"È di nuovo sbagliato! Te l'ho detto che questo esercizio è impossibile per me!" Dissi continuando a guardare il quaderno di matematica, cercando l'errore
"Dai, lo sai come sono l'espressioni: sbagli un pezzo e sbagli tutto. Adesso troviamo l'errore e vedrai che esce" mi disse mio padre incoraggiandomi
"Ma sta roba è un casino: ci sono insieme numeri positivi e negativi, le frazioni e anche le radici quadrate!" Dissi esasperata spingendo quel quaderno lontano da me
"Su Jane, passami il quaderno così vedo cosa hai sbagliato" mi disse e io glielo passai. Iniziò a rileggerla tutta e in quel momento il telefono decise di squillare.
"Vado a rispondere, tu ricontrolla ancora e vedi se trovi l'errore" mi disse alzandosi. Uscì dalla mia camera e io mi rimisi a controllare quella dannata espressione sbuffando. Ero sempre andata discretamente in matematica, ma quell'esercizio era davvero impossibile: non ci capivo niente! Mi stava venendo mal di testa a continuare a cercare lo sbaglio, quindi decisi di lasciar perdere e di aspettare papà. In quel momento colsi qualche parte del discorso, capii che stava parlando con Freddie sentendo qualcosa riguardante ad un album, ma non capii nient'altro. Presi poi a tamburellare sulla scrivania usando una penna: perché papà ci stava mettendo tanto? Che cavolo si stavano dicendo lui e Freddie? Dopo dei minuti che parvero un'eternità, finalmente papà tornò da me.
"Allora, trovato l'errore?" Mi chiese
"No, a me sembra giusta non trovo niente! Mi sta esplodendo la testa" dissi
Lui riprese il mio quaderno in mano e continuò a leggere quello che avevo fatto.
"Eccolo!" Disse ad un certo punto "hai sottratto al posto di sommare, sono numeri concordi" mi disse ripassandomi il quaderno indicando l'errore. Lo corressi e finalmente l'espressione uscì giusta.
"Allora, è uscita?" Mi chiese
"Si, grazie mille" dissi ringraziandolo. Continuammo poi con i successivi esercizi, riuscendo finalmente a finire tutta matematica. Mentre decidevo la prossima materia da fare la porta venne spalancata improvvisamente.
"Sono arrivati i rinforzi tesori!" Disse Freddie entrando nella stanza seguito da John e Brian. Guardai mio padre e il cantante con aria interrogativa.
"Oh cara, prima ho telefonato a tuo padre e mi ha detto che hai dei compiti da finire e quindi ho pensato di venire a dare una mano con gli altri" disse lui
"Grazie Fred, non dovevi" dissi io
"Non preoccuparti, comunque io ti posso aiutare in inglese, musica e arte, anche perché sono negato nelle altre materie" aggiunse poi. Gli sorrisi
"Allora direi di partire da arte" dissi "devo disegnare una tavola con un animale fantastico" dissi
"Okay, allora iniziamo alla progettazione" disse Freddie. Dopo varie idee riuscimmo a trovare gli animali da fondere assieme: un leone per la testa, le ali di una fenice, il corpo di un tasso (per la felicità di Brian) e le zampe di un gatto (questo per la felicità di Freddie). Grazie all'aiuto di Freddie riuscii a disegnare e colorare il tutto in poco tempo tempo. Poi passammo ad inglese e ci misi pochi minuti, avendo quattro persone che erano madrelingua inglese che mi aiutavano. A quel punto mi mancavano solo storia e musica. Decisi di togliermi il peso e di fare prima storia, completando tutte quelle maledette domande. Fortunatamente c'era Brian che era realmente bravo in storia, quindi riuscimmo a completare tutto il capitolo sulla rivoluzione francese in poco tempo. Finalmente arrivammo a musica, quello in cui tutti i presenti in quella stanza erano bravi, la passione che ci accumunava. Dovevo risolvere un paio di intervalli e un paio di scale, la cosa più divertente era che nessuno degli altri sembrava avere la minima idea di come risolverli.
"Ma come fate a lavorare nel mondo della musica senza sapere queste cose?" Chiesi ridendo
"Ti assicuro che queste cose non sono mai state usate da nessuno di noi" disse John
"Per di più non ne vedo l'utilità" disse Freddie come a cercare di difendersi. Alla fine, quindi, mi ritrovai a spiegare ai Queen le scale e gli intervalli. Comunque riuscii anche a farli da sola visto che musica era la materia in cui andavo meglio, cercai anche di spiegare la regola ai ragazzi, ma non sembravano aver capito molto. Avevo finito tutti i compiti, potevo quindi passare il resto del tempo a mio piacimento, ma c'era una cosa che mi rattristava: due settimane dopo sarei dovuta tornare in Italia. Mi sarebbe mancato tutta quella vita, ma eravamo d'accordo che ci saremmo visti appena possibile, nelle prime vacanze dell'anno. Dopo un po' di tempo passato a chiacchiere gli altri decisero di tornare a casa, mentre io e papà ci mettemmo a giocare a Monopoli. Dopo una partita decidemmo di guardare un film, optando per Jumanji. Mi piaceva passare le giornate con mio padre a ridere e scherzare, non volevo credere che tutto questo stava per essere interrotto a causa della scuola.Spazio autore💕
Ciao ragazzi sono ancora viva!😅💜 spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰 scusate se non ho pubblicato, ma le ultime settimane sono state molto piene, anche se credo che adesso la situazione si calmerà un po'. Credo sappiate tutti com'è il rientro a scuola: pieno di verifiche. Comunque per farmi perdonare vi lascio con questa perla😂
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It's late - Roger Taylor
General FictionJane è una ragazzina di 13 anni che non ha mai conosciuto suo padre. Quando però lui torna a cercarla la sua vita cambia improvvisamente.