Michelle's pov.
Appena esco dalla stanza asciugo le lacrime che stavano per scorrermi da un momento all'altro e faccio un sospiro.
Ecco, perché non volevo parlare con lui proprio ora prima di uscire.
Riguardo a tutte le cose che mi ha detto Zayn ieri non so più cosa pensare, non so cosa commentare e per questo forse è meglio che io resti zitta.
Con il tempo ho capito che quando non si ha niente da dire è meglio restare in silenzio.
Capisco Zayn. Probabilmente avrei fatto lo stesso al suo posto quindi non voglio attribuirgli colpe. Anzi dato ciò che è successo quando è stato arrestato posso dire con certezza che avrei fatto lo stesso.
E gliene sono grata. Perché ha messo la mia sicurezza prima di ogni altra cosa.
Ma il modo in cui io ho vissuto tutto l'accaduto non mi permette di perdonarlo. Sinceramente non ho le forze di tornare nel tossico circolo vizioso con Zayn che mi portava a soffrire in continuazione.
A prescindere da Patrick..Non bisogna dimenticare tutte le nostre rotture e i problemi di fiducia che avevamo al di fuori di Patrick.
Mi è costato una parte di me stessa lasciar andare questa persona e non posso permettere di nuovo che entri nella mia vita perché se dovesse uscirne un'altra volta..Beh sicuramente non sopravvivrei. Non sarei in grado di sopportare tutto quanto di nuovo.
È la fatica che ho fatto per girare pagina che non mi permette di perdonarlo.
E per quanto possa avere avuto tutte le buone motivazioni del mondo, non riesco a non smettere di pensare al fatto che Patrick può avergli chiesto anche di fare tutto questo teatrino..Ma non gli ha mai chiesto di mettere incinta Gigi.
Munendo mi di tutto il mio controllo esco di casa per poi raggiungere l'auto di Nate.
Mi sorride mentre io gli stampo un bacio sulle labbra per poi appoggiarmi a peso morto sul sedile.
-"Come stai?" chiede.
-"Male." ammetto:"E tu?"
-"Io sto bene. Che succede?" dice lui:"Prima di raccontarmi dimmi solo dove vuoi andare."
-"Sinceramente non ho voglia di andare da nessuna parte. Facciamo un giro in macchina anche perché fuori si congela."
Annuisce:"Comunque dicevo..Cat mi ha detto che ci sono dei problemi."
Roteo gli occhi ed annuisco:"Si, ho appena scoperto che gli ultimi sei mesi della mia vita sono stati un'illusione. Niente di quello che mi è successo in questi mesi è reale."
-"Beh..Posso giurarti che io sono reale."
Gli lancio un'occhiataccia.
-"Scherzo." sorride alzando gli occhi al cielo:"È per tirare un po' su il morale perché hai una faccia che urla Voglio suicidarmi."
Sorrido sospirando:"Si, perché io voglio davvero suicidarmi."
-"Di che si tratta? Cosa è successo?"
-"Beh iniziamo dal fatto che Patrick è vivo."
Lui aggrotta le sopracciglia:"Patrick era il cattivo, vero? Quello che stava con tua madre vent'anni fa, che poi ha voluto farla pagare a tuo padre rapendo tua sorella, quella che non hai mai conosciuto? Patrick è il tizio che poi ha rapito te, tuo fratello, ha ucciso il tuo amico, e tutte il resto delle cose divertenti che vi ha fatto?"
Lo guardo stranita.
Non pensavo mi ascoltasse ogni volta che parlo.A volte mi sembra che proprio non mi stia ascoltando ma ora che sento dire queste cose ci ripenso.