Era ormai sabato, il giorno della notte sotto le stelle, saremmo andati da Brian e ci saremmo rimasti tutto il giorno (e la notte). Facemmo colazione alle dieci e poi io e papà uscimmo per andare a prendere i miei amici. "Ciao ci vediamo domani" dissi io
"Fate le brave" aggiunse mia madre per poi chiudere la porta. Montammo in macchina e andammo a prendere gli altri, per poi dirigerci a casa di Brian. La casa di Brian aveva un'enorme giardino, paragonabile a quello di un castello, dove animali selvatici si aggiravano indisturbati. Vidi un paio di volpi, dei ricci e dei tassi, molti tassi, il ricciolo adorava quegli animaletti a detta di mio padre. Al piano terra c'erano la cucina e il salotto, il seminterrato era in pratica uno studio di registrazione e al primo piano c'erano le camere e una grande libreria. La mansarda era completamente dedicata all'astronomia: c'era un telescopio e dei libri sull'universo. "Quel telescopio è meraviglioso!" esclamò Cherity
"Grazie mille" ringraziò lui. Iniziarono a parlare di astrofisica sotto i nostri sguardi interrogativi. Quando si resero conto che noi eravamo ancora lì smisero di parlare e Brian ci accompagnò a vedere dove avremmo passato la notte. Nel giardino sul retro aveva sistemato due tende e un materassino gonfiabile doppio. "Su quello ci stenderemo a turno per osservare meglio le stelle"disse indicando il materassino, poi indicò le tende " in quella più grande dormirete voi quattro, mentre io e Roger dormiremo in quella più piccola"
"Sento puzza di Maylor" dissi nell'orecchio ad Olympia e subito scoppiammo a ridere.
"Che le hai detto" chiese mio padre
"Niente" risposi io con fare innocente, sorridendo e facendo gli occhi dolci e lui mi lanciò un occhiata come per dire: ne riparliamo dopo. Nel mentre si era già fatto mezzogiorno, quindi ci sedemmo a tavola e Brian ci servì del buonissimo risotto ai funghi porcini. Dopo mangiato ci riposammo un po' sul divano e poi Francesco chiese: "che facciamo ora?"
"Che ne dite se guardiamo un film?" proposi
"Le cassette sono sotto la TV, scegliete pure" ci disse il riccio. Subito io e Fran ci mettemmo a frugare tra le cassette finché non ne trovammo una interessante.
"Guardiamo questa"disse il mio amico
"Cos'è?" chiese mio padre
"È una registrazione" dissi togliendola di mano a Francesco "c'è scritto Queen 1970". Mio padre e Brian si scambiarono un'occhiata preoccupata, ma io misi comunque dentro la cassetta. La registrazione partì: era un montaggio di vari video uno più divertente dell'altro. In uno c'era mio padre con Tiffany in braccio e John con un rasoio in mano che cercava di rasarla, mentre Brian gli diceva di muoversi, poi entrava Freddie urlando come un pazzo e quando vide quello che stavano facendo iniziò a rincorrere papà, mentre lui cercava di giustificarsi. In un altro Freddie imitava una direttrice del telegiornale con tanto di parrucca in testa. Poi c'è n'era uno in cui gli altri facevano affermazioni assurde sull'astronomia e Brian impazziva. Ridemmo un sacco, finché non partì un video in cui mio padre piangeva e Freddie cercava di consolarlo, mentre John continuava a ripetere che era probabilmente ubriaco e Brian ribadiva che non potevano comunque lasciarlo in quello stato. Non si capiva molto di quello che diceva, ma capii che parlava di me, vidi che mio padre stava iniziando a piangere. Andai ad accollarmi vicino a lui e lo abbracciai, lui mi strinse e dissi: "io ora sono qui e non ho intenzione di andarmene" sentii una lacrima cadermi sulla spalla e poi aggiunsi "credo di averti perdonato" lui scoppiò a piangere, ma sta volta di felicità e le lacrime iniziarono a rigare anche il mio volto. Non l'avrei mai ammesso, ma sognavo quel momento da sempre. "Vi lasciamo un po' soli" disse Brian uscendo con gli altri.
"Ti voglio bene"dissi a mio padre
"Anch'io amore mio" disse lui per poi darmi un bacio in fronte, poi aggiunse "perdonami ti prego"
"Io ti ho già perdonato" gli dissi e poi rimasi lì a godermi quell'abbraccio che bramavo da sempre. Finalmente mi sentivo amata, mi sentivo completa. Dopo un po' raggiungemmo gli altri in cucina e decidemmo di ordinare una pizza per cena. Finito di mangiare il sole iniziava a tramontare e quindi Brian andò a prendere un piccolo telescopio, mentre io e Cherity ci sdraiammo sul materassino. Le stelle erano meravigliose quella notte, erano come tante città nel cielo e Cherity iniziò subito ad individuare varie costellazioni, mentre Francesco e Olympia guardavano il cielo con il telescopio.
"Guardate" esclamai indicando il cielo "una stella cadente, esprimete un desiderio" dissi, tutti chiudemmo gli occhi e esprimemmo un desiderio. Andammo avanti così fino alle due, per poi andare nelle nostre tende, papà e Brian ci augurarono la buonanotte e noi facemmo lo stesso con loro. Una volta che ci fummo sistemati non riuscivamo a dormire e quindi ci mettemmo a parlare e alla fine andammo a dormire alle tre. Alle cinque ci svegliammo ed entrammo in casa per guardare un po' di TV, ma poi ci riaddormentammo dopo un'ora perché avevamo dormito pochissimo. Mi svegliai sentendo papà dire " ma che carini". Aprii gli occhi e vidi che avevano in mano una foto, dovevano proprio avere una fissa per quest'ultime. "Che ore sono?" Chiese Francesco ancora mezzo addormentato
"Le 10.00, avete dormito fino adesso" disse Brian
" abbiamo comunque dormito poco la scorsa notte" dissi io. Facemmo colazione e poi chiacchierammo ancora un po' prima di tornare a casa.Spazio autore💕
Ciao ragazzi💜 sono riuscita a pubblicare anche questo capitolo, spero vi piaccia🥰
Comunque come è andato il primo giorno di scuola?❤️
STAI LEGGENDO
It's late - Roger Taylor
General FictionJane è una ragazzina di 13 anni che non ha mai conosciuto suo padre. Quando però lui torna a cercarla la sua vita cambia improvvisamente.