𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗. 𝐃𝐢 𝐟𝐚𝐧𝐜𝐢𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐫𝐢 𝐞 𝐫𝐨𝐬𝐩𝐢

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Nella stanza regnava un silenzio talmente denso da poter essere tagliato con un coltello

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Nella stanza regnava un silenzio talmente denso da poter essere tagliato con un coltello.

Né Prospero né Angor fiatavano e Tristan si limitava a guardare ora l'uno, ora l'altro dei fratelli Valdemar. C'era molta tensione nell'aria.

Alla fine, però, fu proprio il più giovane dei tre a farsi coraggio e a raggiungere i due, infischiandosene di non essere esattamente presentabile.

Diede un colpo di gomito ad Angor. «Suppongo sia opportuno che mi presentiate per bene vostro fratello» suggerì, accennando allusivo all'oggetto della discussione. «Siete il principe Prospero, giusto?» aggiunse, rivolgendosi direttamente al secondogenito di re Caliban. Quest'ultimo smise di occhieggiare il fratello maggiore come trovandosi alla presenza di un fantasma e annuì, facendo un breve e rispettoso inchino. «E voi, invece, suppongo siate Tristan di Alerath» replicò. «Piacere di conoscervi. Uhm... si è parlato molto di voi a Krygan. Ormai siete piuttosto famoso.»

«Davvero?» Tristan cercò di dissimulare l'imbarazzo e il disagio. «Spero si siano dette solo cose belle!» Subito dopo tale risposta si sentì un completo idiota, ma era tardi per rimangiarsi quanto affermato.

Prospero sorrise appena. «Se vi riferite al re, dovete stare tranquillo. È difficile che qualcuno riesca a entrare nelle sue grazie, non fatevene un cruccio.» Terminò con una strizzata d'occhio affabile, quasi come a voler fargli capire che lui e Caliban avevano ben poco da spartire in quanto a opinioni nei confronti del prossimo.

Angor schiarì rumorosamente la voce, sentendosi infastidito da quel gesto, pur sapendo di essere sì e no ridicolo e assurdo. «A quanto pare non c'è bisogno di presentarvi, a questo punto» disse, scoccando un'altra occhiata severa a Prospero. «Tristan, vi dispiace se ora scambio due paroline in privato con mio fratello? Sapete, no, le solite chiacchierate fra parenti a tu per tu!» Sorrise in modo convincente, poi afferrò un braccio al fratellastro e uscirono entrambi dalla stanza. Sui primi gradini della torre, senza farsi sentire, chiese al ragazzo: «In nome di Xaryon e di tutti gli dèi onnipotenti, cosa diamine ci fai qui?»

Prospero lo squadrò stizzito e spalancò le braccia. «Dopo dieci anni che non ci vediamo e non ci parliamo, sai solo dirmi questo? Si può dire che tu neppure mi abbia salutato! Bel modo di accogliere tuo fratello, Altezza

«Scusa se mi sei capitato fra capo e collo!» sbottò Angor, la voce dal tono vagamente stridulo. «Non avevi una principessa da salvare? Sai che succede se nostro padre viene a risapere che sei venuto qui?» continuò, tempestandolo di agitate domande.

«Deve solo provarci ad andare su tutte le furie o a farmi la ramanzina, dopo avermi nascosto per anni l'entità del tuo problema! Potevi anche essere già morto e io non sarei mai venuto a saperlo in tempo per dirti addio!» rispose duramente Prospero. «E per la cronaca, Seraphina attualmente si trova all'ingresso.»

«Che cosa?»

«Mi sembrava il minimo presentarla prima a te. Grazie a te e alla tua benedizione potremo sposarci in modo regolare e non mi pareva corretto non farti conoscere la mia futura moglie e madre di mio figlio.»

𝐇𝐚𝐧𝐝𝐬𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞 𝐁𝐞𝐚𝐬𝐭 [𝐓𝐰𝐢𝐬𝐭𝐞𝐝 𝐑𝐞𝐚𝐥𝐦𝐬 𝟏#]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora