Capitolo 6 L'udienza

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Nuvole rosa ricoprivano il cielo che dal blu degradava in toni sempre più violetti. Serafin e Ren si sedettero su una radice dell'albero centrale di Faeria, con lo sguardo cercarono tra gli edifici sopra le loro teste la fata guardiana della lacrima blu.

Serafin puntò gli occhi sul folletto, le sue sopracciglia corrugate dalla concentrazione formavano due archetti incurvati sulla radice del naso. Ren scosse la testa e incrociò il suo sguardo, la fata si voltò di scatto portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Oh no! Ora penserà chissà cosa sul perché lo fissavo in quel modo!

– Serafin – fece un sospiro, le guance colorate di verde per la corsa – tu non mi hai mai detto di conoscere personalmente la fata guardiana del coraggio.

Il viso di Serafin s'irrigidì.

– Ah! Intendi dire Courage?.

Ren scosse la testa.

– E la chiami pure per nome? – il folletto rise massaggiandosi con una mano i corti capelli arruffati – se lo sapesse Gaia, sono sicuro che farebbe i salti di gioia.

Serafin gli voltò le ali.

– Veramente lei lo sa già – serrò le mani su un petalo della gonna stropicciandolo – e poi questa volta si sta parlando di un mio segreto e non di uno dei tuoi, la promessa che abbiamo fatto un anno fa quando ci siamo conosciuti vale anche per te.

– Hai ragione, non avrei dovuto farti questa domanda.

Serafin strinse i petali della gonna tra i pugni, un peso le opprimeva il petto.

Uffa! Che sto facendo ora? Crederà che lo stia rimproverando.

Sentì la mano di Ren premerle sulla spalla.

– Senti per quanto riguarda questa cosa del non dire...

Chiuse di scatto la bocca quando la fata dalle ali blu atterrò davanti gli occhi spalancati dei due. – Seguitemi. Disse lei secca, voltandosi verso il bosco.

I due amici si guardarono accigliati, Ren alzò le spalle e seguì la guardiana, Serafin si accodò al folletto rimanendo dietro di lui. Si inoltrarono tra gli alberi dell'anello boschivo su un sentiero di terra brulla. La fata dalle ali rosa si guardò attorno con il cuore palpitante, i raggi di sole che riuscivano a trovarsi un varco fra le chiome degli alberi diminuivano sempre di più all'addentrarsi all'interno del bosco.

Voltò lo sguardo in avanti e sbatté il naso sulla schiena di Ren.

Serafin si massaggiò il viso affiancandosi al folletto. Courage voltata verso di loro era ritta di fronte a una panchina di legno, al suo fianco un cumulo di pietre grigie. Con gli occhi li squadrò dalla testa ai piedi.

– Bene il mio lavoro è finito, ora dovrete aspettare che l'altra fata guardiana che si occupa della zona dell'anello boschivo, vi accompagni verso la porta.

La fata voltò loro le ali.

Serafin prese fiato.

– Aspetta! – le ali di Courage vibrarono leggermente, la fata continuò – So che eri molto amica di mia madre e questa è la prima volta che riesco a parlare da sola con una di voi guardiane e io...

Le parole le rimasero incastrate in gola, la mano di Ren circondò la sua e un dolce calore le avvolse il cuore.

– Io voglio sapere se la state cercando, dopo tutte queste stagioni perché non l'avete ancora trovata?.

Courage sospirò e si voltò verso di loro.

– A questa domanda non sarò io a risponderti, le cose ti verranno rivelate a tempo debito.

Le Guardiane di Faeria - La lacrima della speranza -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora