La sveglia suona alle 8.30 ed io mi alzo dal letto di Cameron rivestendomi.
Mi allaccio il reggiseno mentre ripenso all'accaduto.
È stato un errore? Beh, forse si, ma è stato un errore necessario.
Dovevo farlo per avere la certezza su quello che provo.
In questi giorni, questo riavvicinamento tra me e Cameron, le cose che ci siamo detti, e soprattutto le cose che lui mi ha detto mi hanno fatto riflettere molto.
Mi sono chiesta se mi sarei mai fatta trasportare di nuovo dalle sue parole, dai suoi modi di fare. Mi sono chiesta se davvero ho dimenticato questa persona e sinceramente preferisco aver chiarito il mio dubbio piuttosto che pentirmene più avanti.
Ma sono sollevata.
Si, decisamente ho dimenticato questa persona.
È passato fin troppo tempo da allora, mi sono successe fin troppe cose da allora, fin troppe nuove persone sono entrate nella mia vita e altrettante ne sono uscite.
Sono cambiata io, e sono cambiate le esigenze che ho.
Cameron non è più quello che cerco, e lui non ha più niente che possa darmi.
Non c'è niente in lui di più speciale degli altri ragazzi con cui sono stata in questi anni.
Soprattutto dopo aver visto il modo in cui tratta Amber, il modo in cui l'ha conciata..Beh tutto questo mi ha allontanato totalmente da lui.
Mentre prendo il mio telefono lo faccio scivolare. Cade a terra svegliando Cameron.
Lui si imbroncia e stropicciandosi gli occhi farfuglia qualcosa.
-"Te ne vai?"
Annuisco:"Parto per Los Angeles. Mio padre dice che devo aiutarlo con gli affari."
-"Ho sonno da morire ma se vuoi possiamo parlare di quello che è successo ieri. Cioè io ero ubriaco e.." inizia ma lo interrompo.
-"No, Cam. Sarebbe inutile, prendiamolo solo come del sesso tra persone che non provano niente una per l'altra e dimentichiamolo.
Se scavassimo a fondo e iniziassimo a parlarne ingigantiremmo la cosa, ed è inutile perché non ha significato niente.
Per me almeno."
-"Hm..Non so se è una cosa matura o immatura non parlarne."
-"Alcune cose è meglio lasciarle così, più se ne parla e più si aggrava la cosa.
Di alcune cose è meglio non parlarne.
È lo stesso motivo per cui odio parlare della storia tra me e te di 3 anni fa.
È totalmente inutile, finiremmo solo per ingigantire il problema e farne una questione di stato."
-"Okay, ci vediamo quando torni allora.
Buona fortuna con il lavoro."
-"Grazie, e tu cerca di uscire dal buco nero in cui sei entrato da quando ti sei lasciato con Amber, okay?"
Annuisce.
Prendo le mie cose ed esco dalla stanza.
Fortunatamente ho fatto le valigie ieri, altrimenti ora non farei in tempo per l'aereo.
Faccio un sospiro ed esco dalla stanza cercando di dimenticare l'accaduto.
***
Atterrando a Los Angeles faccio un sospiro di sollievo.
Qui mi sento lontana dai guai.
Quando arrivo a casa come al solito mi accoglie Chanel che ha iniziato a pronunciare meglio il mio nome.
-"Micheeeelle." strilla.
Ammetto che mi mancherà sentirmi chiamare 'Mimi' ma dopotutto per quanto non voglia ammetterlo, anche Chanel sta crescendo.
