È il trauma la cosa che ti tormenta, il pensiero vuoto di sforzarti a immaginare che il Petroliere Russovski se ne vada "di nuovo in suo paese".
Il trauma passerà, cazzo se passerà. Ragazzi, ma a chi voglio prendere per il culo? A chi è mai passato un trauma? Non si chiamerebbe trauma, altrimenti.
Quindi Sergio mi rivela 'sta cose dell'andare di nuovo nel suo paese. Anche se lui non lo sa però ha appena segnato la mia vita. Fottuto stronzo. Gliel'avrei voluto dire. "Sergio, sei uno stronzo e un egoista del cazzo."
Però non l'ho fatto, perché in quel momento mica sapevo cosa sarebbe potuto succedere nelle settimane dopo quell'incontro. Sarebbe troppo semplice vivere così: sapere quando devi morire, l'ora esatta intendo, oppure conoscere quando ti sposerai e via dicendo. Una bella presa per i fondelli, insomma.
Menomale che queste cose non accadono nella linea temporale. Anzi accadono eccome, santiddio!
Vi spiegherò la questione della linea temporale. Ve l'ho prometto. E non sono uno scaramantico. Lo so che non state capendo un tubo. Vi capisco. Ora però dovrei continuare il discorso del Petroliere Russovski anche perché siamo all'inizio della storia e mi sembra un po' da maleducati svelarvi tutto.
La notizia della partenza del Petroliere Russovski desta stupore nella Banda. "Desta stupore", se la professoressa d'italiano avesse sentito uscire dalla mia bocca questo termine, si sarebbe licenziata per la contentezza.
Comunque, c'è chi si interessa, tipo Sten e Thomas e chi continua a parlare di pompini, di seghe e di porcherie varie. Anch'io amo parlare delle "porcherie varie", non sono un ipocrita come molti altri, ma come lo si può fare alla notizia dell'imminente partenza del Petroliere Russovski?
Il trauma è stato ulteriormente appesantito quando Sergio ha aggiunto che quella sera stessa sarebbe dovuto partire. Il vecchio con i calli al culo aveva cacciato la madre fuori di casa e questa si è vista costretta a ritornare in Siberia (ricordate che Russia nella Cittadina significa Siberia e freddo?).
Quindi, in parole povere, Sergio è venuto per dirci addio. Ma non tutti l'hanno capito quel gesto, quasi nessuno, forse solo io. Non è stato solo il gesto che ho compreso, ma anche quanto il mondo fosse un buco merdoso e ingiusto. Pretendevo almeno una settimana di preavviso per prepararmi alla notizia, cazzo!
Comunque quella serata finisce lì. Termina, sì. Al momento non mi vengono alle mente altri sinonimi. Poi vi farò sapere.
Ho saluto Sergio, lui era mogio mogio. Ragazzi, stava di merda. Sembrava dovesse recarsi in un dannato girone dell'inferno di quel pervertito di Dante.
Poi quell'espressione, la stessa di chi sa che deve affrontare la guerra e non può fare nulla per evitarlo. Una cosa da vivere, ve lo giuro. Si giura sempre nella Cittadina, per qualsiasi stronzata. Francis dice a Thomas che ha vinto cinquanta bigliettoni nelle slot machines. Thomas secondo voi cosa fa? Domanda "Giura su tua madre?". Se c'è una cosa che odio, quella è giurare. Cosa cazzo ci vuole a giurare falso? Okay, giuro falso su mia madre, e quindi? Nella Cittadina si va a fiducia. Certo, la fiducia è quella che ti mette a novanta gradi su un tavolino ghiacciato e ti sbatte a sangue finché non svieni.
Va bene, ho già ammesso di essere rimasto traumatizzato dalla notizia della partenza del Petroliere Russovski. Il problema è che non so perché mi sia interessato così tanto a Sergio. La mente è un buco nero, ragazzi. Un buco nero.
Quella sera arriva il momento di salutare Sergio. Lo faccio, anche se mi impongo di non farlo. Ma la consuetudine ti dice di farlo. Chi si ribella alla consuetudine? Chi lo fa è uno squilibrato.
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Lupo di mondo - (ITALIANO) COMPLETA
מדע בדיוניQuesta cosa della sinossi io non l'ho mai capita. A volte ho letto dei racconti narrati da un tizio, o come si dice in prima persona, che hanno la sinossi scritta in terza. Vi garantisco che quando vedo queste cose avviene lo svuotamento della mia...