Prologo

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La fata si rialzò appoggiando le mani sulle ginocchia, i capelli rossi sfioravano la terra. Alzò gli occhi, davanti a lei l'acero brillava, sentiva la sua luce scarlatta scaldarle il cuore. Fece due passi e si ritrovò di nuovo a terra, si alzò sulle braccia e scavò una buca tra le due radici dell'albero, prese dalla borsetta che portava a tracolla un seme blu luminoso. Lo strinse al petto e sorrise mentre le lacrime scendevano dalle guance, posò il seme nel buco e lo richiuse. Si trascinò fino all'albero e posò le ali tremanti al tronco. Sentì dei passi avvicinarsi. Prese un respiro.

- Mi dispiace ma non avrai nemmeno questo seme, ormai è troppo tardi ha messo radici proprio qui e tutto ricomincerà a scorrere proprio come un tempo.

La figura si bloccò, aveva indosso un mantello arancione.

La fata cercò di sorridere, sentiva le guance paralizzate, sapeva che cosa sarebbe successo. Afferrò la lacrima rossa attaccata alla sua collana, un bagliore bianco l'avvolse, sentì il cristallo infrangersi tra le dita. La luce esplose e invase tutta la foresta. Davanti a lei la barriera bianca a forma di cupola, brillava nuovamente proteggendo il villaggio di Faeria, chiuse gli occhi.

Le Guardiane di Faeria - La lacrima della speranza -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora