La festa era stata meravigliosa, io e miei amici eravamo rimasti a dormire in quella villa, in realtà erano rimasti anche i Queen. Quel giorno si concludeva il tour con l'ultima data al Wembley Stadium. Eravamo andati a letto tardi, ma sapevo che dovevo alzarmi, altrimenti un Freddie armato di bicchiere d'acqua sarebbe venuto a svegliarmi. Mi alzai molto lentante, cercando di non svegliare gli altri, poi presi il cambio e entrai in bagno per farmi una doccia. Dopo aver finito infossai una t-shirt rossa e dei pantaloncini neri, uscii dal bagno trovando gli altri svegli.
"Buongiorno ragazzi" dissi
"Buongiorno Jane, perchè già sveglia?" Mi chiese Francesco
"Come, non vi ricordate? Oggi c'è l'ultimo concerto e voi dovete esserci, avete un posto riservato nel backstage" li ricordai
"Come ho fatto a scordarmene!" Disse Cherity
"Ora te lo ricordi, preparatevi e raggiungetemi di sotto, così facciamo colazione" dissi uscendo dalla stanza dirigendomi al piano inferiore. In cucina trovai, seduti intorno al tavolo, Freddie, papà, John e Brian.
"Buongiorno" salutai
"Ah, allora siete svegli, stavo per venire io a svegliarvi" disse Freddie
"Col metodo del bicchiere d'acqua?" Chiesi
"È il metodo migliore" si giustificò lui
"Non sai quante volte durante i tour ci ha svegliati così" mi disse John, facendoci ridere tutti, nel mentre anche gli altri ci raggiunsero. Facemmo colazione con alcune cose avanzate dalla festa del giorno prima, per poi tornare tutti nelle rispettive case. Infine prima di entrare in macchina Freddie aggiunse: "ah, Deacky, tesoro ricordati del mio obbligo" disse con un sorriso malizioso, poi urlò "ci vediamo sta sera cari!" Per poi infilarsi in macchina e tornare a casa. Io salii in macchina con papà e tornammo a casa, mamma e Dominique erano già a casa dalla sera prima, visto che Felix era rimasto a casa sulla tata e lei non sarebbe potuta rimanere tutta la notte.
"Ma Freddie riesce realmente a controllare così tanto le vostre vite?" Chiesi riferendomi all'obbligo che aveva fare a John
"Oh, ha fatto anche di peggio, tu non l'hai visto quando organizza i matrimoni" mi rispose
"In che senso?" Chiesi
"Deacky voleva una festa semplice, era comunque giovane quando si è sposato, però Freddie insistette per organizzarla e alla fine ci ritrovammo con quattrocento invitati a festeggiare fino a notte fonda. C'è un motivo se sto aspettando a sposarmi" mi rispose
"Ha organizzato anche quello di Brian" domandai
"Ovvio, non si riesce a sfuggire a Freddie in questi casi, ma in realtà alla fine sono sempre belle feste quelle che organizza" rispose ripensando a tutti quei momenti.
"Comunque se decidi di sposarti e Freddie organizza la festa ci voglio essere" dissi
"È ovvio che ci sarai, saresti la damigella d'onore" disse ed io gli sorrisi "carica per stasera?" Mi chiese poi
"Solo un po' d'ansia, non sarebbe bello sbagliare giocando in casa" risposi
"Quando siamo a Londra é sempre così, per tutti" disse facendomi tranquillizzare un po'. Spostai lo sguardo fuori dal finestrino, Londra con i suoi quartieri e i grandi parchi mi era mancata, pensare che poi sarei dovuta tornare in Italia per la scuola. Non che non amassi la mia città, Milano, ma quella era la città di papà e sapevo che avevo ancora molto da scoprire su di essa e per di più mi affascinava fin da quando ero piccola, probabilmente perché amavo la storia di Peter Pan che era ambientata lì. Arrivammo finalmente davanti al grande cancello di casa, che ci fu subito aperto da mamma. Entrai in casa e la salutai e poi iniziammo a parlare del concerto che si sarebbe tenuto quella sera: lei era entusiasta. In realtà in quel momento io avrei preferito andare a riposarmi nel mio letto e magari fare un sonnellino, ma capivo anche che mamma volesse passare del tempo con me visto che non mi aveva vista per un mese. Dopo un po' mi lasciò andare,io salii al piano superiore ed entrai nella mia stanza: quanto mi era mancata. Mi buttai sul mio letto morbido, perfetto, non come quelli degli hotel che erano sempre troppo duri o troppo morbidi. Rimasi per un po' a fissare il soffitto, senza un pensiero vero e proprio, rilassandomi e basta, usando quel piccolo momento di tregua al massimo. Ero felicissima di essere stata in tour, di aver visitato un sacco di paesi, ma ero arrivata morta tra fusi orari e sveglie sempre presto. Però quel momento di pace fu interrotto da un pianto: Felix si era svegliato. Mi alzai dal letto, visto che il piccolo continuava a piangere, per poi uscire dalla mia stanza per avvertire qualcuno.
"Papà! Dom!" Urlai aprendo la porta "Felix si é svegliato"dissi per poi entrare nella camera del mio fratellastro. Mi avvicinai alla culla, per controllare cosa avesse, probabilmente solo fame. Lo guardai: era così piccolo, con i capelli biondi come papà. In quel momento qualcuno entrò nella camera.
"La piccola peste di è svegliata" disse mio padre, gli sorrisi
"Sí, e ha interrotto il mio momento di relax" dissi io
"State tranquilla vostra altezza, non succederà più" disse facendomi scoppiare a ridere "che c'è, il vostro fedele servitore sta sbagliando qualcosa?"disse facendomi ridere ancora di più
"Smettila di fare lo scemo" dissi quando mi ripresi dalle risate "credo che qualcuno voglia mangiare" dissi riferendomi a Felix, che continuava a piangere
"Hai ragione" disse passandomi accanto scompigliandomi i capelli, per poi sollevare il bambino dalla culla, io lo guardai sorridendo.
"Ora mangiamo un bel po'" disse a Felix, per poi rivolgersi a me "scendi anche tu Jane, è ora di pranzo".
Allora tutti e tre scendemmo al piano inferiore e andammo a sederci a tavola.
"Che si mangia?" Chiesi
"Pollo con il purè" mi disse Dominique
"Buono, ne voglio un bel po', sto morendo di fame" dissi, ricevendo subito una porzione abbastanza abbondante. Finii il tutto abbastanza in fretta, avevo veramente fame. Poi io e papà ci riposammo un po' sul divano, sapendo che avevamo le prove tra poche ore. Finalmente quella routine che era diventata soffocante sarebbe finita. Alle 16.00 in punto Freddie passò a prenderci, visto che avevamo deciso di andare insieme allo stadio.
Facemmo le prove come al solito, per poi scegliere la scaletta e mangiare un panino sul palco per fare in fretta. Poi arrivarono Cherity, Olympia e Francesco.
"Finalmente siete arrivati!"Dissi abbracciandoli "oggi potrò contare su di voi, non ce la potrei fare altrimenti"
"Per te ci saremmo persi questo concerto?" Disse Olympia
"Non potremmo perdere questo concerto per niente al mondo" disse Cherity
"Grazie ragazzi, vi adoro" dissi abbracciandoli di nuovo "devo andare a prepararmi" dissi dirigendomi con loro verso il mio camerino.
Indossai il mio costume di scena, per poi raggiungere gli altri nell'altra stanza ed iniziai a scaldare la voce insieme a Freddie. Il tempo passò più in fretta del solito e venimmo informati che mancavano cinque minuti. Se non ci fossero stati i miei amici sarei andata in crisi, per fortuna erano lì a sostenermi e gliene ero grata. Ci dirigemmo verso le quinte, dandoci gli ultimi incoraggiamenti per poi dare il via allo show. Rimasi come sempre incantata guardandoli, seguendo con lo sguardo ogni movimento di Freddie, mi risvegliai solo quando mi presentò. Prima di entrare ricevetti delle pacche sulle spalle dai miei amici, che mi infusero coraggio, quindi entrai sul palco sorridendo e andai a sedermi al piano. Iniziammo a suonare, il pubblico impazzì, era come incantato, ed era uno spettacolo magico vedere il pubblico così. Finimmo di suonare, ricevendo un grande applauso dal pubblico, feci un inchino insieme a Freddie e poi andai nelle quinte. I miei amici mi abbracciarono forte
"Sei stata fantastica!" Disse Francesco
"Hai stregato tutti" aggiunse Cherity
"É Freddie che incanta tutti, non io" dissi
"Tu sei troppo modesta, il pubblico è stato rapito da te, realmente" mi disse Olympia. Poi tornammo a guardare il resto dell'esibizione, facendoci rapire nuovamente da quella fantastica musica. Quando il concerto finí tutti ci abbracciammo e i miei amici si complimentarono con tutti ed io ricevetti anche altri complimenti dalla band. Uscimmo dallo stadio tardissimo, perché Freddie decise di stappare una bottiglia di champagne per brindare alla fine di quel tour di successo, per noi ragazzi fece portare della Coca Cola. Lo facemmo anche per evitare tutta quella marea di fan, infatti non incontrammo nessuno. Arrivati a casa mi misi in pigiama per poi buttarmi a letto, papà si sedette al mio fianco e iniziammo a parlare di tutto quello che avevamo fatto durante il tour, come se avessimo paura di dimenticare tutto il giorno dopo. Parlammo per molto tempo fino a tardi, poi papà mi disse di dormire e mi diede la buona notte per poi uscire dalla stanza. Mi addormentai appena chiusi gli occhi.Spazio autore💕
Ciao ragazzi 💜 sono ancora viva, scusate se non ho aggiornato, ma questa settimana ero piena di verifiche 😅 spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto😘
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It's late - Roger Taylor
General FictionJane è una ragazzina di 13 anni che non ha mai conosciuto suo padre. Quando però lui torna a cercarla la sua vita cambia improvvisamente.