Capitolo 8

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Uno scatto interessante

"Oddio, scusami tantissimo" dico, realmente dispiaciuta. Mi ritrovo davanti una ragazza della mia età con una macchina fotografica al collo, un obbiettivo in una mano e delle fotografie nell'altra.
"Oh scusami tu, io non stavo... facendo...."

Ci guardiamo per un paio di secondi; noto i suoi capelli ricci ricadergli sulle spalle e i suoi occhi verdi che risaltano sulla pelle olivastra del suo viso dai lineamenti delicati. Mi sembra perfetta.

"Ehm, credo tu abbia sbagliato strada, le modelle sono dall'altra parte" mi dice seria e cordiale, con un sorriso.
"Io? Una modella?" rispondo con una faccia confusa e divertita.
"In realtà stavo cercando una persona..."
La vedo muovere nervosamente i piedi e le spalle.
"Tutto bene?"
"Sì sì, è solo che oggi è un giorno importante per la mia carriera da fotografa e sono parecchio agitata" prova a dirmi con un sorriso.
"Sicura?"
"No, sono terrorizzata" mi confessa con un'espressione triste e nervosa.
"Vuoi che ti accompagni?"
Uno sguardo speranzoso prende il posto della sua espressione cupa.
"Davvero? Voglio dire, se per te non è un problema..."

17.30
"Eccoci, siamo arrivate" mi dice la ragazza fermandosi davanti ad una porta.
"Bene, sono sicura che andrà tutto bene" le dico con un sorriso. Mi guarda per qualche secondo in silenzio.
"Ti dispiacerebbe venire con me? Mi piace la tua compagnia"
Rimango sorpresa. È la prima volta che qualcuno mi dice qualcosa del genere. Mi fa sentire bene.
"Nessun problema" è la mia risposta, accompagnata da un sorriso.

Entriamo in quella stanza tutta bianca dove c'è un via vai di gente continuo. Mi sembrano tante piccole formiche, che lavorano per creare chissà cosa. Sorrido al pensiero e non mi accorgo che qualcuno mi sta chiamando fino a quando non sento una mano sulla spalla che mi fa sussultare.

"Hey, t/n!"
Mi giro.
"Oddio Hawks, sei tu, mi hai fatto prendere un mezzo infarto" dico rilassando i muscoli.
"Ah addirittura, sensibile la ragazzina" mi dice, prendendomi in giro
"Innanzitutto non sono una ragazzina"
"Come no, avrai si e no 16 anni"
"Ne ho 18... e in ogni caso è mezz'ora che ti cerco per tutto lo studio"
"Bastava chiedere in giro dove trovarmi"
Non so cosa rispondere, la sua risposta mi ha un po' spiazzato. Non faccio tempo a parlare che qualcun altro attira la sua attenzione per questioni più importanti.
Fa niente, glielo avrei detto dopo.

Vedo la fotocamera di Pamela su un tavolino e mi siedo sulla sedia accanto. Mi guardo il polso: la scottatura è guarita ma ha lasciato comunque una brutta cicatrice. Cerco Pamela o Hawks con lo sguardo ma non trovo nessuno dei due. Mi metto le cuffiette mentre continuo a scrutare tutta quella gente in cerca dei miei obbiettivi. Sono così concentrata che non mi accorgo di un fotografo che mi scatta una foto. Mi giro in tempo per vedere la sua espressione soddisfatta del mio scatto.
"Scusa, pensavo fossi un bel soggetto e così ti ho fatto una foto... spero non ti dia fastidio"
Mi tolgo le cuffiette ed inizio a parlare con il fotografo.

"Mhmm.... sì, conosco abbastanza Pamela, oggi è la fotografa di Hawks: è davvero molto brava, però parecchio insicura... In molti pensavano che nemmeno si presentasse oggi".
Appena se ne va prendo la macchina fotografica di Pamela e inizio a girare per lo studio finché non la trovo intenta a fotografare il suo soggetto. La guardo e mi chiedo come faccia a non essere lei una modella, così prendo la sua macchina fotografica e le faccio una foto. Mossa. Provo a farne un'altra. Mossa di nuovo. Mi concentro un po' di più e finalmente uno scatto carino. Sorrido abbastanza soddisfatta, per poi alzare lo sguardo ed incrociare quello di Hawks. Sostiene il mio sguardo per un attimo.
"Hawks, non ti distrarre" sento Pamela dire, mentre guardo Hawks tornare concentrato.
E un'idea mi balena in mente.

Mi metto dietro Pamela, ma ancora prima di mettere in atto la mia idea mi viene da ridere. Provo a trattenermi con uno scarso risultato.
"Hawks, resta concentrato"
"T/n!" sento qualcuno chiamarmi.
È il fotografo di prima
"Ti posso mostrare qualche foto?"
"Certo"

Dopo circa tre o quattro scatti vedo Pamela abbassare la fotocamera e prendersi un attimo di pausa.
"Hey Pamela" la chiamo avvicinandomi a lei
"Sorridi!" le dico indicando il fotografo e mettendomi accanto a lei. Esita, ma poi sorride e il fotografo coglie l'occasione al volo, esattamente poco prima che una piuma rossa ci sfiori.
"Chi è a distrarsi adesso?"

20.00
È stato un pomeriggio interessante, mi sono scambiata il numero con Pamela e nonostante non mi piacciano i posti affollati è stato divertente. Mi sto dirigendo al bar quando sento Hawks raggiungermi.
"Hey, t/n"
"Hey"
"Non mi hai ancora detto come mai mi cercavi"
Onestamente non pensavo gli sarebbe interessato più di tanto.
"Niente di importante"
"Non farmi credere che sei venuta solo per distrarmi dal mio lavoro"
"Ah perché sono una distrazione per te?"
Mi diverte provocarlo.
"Non era quello il punto"
"È un sì?"
"Assolutamente no"
"Mhm... in ogni caso" dico tornando seria "ero venuta per ringraziarti di ieri sera, per Dabi ed il resto"
"A proposito, come stai?"
"Bene, suppongo" gli dico mostrandogli il polso guarito, dove la scottatura ha lasciato posto ad una notevole cicatrice.

Un salto nel vuoto/Hawks x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora