33. Sudore e sangue

10 0 0
                                    

➳𝒥𝒶𝒸𝑒
17 Novembre, 05.30 pm.
Secondo giorno senza avere notizie di Raquel. Io, James e William abbiamo cercato di fare apparire del tutto normale il fatto che non si vedessero più a scuola: chiusi in camera loro, cercano notizie sul loro passato. Ma per quanto ci crederanno? Anche mio padre e mia nonna iniziano a essere sospettosi.
Stiamo camminando a Nocturn Alley, che si trova proprio di fianco a Diagon Alley, a quanto ne so è lì l'unica biblioteca che ci può aiutare. Tutti e tre abbiamo il cappuccio delle felpe calato sul volto, tre ragazzini in quel posto malfamato attirerebbero l'attenzione e la mia somiglianza con il Mangiamorte traditore richiamerebbe la maggior parte di quella gente verso noi.
-Un posto da brividi.- sento commentare James -È uno dei luoghi più inquietanti che abbia visto.-
-Prima c'è l'aula di pozioni!-
Almeno William tira un po' su il morale. Mi guardo intorno, ma non vedo niente che possa ricondurci a questa maledetta libreria.
Però vedo loro.
Ombre.
James fa per voltarsi, ma ce ne sono anche dietro noi e nessuna via in cui passare lateralmente. Ci hanno accerchiati.
Schiena contro schiena, ci rendiamo conto di avere un'unica possibilità: combattere.
Vedo le fiamme di Will fare da scudo, creando un cerchio intorno a noi, James invece sì è tolto i guanti e cerca di colpirli con incantesimi di ghiaccio.
Evoco il mio esercito di inferi di nebbia nera, ma in poco tempo tutti i nostri Incantesimi vengono respinti. Sono più forti di quelli che abbiamo incontrato a Roma.
A mali estremi... Materializzo tra le mani una spada di magia, completamente scura mentre sento i miei compagni battersi intorno a me e affondo verso le ombre che mi trovo di fronte. Hanno armi di vario tipo, ma nessuno di loro usa magia. Meglio così. Sento la lama trafiggere quei corpi come se nulla fosse, come se affondasse nell'aria, ma queste vengono disintegrate. Come fanno a impugnare vere armi se sono incorporee? Dobbiamo assolutamente trovare quel libro! Mi scosto appena in tempo per evitare una fiammata di mio cugino, le ha arrostite a dovere.
-Andiamo!- li prendo per mano e li allontano velocemente da lì, si sentono delle voci per niente soddisfatte e non voglio sapere a chi appartengono.

-Andiamo!- li prendo per mano e li allontano velocemente da lì, si sentono delle voci per niente soddisfatte e non voglio sapere a chi appartengono

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

➳𝕽𝖆𝖖𝖚𝖊𝖑
17 Novembre, 06:30 am.
Mi rigiro nel letto, e sento un mugolio. Socchiudo gli occhi, e vedo Kevin fissarmi male, ha una guancia leggermente rossa. Ops, credo di avergli tirato una manata, però non mi sento imbarazzata, anzi rido chiedendogli scusa.
Mi sento più a vicina a lui per il ricordo che abbiamo visto ieri.
Chi sei tu per me?
Lui borbotta mettendosi seduto e scendendo le scale. Guardo l'orologio appeso alla parete, tra dieci minuti apriranno le porte e tra cinque inizierà la colazione. Non voglio fare tardi.
Scendo e vado in bagno per vestirmi come ieri. Esco, anche Kevin è pronto. Sta fissando l'orologio.
- Sei pronta? –
Annuisco decisa.
Non siamo da soli.
Ci siamo l'uno per l'altro.
Torneremo dai nostri amici.
Io tornerò da Jace.
Le porte si aprono, ed io e il corvino usciamo, andando verso la sala da pranzo. Arriviamo puntualissimi, e sorrido soddisfatta mentre vado alla tavolata per prendere la colazione. Inizialmente cerco un tavolo, ma sento il mio nome essere chiamato. Iris sta agitando la mano, sorridendo. Occupa un tavolo per tre.
Vado verso di lei e mi siedo, dopo averla salutata. Arriva anche Kevin poco dopo ed iniziamo a parlare.
Io però ho la mente altrove.
- Oggi ci sarà l'allenamento, spero non sia troppo serio. – dice Iris prima di bere il suo caffè
- Che armi usi principalmente? Sei cambiata rispetto a cinque anni fa? – dice Kevin sorseggiando il caffè.
- Principalmente spada come Raquel, ma sono anche molto elastica, quindi combatto abbastanza elegantemente. Non ho una buona mira, quella non l'ho migliorata per niente – dice imbarazzata.
- Cosa hai fatto in questo tempo? – chiedo curiosa
- Mi sono occupata della casa in cui vivo con mio padre – dice lei con lo sguardo basso – però non mi piaceva molto lì –
Decido di non approfondire il discorso, non mi sembra un bel ricordo per lei.
- Appena usciti puoi venire ad Hogwarts con noi. – dico sorridendo
Lei sembra stupita, ma scuote la testa
- Non ho mai usato la magia... -
- Però non mi sembra bella la situazione con tuo padre – dice Kevin guardandola – Raquel può chiedere un favore alla prof gattara. –
Lei sorride debolmente, gli occhi lucidi. Annuisce.
- Grazie. –
Gli autoparlanti si accendono, ed io alzo lo sguardo.
- Buongiorno a tutti. Gli allenamenti saranno svolti in gruppi, in base al simbolo sulla porta. Il gruppo della spada va nella palestra numero 1, il gruppo della corona nella 2 e infine il gruppo sangue nella 3. Oggi si giocherà a ruba lo Strumento Sacro. Buona fortuna –
Inizio a ricordare, io sono nel gruppo della spada con Kevin ed Iris, e non è la prima volta che "gioco".
Mi alzo con Iris e Kevin, e ci avviamo verso la palestra senza paura.
Spero che ricorderò qualcosa.
Arriviamo nella nostra palestra e apriamo la porta. E' molto ampia, buia e in legno. Spalanco gli occhi, sento uno sblocco.
Io a sette, otto, nove e dieci anni che mi alleno in quella palestra, che mi ferisco, che cado, che sudo per lo sforzo. Ho Kevin ed Iris vicino, anche loro sembrano stremati ogni giorno che passa, e vedo anche un mio ricordo nascosto:

Una piccola me stessa di dieci anni cade a terra, spinta da un ragazzino, perché non combatto? Il bambino vuole duellare con me, però sembra che io abbia rifiutato.
Veloce come un lampo, Kevin arriva e si mette davanti a me per proteggermi, un pugnale in mano. Gli occhi smeraldo fanno veramente paura, e rigira il coltello nella mano.
- Allontanati da lei, e non osare sfiorarla. L'hai sentita, la Regina non vuole duellare con una mezza calzetta come te. –
La Regina?
Che storia è questa?
- Oh no, è arrivato anche il Re! Due picc- -
Non riesce a finire, che Kevin lo ferisce sulla guancia. La ferita inizia a sanguinare, e lui dice minaccioso.
- Non sto scherzando, ti faccio andare in infermeria. Oppure preferisci la morte? –
Il bambino, terrorizzato, va via.
Kevin mi aiuta a rialzarmi, ed io sorrido debolmente.
- Grazie, Re. Non volevo andare nel torto, ormai ho capito come funziona. –
- Hai fatto bene - Lui sorride debolmente e mi stringe la mano.

Mi risveglio da quei ricordi e fisso Kevin, anche lui mi sta guardando. Ha visto anche lui? Altri ragazzi del nostro gruppo arrivano, e poi sentiamo una voce dall'autoparlante:
- Stamattina vi sfiderete contro il gruppo della corona, oggi pomeriggio il gruppo del sangue. Uscite dalla porta in fondo a destra, entrerete in una foresta artificiale creata in una stanza dell'istituto. Dovete portare con voi la spada sacra e difenderla dai nemici. Il vostro obiettivo è prendere l'oggetto sacro della squadra avversaria: la corona sacra. La spada è già dentro. Si può uccidere. Buona fortuna. –
Tutto il gruppo si arma, io prendo una spada e dei pugnali. Kevin coltelli da lancio e pugnali, Iris due spade. Dopodiché andiamo nella stanza, e osservo la foresta, è molto grande. Nella parete opposta alla nostra ci sarà la corona, vedo lo stendardo dorato della squadra avversaria appeso. Anche sulla nostra parete c'è uno stendardo con la spada, argenteo. In una teca c'è l'oggetto sacro, una lama... Identica ad Excalibur. La fisso stupita, poi si sente un suono di tromba.
Il gioco è iniziato.
Combatterò con il sudore e con il sangue.
Decidiamo con la squadra le posizioni, io faccio parte di quella di attacco, mentre Iris sarà in difesa. Kevin viene con me ed iniziamo a correre nella foresta, verso la parete opposta. Ferisco i miei nemici senza ucciderli, principalmente ferendoli alle gambe. Scatto da una parte all'altra, e ogni componente della squadra avversaria cade ai miei piedi. Kevin fa lo stesso, anche lui sembra intenzionato a vincere.
Arriviamo nella parete opposta, ci sono quattro che difendono la corona d'oro. Io roteo la spada ed inizio ad attaccarli, cinque contro due, ma va bene. Kevin scatta e con il pugnale ne ferisce tre, che si arrendono cadendo a terra. Io ferisco l'ultimo e mi avvicino alla corona con lui. Sorrido e la prendo dalla teca, ma la copio con la magia. Poso la mia sul capo del corvino e lui posa l'altra sulla mia testa, poi alzo la spada in aria, mentre una tromba segna la fine della sfida.
Stringo la mano di Kevin e lui alza il mento soddisfatto.
Il Re e la Regina della scuola sono tornati.

The queen burned by the flame of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora