The queen burned by the flame of love

18. Stigma

➳𝒥𝒶𝒸𝑒
Sto passeggiando per quella che è la Circonvallazione Ostiense, vicino all'albergo, mentre Raquel è con William e James. Sono abbastanza scosso da quel che è successo ieri notte e il petto ha iniziato a fare male.
Non potrò mentire con loro ancora per molto, mi sembra anche strano che Will non sappia nulla su mia madre, nonostante la cosa sia stata insabbiata bene. Le sue vere origini. Le mie.
Sto per entrare in un caffè quando un uomo alto e magro mi urta, un ciuffo di capelli neri davanti agli occhi cremisi.
So chi è.
Ma cosa ci fa qui?
Sembriamo due conoscenti che camminano fianco a fianco e c'è talmente tanta gente che quasi non fa caso a noi.
-Fai finta di niente, dobbiamo parlare.- ecco la sua voce dolce, ma piena di rimprovero che arriva a me.
-Se è per ieri sera, non era previsto.- dico in mia discolpa.
-Ma ti sei messo in pericolo-
Sento la sua mano sulla spalla e quasi rabbrividisco, ma non di freddo.
-Io ero al sicuro a differenza dei miei compagni. Ho usato i miei poteri.-
-Fai quello che credi, ma non morire.- mi fissa e mi perdo in quegli occhi così inumani, crudeli.
Vuole me.
Vuole una preda.
La stella che ho sul petto brucia, mi ricorda a cosa sono davvero destinato.
-Ho fatto un patto con te, Sebastian. Lo manterrò fino alla fine.-
-Lo spero davvero. Anche perché ami una ragazza che non sa nulla.-
-E non deve sapere finché riuscirò a tenerlo nascosto-
-E per quanto? Prima o poi sapranno, non rimane molto tempo.-
-Il miei troveranno una cura, ci siamo vicini-
Devo crederci, devo essere positivo. Almeno così dice mamma. Lei è sempre ottimista. Appena mi risveglio dai miei pensieri mi accorgo che sono solo in mezzo al marciapiede.
Mi volto da tutte le parti, nulla.
È sparito.
Che io abbia sognato? No, non è possibile. Sospiro e vado verso una libreria, devo pur prendere qualcosa se voglio fare reggere l'alibi che ho dato al trio. Eileen sarà felice di avere un altro libro.