Oggi è una giornata un bel po fresca, ci sono molti nuvoloni ma diciamo che ci voleva quasi.
Intanto che aspetto Dodo che torni dalla partita di basket ho guardato un episodio di Riverdale; so che è uscita da un bel po di tempo già, ma io ho iniziato a guardarla solo 2 settimane fa. Finito l'episodio, metto a posto il mini computer e vado in cucina a prendermi una manciata di cereali per mangiarli come spuntino.
Inizio a sgranocchiarli, poi il mio telefono inizia a suonare, vado per vedere chi è e sullo schermo leggo 'Lello🧡".Io:"Hey lelee!" -lo saluto.
L:"Marti devo dirti una cosa"-dalla voce qualcosa sembra non andare bene.
Io:"Dimmi, è tutto okay? Stai bene?"-chiedo preoccupata.
L:"Ehm..."-riesce solo a dire.
Io:"Lele è tutto apposto?"-chiedo di nuovo, stavolta più agitata.
L:"A me si, non si tratta di me ma di un'altra persona."-dice serio.
Io:"E allora di chi se non di te?" -chiedo quasi incazzata.
L:"Di Diego."-risponde secco.
Io:"Cosa?! Che c'entra Diego adesso?"
L:"Dopo la partita di basket ha ricevuto una brutta notizia, e dal nulla se n'è andato non so dove lasciando così il posto. So di cosa si tratta la brutta notizia perché mi ha raccontato tutto poco fa, gli ho chiesto dove è andato ma non ha voluto dirmelo, mi ha detto di non dirti nulla per non farti preoccupare ma non l'ho ascoltato minimamente. Ti prego vallo a cercare, non so dove cazzo possa essere ma ora ha bisogno di te Martì.."-dice triste.
Io:"Cazzo..ma cosa è successo? Qual è sta brutta notizia? Lele per favore dimmelo.."-lo imploro.
L:"Te lo dirà lui dopo, cerca di trovarlo, non lasciarlo solo, sta na merda."
GLI SCOGLI DEL PORTO.
Io:"Non lo lascerò solo, non ora, qualsiasi cosa sia successa. Forse so dove posso trovarlo, al porto c'è un posto in cui va quando si sente giù, probabilmente sarà lì, ora vado immediatamente. Grazie per avermelo detto."
L:"Devo dirlo io a te... confidiamo tutti in te Martì, grazie ancora. Però non dirgli che ti ho detto tutto io, acqua in bocca. Se poi te lo chiede..."
Io:"Tranquillo, ora vado subito, ci sentiamo dopo."-stacco subito la chiamata.
Non so cosa cazzo possa essere successo ma dalla voce di Lele mi è sembrato qualcosa di abbastanza delicato.
Metto subito le scarpe e cerco di arrivare il prima possibile alla fermata del pullman che porta appunto fino al porto, il prossimo sarà tra 5 minuti esatti.
Ce la posso fare.Arrivo alla fermata e insieme a me arriva anche il pullman, salgo e mi siedo ai primi posti.
Dopo qualche minuto arrivo al porto, scendo e inizio a guardarmi intorno alla ricerca di Diego.
Mi incammino verso quel posto, quel posto dove va ogni volta che gli è successo qualcosa di brutto.
Non c'è nessuno.
In lontananza vedo solo una persona.È lui.
Inizio a camminare sugli scogli facendo attenzione a non cadere. Poi mi fermo un paio di metri dietro di lui: guarda verso il mare, non si muove e non dice una minima parola, ma si sarà sicuramente accorto della mia presenza.
Così decido di sedermi vicino a lui, senza dire nulla. Aspetto che parli, io non so da dove iniziare, e tantomeno vorrei farlo incazzare.Attimi di silenzio che durano un'eternità, e che poi, finalmente, vengono spezzati dalla sua voce:
D:"Te lo ha detto Lele vero?"-dice con voce tremante.
Mi giro e ha gli occhi lucidi. Ha pianto. Mi si spezza il cuore a vederlo così.
Io:"Si, ma ti prego non incazzarti. Ha solo detto che stavi male, e io sapevo già dove trovarti."
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Quello sguardo che hai solo tu.💚||Diego Lazzari.
ChickLitMartina, ragazza romana diciassettenne, parte per una vacanza al mare insieme a sua zia e suo cugino. Proprio lì a Numana, nelle Marche, incontra un ragazzo del suo stesso quartiere, ma che non ha mai visto prima in vita sua. Nuove amicizie, nuove e...