesso.

Intanto arrivano Jackson e Potter stanchi morti, gli passo un paio di bottiglie e vado a vedere il mio tempo. 5 minuti e 27 secondi. Niente male, anzi, non me lo sarei mai aspettata. Andiamo avanti finché tutti non fanno il percorso. Nessuno riesce a fare il mio punteggio, né come tempo, né come centri.
Bene, un'altra volta mi sono distinta da quel branco che si crede dio sceso in terra.
Andiamo a pranzo, mangio in fretta e vado fuori dall'edificio. Mi siedo su una panchina all'ombra di un albero ad aspettare che la pausa finisca. In effetti non ha senso ciò che sto facendo, non ha senso ignorare tutti, nemmeno Sirius. Si si, è vero che mi ha rubato la collana, ma non sapeva quanto fosse importante per me. Probabilmente lo ha fatto solo per farmi uno scherzo, non per farmi stare male. In effetti dovrei chiedergli scusa per la mia reazione. Ma non ora, non ho voglia di parlare.

Parli del diavolo e spuntano le corna....eccolo lì, che si avvicina. Non lo guardo, ma lo sento arrivare. Gli leggo la mente e vedo che vuole scusarsi, ma non sa come fare. Bene. Allora gli renderò le cose più facili.
Arriva e si siede vicino a me "Senti, volevo scusarmi pe-"
Ma non lo lascio finire, che lo abbraccio.
Subito rimane un po' rigido per la sorpresa, ma poi si scioglie e ricambia.

"Scusa per la mia reazione di ieri sera. So che volevi solo farmi uno scherzo che però non è andato a buon fine. Scusa" gli dico ancora abbracciata.

Lo lascio andare e ho un po' gli occhi lucidi ma non piango. Lo sapevo io che non era il momento giusto per parlare, ma la situazione non mi ha lasciato via di scampo.

"Tu scusami. Non avrei dovuto rubarti la collana. Scusa" mi dice lui pentito.
"Non fa niente. Solo, la prossima volta scegli qualcosa di un po' meno importante" dico facendogli un sorriso che viene ricambiato.

"Posso farti una domanda?" mi chiede serio.
"Beh me ne hai appena fatta una quindi..." dico sarcastica".....scherzo. Dimmi"
"Cos'ha di tanto importante quella collana?" mi chiede "ehm.. Beh, è difficile da spiegare" dico un po' imbarazzata.
"Me l'hanno regalata degliamico quando avevo 11 anni. L'ho sempre indossata sia nei momenti belli che non in quelli brutti. Questa collana me lo ricorda tutti, uno ad uno. Quelli belli mi fanno sorridere solo al pensiero; quelli brutti mi ricordano che il mondo è un posto spaventoso pieno di ostacoli, e questa mi aiuta a superarli. Sai, quando ho paura la stringo forte nella mano e sembra che tutto intorno a me sparisca, che il pericolo non esista più, o che sia semplicemente un problema da nulla"

Sirius non mi toglie gli occhi di dosso neanche un secondo, e quando i nostri sguardi si incontrano vedo che ha capito perché mi fossi arrabbiata tanto.
Mi sorride e io arrossisco.
"Scusa ancora. Mi dispiace. Se lo avessi saputo non la avrei mai toccata" mi dice lui seriamente dispiaciuto.
"Non importa, quello che è fatto è fatto, ed è inutile piangere sul latte versato.... Quindi perché non facciamo finta che non sia mai accaduto nulla?" propongo un po' in imbarazzo.

"Ci sto" dice lui porgendomi la mano. Gliela stringo e gli sorrido.
Torniamo dentro, io davanti a lui. "Allora avete risolto vo-" dice Holmes, ma si blocca vedendo il gesto che gli fa Sirius di tagliare corto. Io ridacchio vedendo le scena e alzo gli occhi al cielo.
Certo che Sirius ha un bel sorriso, e le fossette non guastano. Cosa sto dicendo? Camilla torna in te. Ok ci sono. Stavo dicendo? Ah si.

✌🏻Decimo capitolo
Sirius chiede scusa a Camilla, che lo abbraccia all'improvviso.
Un po' bipolare ma va be'.
Scusate se non mi sono fatta sentire ieri ma ho avuto molto da fare e mi sono completamente dimenticata di pubblicare.
Spero vi piaccia.
Baci.

Una Vacanza Fin Troppo Particolare - Sirius Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora