Un po'insieme

181 5 2
                                    

Mi svegliai per colpa di un flash, aprii gli occhi e davanti a me vidi Dominique e mia madre che ridevano tenendo una polaroid in mano. Mi ero addormentata con mio padre e avevo dormito con lui. "Questa va dritta nell'album fotografico" disse mia madre
"Dai, mamma" dissi io cercando di afferrare la foto. "Non ho neanche una foto di voi due insieme" disse lei "e poi è così carina" aggiunse Dominique. Nel mentre mio padre si svegliò senza capire quello che stava succedendo. Scendemmo a fare colazione: mangiammo delle uova strapazzate e della pancetta. Finito di mangiare decisi di chiamare Olympia, lei mi rispose: "dove diamine sei finita?non ti sento da tre giorni!" Disse lei
"I miei mi hanno trascinata a Londra" risposi io
"A Londra?" chiese lei
"Sì, perché?"domandai
"Fino a che giorno sei lì?" Chiese
"Non lo so probabilmente staremo qui tutta l'estate, perché mi fai tutte queste domande?" risposi
"Sappi solo che settimana prossima avrai una bella sorpresa, dimmi solo dove alloggi". Le diedi l'indirizzo e ci salutammo. Una sorpresa? Che quei tre avessero deciso di venire a trovarmi? I miei pensieri vennero interrotti da mio padre che mi chiese se avessi programmi per quel pomeriggio, risposi di no e lui disse che allora avremmo passato un po' di tempo insieme. Gli risposi che andava bene e poi mi misi a guardare un po' di televisione. Girai tutti i canali finché non trovai un film interessante. Poco dopo sentii una batteria suonare e scesi nel seminterrato: c'era mio padre che provava alcuni pezzi, era molto concentrato e le espressioni che faceva mi facevano morire dal ridere. Rimasi lì ad osservarlo e lui non si accorse di me finché non finì di suonare, dovevo essere stata silenziosa come un gatto. Quando mi vide gli dissi che era stato fantastico e mi chiese se volessi provare a suonarla. Perché no? Pensai. Mi andai a sedere alla batteria "ne hai mai suonata una?" mi chiese
"No, ma quanto può essere complicato?" Risposi. Iniziai a battere su tutti i tamburi e su tutti i piatti, facendo più rumore che altro, poi provai a suonare We will rock you. Non fu una grande impresa, visto che era un ritmo molto semplice.
"Non male" disse lui
"Dai, io non ho mai toccato una batteria" dissi "perché non mi insegni qualcosa?"
"Okay" venne verso di me e io mi alzai per farlo sedere, poi mi disse di andargli in braccio. Mi sedetti sulle sue gambe e per la prima volta mi sembrò che mi considerasse realmente sua figlia. Io tenevo le bacchette in mano e lui mi teneva le braccia per indicarmi come suonare. Grazie alla sua guida riuscii a suonare un pezzo più complesso. Mi accorsi di mia madre sulla porta, ma continuai a suonare. Finii di suonare e mamma mi fece un applauso, poi mio padre mi disse: "ecco ora sei stata bravissima" ed io sorrisi. Quello fu un vero e proprio momento padre/figlia. Poi mia madre ci disse di restare fermi perché voleva farci una foto, poco dopo tornò e scattò la fotografia. Tornammo al piano terra e io e papà ci buttammo sul divano: "non potete essere così stanchi!" disse mia madre
"Ehi, suonare la batteria è stancante!" dissi io e mia mamma scoppiò a ridere
"Guarda che ha ragione!" intervenne mio padre
"Okay, allora voi restate qui, io vado ad aiutare Dominique con il pranzo". Mi sembrava che quelle due avessero creato un bel rapporto e io che pensavo che si sarebbero odiate. Chiesi a mio padre cosa avremmo fatto quel pomeriggio e lui mi rispose che avremmo visitato il museo delle cere e che poi mi avrebbe portata sul set del video di Crazy little thing called love, quel programma sembrava molto divertente soprattutto la parte del video. Pranzammo e subito dopo io e papà uscimmo di casa dicendo che saremmo tornati tardi. Entrammo in macchina e ci dirigemmo verso il museo e quando in radio passò Play the game cantammo a squarciagola. Arrivammo al museo e quando entrammo non c'era nessuno visto che avevamo prenotato una visita privata per evitare i fan. Facemmo tantissime foto e ci divertimmo un mondo e ci facemmo anche una foto con le statue dei Queen: sembrava che papà avesse un gemello viste che c'erano due Roger.
Alla fine della visita ci dirigemmo verso il set del video e arrivati lì gli altri tre dissero: "Roger sei in ritardo!"
"Vai subito a cambiarti che tra venti minuti dobbiamo iniziare!" Disse poi Freddie. Mio padre corse nel suo camerino e andò a prepararsi. Tutti e tre indossavano giacche in pelle e pantaloni scuri e sul set si trovavano anche dei ballerini. Poco dopo mio padre tornò indossando una giacca in pelle, una cravatta verde e dei pantaloni neri. "Okay, possiamo iniziare" disse Freddie e tutti corsero alle loro postazioni, mentre io rimasi lì ad osservare seduta insieme a Jim. Freddie faceva fermare le ripresenta ogni due secondi e andava a sistemare i vestiti degli altri oppure dava nuove indicazioni ai ballerini o ai tecnici. Andammo avanti così per delle ore, molte ore in realtà, perché tutto doveva essere come lo voleva il cantante: ovvero perfetto. Dopo una breve pausa per mangiare si ritornò al video e alla fine tornammo a casa a mezzanotte. Era da giorni che andavo a letto tardi quindi mi addormentai in macchina e quando arrivammo papà mi prese in braccio, facendo attenzione a non svegliarmi, mi portò in camera e mi mise nel letto. Mi rimboccò le coperte e mi diede un bacio in fronte dandomi la buonanotte, quello fu il giorno dove Roger ritornò ad essere mio padre.

Spazio autore💕
Ciao ragazzi 💜 sto scrivendo capitoli sempre più lunghi, ma spero comunque che vi piacciano❤️
Oggi volevo farvi una domanda: qual è il vostro membro preferito dei Queen? I miei sono Freddie e Roger😍

It's late - Roger Taylor Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora