26. Un guscio vuoto

14 1 0
                                    

➳𝒥𝒶𝒸𝑒
Mi sveglio, ho Raquel accanto a me nel letto. È così tranquilla e bella, come ho fatto a essere così fortunato? Davvero si è innamorata di me? La bacio dolcemente e la vedo aprire gli occhi, un sorriso sulle labbra rosee.
-Buongiorno Geltrude.- la bacio ancora -Dormito bene nella mia caverna?-
-Benissimo pipistrello- mi abbraccia e la tengo tra le mie braccia mentre sento il mio cuore pronti a saltare fuori dal petto per quanto batte veloce. Decide dopo un po' di alzarsi ed evito appena una manata mentre si stiracchia.
-Sono le nove e mezza...meglio andare a fare colazione. La Sala Grande sarà già piena-
-Il sabato e la domenica mangio sempre qui.- mi siedo sul letto e la guardo -ti unisci a noi?-
-Ma disturbo e...-
Mi avvicino a lei con un sorriso.
-Non disturbi. Vedrai solo due bambini.-
Sta per chiedermi qualcosa, ma si ferma appena sente un grido e poi una risata.
-Eileen sveglia sempre nostro padre a cuscinate e si rincorrono finché non la prende.-
Mi guarda stupita. Si, sto parlando di Severus Piton.
Apro la porta che da sul salottino e mio padre è lì in piedi vicino al divano, Eileen a sacco di patate sulla sua spalla che ride, mia madre invece è seduta davanti al tavolino con la colazione. Noto che c'è anche per Raquel e solo ora mi rendo davvero conto che per loro è una di famiglia ormai. Se possibile, il mio sorriso aumenta.
-Buongiorno professor Piton, professoressa Wilson-
-Bene svegliati ragazzi.- sorride mia madre. -e chiamami Clayre tesoro.-
-Jaceeeeee! Papà non mi lascia andareeeee!-
-E ha ragione- ridacchio sedendomi sul divano accanto a Raquel, un po' imbarazzata.
Lei non ha una famiglia, ma ora ci siamo noi per lei, qualsiasi cosa accada. Le porgo un cappuccino mentre io prendo il caffè e papà lascia andare mia sorella.
-Scusali, sembrano due bambini.-
-Attento, non sei immune dal farti togliere punti Jace.-
-Va bene prof, lo terrò a mente- sorrido -guardi però che non vinciamo la Coppa delle Case-
-Serpe.-
Ed è così che abbiamo passato la mattina, giocando a scacchi e sentendo le urla di una piccola aspirante Grifondoro alle prese con un preside non proprio imparziale.
Raquel sembra più rilassata, forse si aspettava parlassimo sempre di pozioni, fossimo seri e silenziosi.
Fa per l'ennesima volta scacco matto al mio Re e so di essere matto anche io, ma di lei. Metto a posto i pezzi per un'altra partita.
Quando riuscirò a batterla, le darò un anello.
E magari non sarà quello di fidanzamento.

➳𝕽𝖆𝖖𝖚𝖊𝖑Dopo aver giocato per l'ennesima volta a scacchi con Jace, che non è riuscito a vincere, decidiamo nel pomeriggio di andare a cercare gli altri per studiare e parlare un po' insieme

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

➳𝕽𝖆𝖖𝖚𝖊𝖑
Dopo aver giocato per l'ennesima volta a scacchi con Jace, che non è riuscito a vincere, decidiamo nel pomeriggio di andare a cercare gli altri per studiare e parlare un po' insieme. Usciamo dagli appartamenti, ammetto che non mi sarei mai aspettata una famiglia così dolce e divertente. Jace mi stringe una mano, trascinandomi per i corridoi per cercare i ragazzi.
Sono molto felice. Vorrei che il tempo che ho a disposizione con lui non abbia un termine.
Ma cosa dico?
Lo salverò sicuramente.
Stringo la sua mano e prima di entrare in biblioteca, si volta verso di me per baciarmi con impeto. Sorrido e ricambio il bacio stringendolo a me, però mi allontano per prendere fiato.
- Come mai questo scatto? -
Alza le spalle e mi sorride angelico.
- Mi andava -
Scuoto la testa divertita, prima di entrare nella biblioteca.
Will, James e Kevin sono lì, e li saluto con la mano correndo verso di loro.
- Ciao ragazzi! - sussurro per non far rumore, e sorrido guardandoli - vi abbiamo cercato in tutta la scuola -
- Ciao a tutti - dice Jace sorridendo, le mani nelle tasche dei jeans.
- E ci avete trovati, bravi piccioncini! - dice Will alzandosi, e venendo tra me e Jace. Ci cinge le spalle ghignando - avete dormito insieme? E' stato bello? -
Io arrossisco, e guardo altrove.
E' proprio bravo ad imbarazzarmi!
- Will, per favore smettila - borbotta Kevin - è sottointeso e non va specificato. -
- Avete anche fatto cooooseeee? -
- William! - urlo scandalizzata, e Madame Pince ci fa segno di fare silenzio.
- Will, su, basta. - dice James sorridendo. Ha una fasciatura sul collo e sul petto, e gli sorrido per ringraziarlo.
Jace sta guardando altrove, interessato al lampadario.
- Non abbiamo fatto niente, William pervertito -
Sento Will ridacchiare e mi allontano.
- Andiamo al lago, così possiamo parlare -
Tutti acconsentono alla mia proposta, e ci avviamo verso la nostra meta. Arrivati, iniziamo a parlare, poi Will fa arrabbiare Kevin e iniziano a rincorrersi. Rido insieme a James, Jace ghigna battendo le mani.
- Vai Kevin, attacca!!! - urla Jace senza smettere di ridere.
- AAAAAHHH, PIETA' PER ME KEVIN! - dice Will correndo dietro il nostro salice.
Kevin si ferma, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo sospirando. I capelli neri sono ancora più incasinati per il vento.
Smetto di ridere appena sento qualcosa che mi da fastidio. Non capisco bene cosa, ma...
Sarà la mia immaginazione.
Continuiamo a parlare e a ridere, ma poi sento quella strana sensazione aumentare.
Anche gli altri smettono di parlare, e fissano tutti Jace che...
Jace si sta accasciando a terra.
Scatto subito per afferrarlo, e cado con lui nella sabbia. Urlo il suo nome mentre Will mi affianca subito, seguito da Kevin e James.
Scuoto il ragazzo, e poco dopo socchiude gli occhi.
Insomma, può avere cali di magia-
Rimango gelata.
Il suo sguardo.
Non ha niente.
Non brilla più.
Sento una forza magica tirarmi, e poi è tutto confuso. Sento qualcosa trascinarmi indietro, verso il lago. Non riesco a fermarla, e tutti urlano il mio nome cercando di afferrarmi e allungando le mani verso di me.
Cado nel lago, e inizio a scendere in profondità.
Il mio incubo è diventato realtà.
E' tutto buio, l'acqua è melmosa e non riesco a respirare.
Vedo una figura venire verso di me, allungando una mano.
Jace...
No.
Kevin.
Sento la sua mano afferrare la mia, e in quel momento, sono sicura che andrà tutto bene.

Sento voci lontane, quasi irraggiungibili. Socchiudo gli occhi, e vedo il corvino inginocchiato vicino a me. E' zuppo, i capelli neri sono spiaccicati davanti agli occhi. Sta urlando a qualcuno, e sembra veramente arrabbiato.
Mi stringe la mano.
- Jace, ma cosa ti prende? Riprenditi, razza di scemo! -
- Kevin, calmati... -
- No James, ha appena guardato la sua ragazza annegare senza fare niente! -
- Jace, ehi amico, perché sei così serio? -
Tossisco e butto fuori l'acqua che ho bevuto sulla sabbia. Sento Kevin reggermi, James mi mette sopra le spalle il suo maglione.
Guardo di lato, e sento il cuore rompersi in mille pezzi.
Jace è in piedi, serio, senza dare segno di vita.
Sembra un guscio vuoto.
- Perché avrei dovuto buttarmi? Non sento niente per lei, e neanche per voi. -
La mia vista si offusca, e cerco di non cadere nella disperazione.
Non prova niente?
Ditemi che è uno scherzo.
Il mio incubo è diventato realtà.

The queen burned by the flame of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora