47. Vischio e palle di neve

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➳Sᴇᴠᴇʀᴜs
Sto rientrando dalla Sala Comune dei Serpeverde dopo aver fatto il giro anche di tutte le altre case. Non ho trovato né Minerva né mia moglie e questa è la cosa preoccupante perché siamo sotto Natale e si occupano loro delle decorazioni. Rabbrividisco a vedere i miei sotterranei pieni di decorazioni e non voglio immaginarmi la Sala Grande domattina! Non ci metterò piede oggi a pranzo, nemmeno a cena, mangio in aula piuttosto. Non è che odio il Natale, ma odio dover ripetere ai miei studenti di non correre ad abbracciare tutti quelli che incontrano, di non fare atti osceni nei corridoi sotto al vischio, di non disturbare le mie spiegazioni solo per chiedere del ballo che si terrà tra qualche giorno. Almeno ora posso andarmene tranquillo nei miei appartamenti, sedermi sul divano e leggere in santa pace!
Apro la porta e subito mi ritrovo davanti mia figlia tutta sorridente.
Male.
Dietro lei, accanto al camino c'è un albero di Natale che sta sorbendosi i miei due figli e Raquel mentre lo addobbano, stanno anche guardandomi con un sorriso.
Molto male.
Alzo lo sguardo, sopra allo stipite è appeso un rametto di vischio e capisco perché Eileen è lì ad aspettarmi.
Chiudo la porta tenendo la mia faccia impassibile. Un sogno, si, semplicemente quello. Ho visto troppi addobbi, ho mangiato pesante stamattina, sono già stanco, non lo so, ma è un sogno.
Riapro la porta, le mie speranze sono tutte vane.
-Sorpresa!!- dicono tutti in coro.
Mi abbasso per dare un bacio a mia figlia, poi faccio un sospiro rassegnato.
-Un bicchiere di whisky incendiario. Per favore.-
-Buongiorno anche a te papà!- ridacchia Deneb venendomi incontro. -Dai, per ora non sono arrivate mamma e nonna, puoi riposarti.-
Almeno una notizia positiva. Clayre sembra tornare una bambina in questo periodo dell'anno e scommetto che sarà ancora peggio quando realizzerà che ci saranno anche le ragazze dei nostri figli a festeggiare.
-Minerva era entusiasta, le consiglio davvero di prendersi due minuti di respiro professore.-
Raquel è sempre gentile nei miei confronti, immagino che sia dovuto all'effetto Jace: facciamo vedere quanto Severus Piton è buono e dolce. Altro che Serpe!
-E penso quando verrà qui Iris sarà ancora peggio.-
Mi lascio cadere sul divano, Eileen su di me che mi abbraccia. Beh, certo non posso fare il burbero con la mia principessa.
-Cosa c'entra Iris?- Jace addocchia il gemello, che sta arrossendo un poco.
-Mi era sembrato di capire che fosse la ragazza di un certo signor Piton.-
-Ra...ragazza?-
Mi volto verso il ragazzo biondo con l'espressione più sarcastica del mio repertorio.
-Non sono la Cooman, ma so cosa sono i sentimenti.-
-Non ce ne siamo mai accorti papà!- ridacchia la bambina che ho tra le braccia.
-Allora, mia cara Eileen Minerva, ti do un minuto per nasconderti prima che ti sbrani!-
Faccio finta di morderla e lei corre via, dietro Deneb e Raquel che sono vicini all'albero. Oh, non si nota che Deneb è innamorato perso, esattamente come non si nota che da quando escono non trovano Gazza perché so dove passano per portare la ragazza alla Torre. Faccio un cenno alla ragazza Grifondoro, che di sicuro è l'unica un po' sveglia che l'ha capito. Iris e Deneb si amano, è palese.
Cosa ci vuole a farglielo ammettere?

➳𝘌𝘪𝘭𝘦𝘦𝘯
-Minerva, ti ho detto no!-
-Severus, sei arido!-
-Non trasformerai il giardino in un presepe!-
-Solo per qualche decorazione? Acido!-
Papà e nonna stanno discutendo da quando sono usciti dal castello, ovviamente sulle decorazioni di Natale che lei vuole mettere fuori. Mi stringo nel giubbotto bianco e mi lascio prendere sulle spalle da Deneb, il mio fratellone biondo.
-Ancora un po' e a nonna viene un infarto.- commenta Jace tranquillo, guardando verso loro.
-E a papà si rompono di nuovo le corde vocali.- prosegue per lui Deneb.
-Andiamo a fare un giro mentre litigano?- sbuffo dalla mia posizione e dopo un paio di minuti decidono di accontentarmi e andare verso la capanna di Hagrid, non essendoci molto da fare a parte giocare con la neve. Alzo lo sguardo, sembra sia per nevicare di nuovo, anche se il cielo è più grigio del solito.
-Come va con il braccio Jace?-
-Bene.- lo vedo sorridere. -Uso una magia per farmelo apparire in caso di bisogno, ma sta bene.-
Den si sente sempre in colpa, per fortuna Raquel e Iris non sono qui a sentire anche loro, ma ci avrebbero raggiunti dopo aver preso anche James, Kevin e il mio cuginone Will.
-E tu con la ragazza?- gli chiedo sporgendomi un poco avanti per guardarlo negli occhi azzurri come i miei e quelli di mamma.
Arrossisce, ma non per il freddo e sia io che Jace possiamo solo ridere.
-Bene...beh... l'ho portata fuori a mangiare, le ho regalato una spada e... l'ho baciata.-
L'ha ammesso! Bleah! Però l'ha ammesso!
-E bravo il nostro Tassorosso.- ridacchio poco prima di lanciare un urlo, ho sentito Deneb chinarsi all'indietro e sbilanciarmi. Serpe!
-Dicevi principessa?-
-Principessa? Viziata vorrai dire.-
-Antipatici!- faccio la linguaccia. -Solo perché papà preferisce me!-
-Cocca di papà.- dicono in coro, per poi guardarsi in faccia e ridere insieme.
Sono proprio gemelli in tutto, anche nell'antipatia. Rallentano il passo, siamo a qualche metro di distanza dalla capanna del guardiacaccia e so che non vogliono avvicinarsi per il mio fratello dagli occhi neri. Con la sua Magia Nera può fare ben poco di Cura delle Creature Magiche, ma anche io e Deneb dobbiamo starne a distanza.
-Le hai detto chi siamo?-
-No.- ammette il biondo. -Ma dovrò dirglielo e so che mi odierà.-
-Non penso.- Jace sorride ed evoca la sua Felice d'Ombra, che spicca il volo cantando la sua dolce melodia. -Sei fortunato, Iris è una brava ragazza. Scommetto che capirà.-
-Non mi pare che Raquel sia da meno.- una Fenice simile a un patronus appare dalla neve, raggiungendo l'altra e danzando con lei nel cielo. -Lei è una paziente, visto anche chi sei te fratellino.-
-Una serpe!-
Si volta verso di me, ahi...
-E tu invece corvina?-
Già, io? Batto le mani una volta e un corvo dai riflessi argentei sbatte le ali fino a raggiungere le altre due creature.
-Io aspetto uno come papà.-
Entrambi scoppiano a ridere, che hanno da ridire? Almeno sono realistica! Ho nove anni e sono la strega più brillante della mia età, lo dice nonna. È vero che sono giovane, ma il mio ragazzo vorrei fosse intelligente, protettivo e deve per forza amare i libri come me. Quindi come papà.
-Cosa avete da ridere che voi sembrate due pesci lessi quando vedete Raquel e Iris?-
Deneb mi mette coi piedi nella neve fresca, mi arriva fino a metà polpaccio tanta ne è scesa.
-Cosa vorresti dire peste?-
Mi guardano con un sorriso di sfida. Bene, che ci provino! Li vedo chinarsi sulla neve e io inizio a correre più che posso, ridendo mentre schivo tutte le loro palle di neve. Per mia fortuna non usano la magia!
-Siete due pesci lessiiiii!!!- urlo per farmi sentire e quasi vengo colpita.
Eileen, sai cosa devi fare! Ci metto poco a raggiungere papà e nonna, che sembrano ancora al punto di partenza della loro discussione, così ne approfitto per nascondermi dietro al mantello di papà, che si interrompe e mi guarda senza capire.
-Che succede Ellye?- è la voce dolce di nonna questa.
Non faccio in tempo a formulare la frase che della neve fresca arriva dritta sul volto di papà. Vedo i miei fratelli sgranare gli occhi e bloccarsi quasi li avessero pietrificati. Si pulisce il viso con la mano e penso li stia fulminando con lo sguardo visto che non hanno ancora fiatato, mentre nonna sta cercando di non ridere.
-Jace e Deneb Piton.- la sua voce bassa promette vendetta. -Avete. Osato. Colpirmi.-
-Papà, in realtà volevano colpire me.-
Sorrido verso loro, ora sì che sono nei guai.
-Volevate colpire la mia principessa?-
Adoro come mi protegge e lo abbraccio sui fianchi, rimanendo comunque il più nascosta possibile.
-Papà, non è come pensi!-
-Correte.-
Li vedo scambiarsi uno sguardo prima di seguire il consiglio di papà, che sembra intenzionato a scatenare una vera e propria guerra per riempirli di neve! Adoro i miei fratelloni, ma se non ci fossi io a farli tribulare che gusto ci sarebbe?
Soprattutto ora che hanno solo due ragazze in testa ne devo approfittare, così da vendicarmi subito di un futuro dove saranno loro a prendermi in giro.

➳ℐ𝓇𝒾𝓈
Dopo essermi riunita con James e Will, andiamo verso la sala comune Serpeverde per prendere Kevin. Dobbiamo raggiungere i Piton, fuori da Hogwarts per ammirare la neve che è caduta stanotte. Ogni volta che penso a Deneb, di conseguenza penso a ieri sera, quando ci siamo baciati sul prato. Mi ha presa alla sprovvista, ma non ero mai stata così tanto felice in vita mia. Ormai appartengo a lui. Aspettiamo Kevin, che arriva poco dopo, con le mani nelle tasche del cappotto. Indossa un cappello invernale nero, i guanti e gli stivali. Lo saluto con la mano sorridendo, e lui ricambia il saluto.
- Yo. Andiamo a prendere mia sorella? –
Annuisco, Raquel doveva passare nell'aula di Trasfigurazione per fare un favore alla prof Mcgranitt. Arriviamo poco dopo, lei sta finendo di pulire dopo aver addobbato l'aula. Appena ci vede sorride, e corre verso di noi per abbracciarci. Mi salta addosso ed io rido, dopo si allontana e mi sistemo il mio cappotto alla Sherlock.
- Ciao cognatina, ti vedo bene! –
Arrossisco e guardo di lato mettendo il broncio.
- C-ciao. –
- Cognatina? Devi dirci qualcooooosaaaa? – dice Will tirandomi dei pugnetti.
- N-non c'è niente di ufficiale... - sussurro prima di voltarmi, andando verso l'ingresso, anticipando gli altri. Insomma, non mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza. Oppure era scontato? Sbatto contro qualcuno, perché avevo lo sguardo sul pavimento. Alzo un po' il viso e arrossisco appena vedo Deneb sorridermi divertito. Le guance sono arrossate per il freddo e gli occhi cristallini guardano solo me. Punta il dito verso il soffitto ed io fisso ciò che sta indicando.
Appeso c'è del vischio.
Arrossisco e abbasso lo sguardo, lui ride e mi prende in braccio. Io spalanco gli occhi e mi reggo a lui, cingendo i suoi fianchi con le gambe e intrecciando le mani intorno al collo. Il mio cuore si intenerisce, gli sorrido dolcemente.
- Vorresti un bacio per caso? –
- Il vischio... - dice lui come scusa.
Non c'è bisogno di una scusa per baciarti, perché lo voglio anche io.
Annullo la distanza e lo bacio, mentre lui mi stringe più forte.
Grazie a chiunque abbia messo il vischio all'ingresso.
Sento un rumore strano e ci allontaniamo entrambi. Will sta con una polaroid e stanno uscendo delle foto. James sta sorridendo, Raquel batte le mani entusiasta e Kevin sbuffa. Rido felice, credo di essere mooolto rossa in viso.
Deneb mi rimette giù dopo avermi baciata sulla guancia, Will ci porge due foto: io e il biondino che ci baciamo sotto il vischio.
La metto in tasca e ringrazio Will, Raquel corre verso di noi e abbraccia entrambi. James mi scompiglia i capelli e Will dà delle pacche sulla schiena a Deneb.
Non ci siamo mica sposati!!!
Usciamo ed andiamo verso la capanna di Hagrid, finché Raquel viene colpita da una palla di neve, in faccia. Rimane immobile, e vedo poco lontano Jace che sorride furbo.
- Jace Piton. – sussurra la ragazza – Scappa. –
- Oh cavolo – biascica lui prima di correre, e la ragazza inizia il suo inseguimento. Anche Kevin viene colpito, ma da una palla di neve più grande, di Will. Lui sibila una maledizione prima di inseguire il gallese, che urla delle scuse. James toglie i guanti, e mi metto dietro Deneb.
Dovremmo avere paura di lui!
Lui si abbassa e si inizia a costruire una struttura: uno scivolo di ghiaccio, a spirale e alto forse cinque metri. Si rialza poco dopo sorridendo.
- Divertiamoci. –
Vedo la sorellina di Jace e Deneb, Eileen, correre verso lo scivolo e salire, per poi scivolare giù. Io mi abbasso e faccio una palla di neve, che tiro a Deneb, distratto a guardare Kevin rincorrere Will urlando. Lui mi guarda spalancando gli occhi, poi ride. Una risata sincera e bellissima.
Rido anche io mentre mi siedo a terra, sulla neve.
La mia vita è cambiata.
Adesso sono io a decidere come viverla.
E voglio stare con i miei amici.
E con Deneb.

The queen burned by the flame of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora