23. Durmstrang

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➳Sᴇᴠᴇʀᴜs
Ho già mal di stomaco e devo ancora prendere il mio solito caffè.
Vedere Igor Karkaroff e i suoi studenti non era nella mia lista desideri, ma rifiutare sarebbe stato scortese. Davvero mi importava essere scortese?
No.
Ma a suocera non si comanda.
Finisco di vestirmi e una bambina corvina si ferma davanti a me con una tazzina in mano. Mi guarda con gli occhi azzurri più dolci di questo mondo e il sorriso furbo.
-Il tuo caffè così non cruci nessuno papà-
Non posso fare a meno di sorridere anche io alla sua voce simile a campanelli e le faccio lasciare giù la tazza prima di prenderla in braccio e stringerla. Il professore cinico e bastardo che era in me non poteva resistere, non sotto quello sguardo.
-Grazie principessa mia, non so come farei senza te.-
Eileen Minerva Piton è la mia seconda figlia. È diversa da Jace, più estroversa come carattere e molto più testarda. Le bacio la guancia e la rimetto giù, prendendo il caffè.
-Papà...posso venire con te?-
-Non posso portarti, vengono studenti da lontano.-
-È perché uno di loro era Mangiamorte?-
Ha solo nove anni ed è già così sveglia. Incredibile. Anche se non è un mistero per nessuno che Karkaroff è stato un Mangiamorte come il sottoscritto e ha anche fatto il mio nome quando ero sotto protezione di Silente.
-Si, è anche per quello. Ma- la interrompo -potrai andare con Jace pomeriggio, ok?-
Il suo viso si illumina a quella condizione e mi abbraccia forte.
-Graziegraziegrazieeee!!! Possiamo fare un pigiama party?-
-Ovvero stare svegli tutta notte?-
-Metto la mia camera a disposizione!- dice subito -per favoreeeeee-
Come dirle no? Annuisco e basta prima di vederla correre subito a preparare la stanza. Davvero mi faccio abbindolare da quella peste, io che ho resistito al Mago Oscuro più potente degli ultimi tempi?
Però quando vedo quel sorriso e quegli occhi rivedo mia moglie quando era ancora una studentessa, così convinta che io avessi un cuore sotto la mia corazza nera e mia figlia è come lei.
Tutti mi vedono come un mostro, un pipistrello o peggio, ma loro no. Nemmeno Jace si è mai vergognato di me, anzi, proprio perché è mio figlio cerca di dimostrare il contrario.
Scuoto la testa ed esco dai miei amati sotterranei.
Sono arrivato in Sala Grande e mi sto pentendo di averci messo così poco. Ci sono dodici studenti di Durmstrang in piedi, vicino a una mia vecchia conoscenza. Sono alti, ben messi di fisico e dall'aria di chi si annoierà a battere i miei ragazzi. Probabilmente nessuno ha insegnato loro che muscoli non vuol dire vittoria.
-Severus Piton- mi fa un cenno e io posso solo sperare non rivanghi il passato. –E' un piacere rivederti.-
-Il piacere è tutto tuo.- guardo verso i nostri alunni, tutte le case sono sull'attenti. -Vi avevo già anticipato qualcosa. Questi ragazzi della scuola di Durmstrang sono qui per duellare con alcuni di voi, duelli magici in cui è vietato qualsiasi contatto fisico e qualsiasi cosa che non sia la magia. In questo calice metterete i vostri nomi, tre per ogni casa e verranno estratti insieme a quelli dei vostri avversari.-
Un coro di sì mi fa capire che, anche se è prima mattina, sono tutti svegli. Almeno quella è una consolazione. Vedo volti più determinati di altri e sto veramente pregando affinché capiscano che tre vuol dire tre, visto che nelle mie lezioni vuol dire indefinito. Come l'ultimo calderone fuso dei Tassorosso. Meglio se mi calmo, in fondo c'è di peggio, tipo l'individuo che mi sta venendo incontro.
Perché ho accettato?
-Severus, permettimi di esprimere un mio, diciamo, desiderio.- Igor mi prende da parte, ma parla abbastanza forte perché tutti lo sentano -Vorrei dare una dimostrazione prima delle sfide effettive, magari...con la professoressa Wilson?-
-Gliene parlerò.- lo liquido velocemente -Bene, chi vorrà affrontare i duelli, le regole sono queste. Prego.-
Permettere a Clayre di duellare è come dare una preda a un predatore. So perché l'ha chiesto, mi ha già visto duellare in passato e vuole testare quanto è forte mia moglie. Guardo verso Jace, sta chiaccherando con Will della cosa e faccio del mio meglio per rimanere impassibile.
Clayre perderà.
Lo farà per proteggerlo.

➳𝕽𝖆𝖖𝖚𝖊𝖑
Mi alzo subito, appena il professor Piton comunica le regole. Fisso i ragazzi della Durmstrang, sono molto più alti di me, però i miei occhi sono decisi e posso superarli non nella forza fisica, ma nella forza d'animo sì.
Sento Jace guardarmi, e ricambio lo sguardo. E' preoccupato e spaventato, ma io mi avvicino alla coppa piena di bigliettini. Mi metto lì davanti, sento la pressione da parte degli studenti svedesi, ma la sostengo molto bene. Una mano mi sfiora, e riconosco subito quel tocco. Spalanco gli occhi appena vedo Jace vicino a me. Anche lui partecipa. Lo guardo stupita, poi Will e James mi affiancano.
- I Grifondoro sono al completo – dice il prof Piton. – Anche i Serpeverde sono al completo. Manca un Tassorosso e un Corvonero. –
Serpeverde al completo?
Volto lo sguardo di lato, e fisso Kevin, che si trova vicino a Jace, sbalordita. Lui ricambia lo sguardo, impassibile come sempre.
- Cosa c'è? Dato che vi siete alzati tutti... -
- Bravo Kevin! – dice Will ridacchiando.
Manca solo una persona per i Tassorosso e i Corvonero, ma arrivano poco dopo.
Sono la prima a pescare il nome, e squadro tutti quei ragazzoni di lato.
Non mi fanno per niente paura.
Pesco un biglietto e apro.
Annuncio con voce decisa.
- Jack Lindgren. –
Un ragazzo biondo e robusto si fa avanti, con un sorriso divertito sul viso.
Gli tirerei subito un pugno, però mi trattengo.
Lui mi porge la mano.
- Mi spiace dovermi battere con una ragazzina bassina e gracilina come te. –
Sento Jace fremere di rabbia e guardarlo male.
Il mio pipistrello.
Sorrido angelica e afferro la mano, inizio a stringere forte. Sento delle ossa che si rompono sotto il mio tocco, e lui spalanca gli occhi mugolando.
Kevin ghigna e Will ridacchia.
- Mi spiace dovermi battere con un bambinone presuntuoso e stupido come te – dico prima di voltarmi e ritornare verso il mio posto a tavola.
Poco dopo arrivano anche James e Will, anche loro abbastanza scossi, perché gli sono capitati degli armadi quasi peggio dell'idiota che ho pescato.
Anche Jace e Kevin prendono il biglietto, per poi tornare al tavolo. Fisso il corvino, sembra come se stesse programmando una partita a briscola. Jace invece sembra pensieroso.
- Bene ragazzi, i duelli saranno dopodomani. Avete oggi e domani per allenarvi. Potete andare a svolgere le lezioni. – dice il prof Piton prima di allontanarsi ed uscire.
Io mi alzo, e seguo il flusso di studenti con James e Will. Ci mettiamo di lato ad aspettare i due serpeverde del gruppo, e sorrido appena sento Jace abbracciarmi da dietro. Mi bacia sulla guancia, e le sue mani mi stringono sulla vita.
- Ti amo, anche se sei bassina e gracilina. –
Lo guardo con la coda dell'occhio.
- Ah, mi reputi così anche tu? –
- No, no, no! – dice subito spaventato.
- Ma soprattutto, come la nostra tigre l'ha zittito! – dice Will su di giri – Ho sentito le ossa delle dita fare UN MEGA CRACK. –
- Non vorrei essere contro di te – mi dice James sorridendo.
Rido sottovoce e iniziamo ad andare verso l'aula dove si svolgerà la prima lezione di oggi.
Salverò Jace e vincerò io contro l'allievo della Durmstrang.

The queen burned by the flame of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora