Capitolo 6

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Un colpo di fortuna

Guardo allibita il ragazzo che si appoggia allo stipite della porta, rivolgendomi una smorfia che ha sapore di sfida.
Non lo attaccherò, è esattamente quello che vuole. Inoltre è molto più forte di me.

"Che c'è, sacco di pulci? Qualcosa non va?" mi dice, esagerando la sua smorfia su quella faccia da schiaffi.
'Fanculo' penso 'il controllo è sopravvalutato' ed è il mio ultimo pensiero prima di sfoderare gli artigli e scattare per attaccare Dabi.

In un attimo ci ritroviamo nella sala comune, dove si trova ancora Shigaraki. Siamo uno davanti all'altro:
"Hey, Shigaraki, tu lo sai chi la ragazzina ti ha portato qui?"
"Sei uno stronzo..."
Non ci vedo più dalla rabbia, scatto, salto e riesco a graffiargli il volto, anche se lui mi scotta la mano destra.

Sono sopra il bancone, dietro di lui; opto per un calcio sulla nuca che va a segno, facendogli perdere per un momento l'equilibrio.
"T/n..." mi chiama Shigariki. Mi giro, sono distratta, è un attimo e mi arriva un destro forte e ben assestato in volto. Cado molto male di schiena dal bancone, evitando di un pelo delle bottiglie sulla credenza a muro.
Non appena tocco terra sento una costola rompersi; mi mordo un labbro e mi conficco gli artigli nel palmo della mano sana per non gridare dal dolore, mentre con le dita della mano destra mi copro il naso rotto e sanguinante.
Shigaraki si limita a guardare Dabi:
"Spiega"

Trattengo per un attimo il respiro, prima di cercare di rialzarmi a fatica.
Dabi non ha ancora iniziato a parlare, penso che probabilmente voglia che io lo guardi mentre lo fa. E ho ragione.
Mi tiro su appoggiandomi al bancone, sporcandolo di sangue. Vedo Toga e Twice che ci hanno raggiunto in un angolo, ma la mia attenzione è rivolta verso la sua espressione soddisfatta... non mi darò per vinta così facilmente.
"In pratica è un Nomu inutile e debole"
Non sento il dolore
"L'hanno dichiarata un fallimento dopo aver visto quanto debole, levandola dai piedi mandandola in carcere"

Prendo con la telecinesi un libro appoggiato sul tavolo dietro di lui, indirizzandolo alla sua schiena. Lui lo nota, lo schiva, e il libro finisce sulle bottiglie dietro di me, rompendole in una pioggia di vetro.
"Mhmm... mancato" mi dice, prendendomi in giro. Sto tremando.
Concentrati, t/n... mi sento male.
'Ancora per un po', resisti' continuo a ripetermi.

Forse.
Ci provo. Rallento il mio battito cardiaco, tremo di meno. Lo sento che si avvicina. Alzo il viso ed un'espressione inquietante mi si dipinge in volto.
Ho ripreso almeno un po' il controllo fisico.
"Oh Dabi..." gli dico quasi ridendo, sull'orlo di perdere la testa e rivolgendo lo sguardo ai frammenti di vetro per terra
"Sarò anche estremamente debole...."
I pezzi di vetro iniziano a lievitare, in ordine casuale
"...ma io non sbaglio un colpo"

È un attimo: alzo la mano sinistra, puntando una ventina di pezzi di vetro taglienti verso il mio avversario. Sento il sangue scendere dai segni lasciati dai miei artigli verso il polso, per poi sentire il rumore secco delle gocce che cadono sul vecchio bancone di legno.
Cala il silenzio. Dabi mi guarda immobile, il suo sorriso di sfida ora è svanito ed ha lasciato il posto ad un espressione seria e sorpresa. Mi sento cedere: ho un solo colpo. Abbasso lo sguardo e rifletto per un momento.

Probabilmente sembra che io voglia lasciar perdere, siccome Dabi abbassa la guardia, ma è allora che muovo la mano e in un attimo i pezzi di vetro sotto il mio comando si scagliano contro di lui. Ma non lo colpisco. Lascio che si conficchino nel muro dietro di lui, era solo un avvertimento.
"Così hai deciso di risparmiarmi, eh?"
Lo sforzo torna a farsi sentire.
Riesco a malapena a respirare, mi appoggio al bancone con gli avambracci.
"Sappi che io non mi farò problemi"
Di nuovo quel suo ghigno. Mi punta una mano contro.

Abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi, mentre calce lacrime nervose mi rigano le guance. 'Game Over' penso, gli occhi ancora chiusi. Sento le fiamme che si avvicinano, ma non fanno in tempo a sfiorarmi che una piuma rossa mi allontana dal pericolo, adagiandomi sul pavimento freddo. Sento un braccio cingermi le spalle e sul quale appoggio la testa; apro gli occhi e faccio appena in tempo a vedere il suo volto sfocato che perdo i sensi tra le braccia di Hawks.

Un salto nel vuoto/Hawks x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora