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1 ANNO DOPO

Ibiza pov's

Ed era passato un altro anno tra risate, viaggi, passioni,serate e soprattutto tante novità.
Era nata Nairobi, la figlia del professore e di Lisbona; eravamo stati io,Denver,Tokyo e Rio a battezzarla.
Inutile dire che la coppia si era superata con una grande festa tra intimi.
Stoccolma e Chicago erano tornati, i disguidi con mio fratello erano stati risolti, si era scusato come doveva pregandomi ogni giorno di perdonarlo per tutto il male che mi aveva causato.
Grazie all'aiuto di Tokyo e Lisbona ero riuscita a voltar pagina per accogliere la sua nuova versione: quella del fratello e dello zio perfetto.
Beh si, era  nata anche la nostra bimba, Miami.
Denver aveva insistito per ricordare l'isola che ci aveva accolti, che aveva dato una svolta alla nostra vita e che aveva dato la vita alla nostra bimba.
Era tutto così bello e perfetto che quasi credevo non fosse reale.

Dopo un lungo anno di attesa e organizzazione, il giorno più bello della mia vita era quasi arrivato: il matrimonio.
Lo avremmo celebrato assieme a Lisbona e il professore, Tokyo e Rio, così come ci eravamo promessi.

"Siete pronte ragazze?" Domandai ancora stesa sul mio lettino,mentre mi godevo il mio massaggio

Avevamo deciso di farci proprio belle e di goderci le ultime ore da novelline in una spa.
In meno di 24 ore ci saremmo sposate

"Oh si che lo sono. Sta sera sarà la nostra ultima serata tra ragazze" parlò Tokyo prendendo un sorso del suo champagne,
seguita dall'approvazione di Lisbona.
La donna si stava godendo il suo massaggio rilassante e tonificante.

Chiusi gli occhi e anch'io mi beai di quelle ultime ore, tra una maschera e un massaggio.

Dopo il bagno turco, decidemmo di fare un tuffo in una piscina naturale per rivitalizzare la nostra pelle con dello zolfo, per concludere e ritornare in albergo

Dopo circa 4 ore, eravamo pronte ormai per la grande serata con spogliarellisti inclusi, ci saremmo divertite e avremmo anche un po' fatto le furbette.
La serata sarebbe stata abbastanza movimentata, ma era il nostro addio al nubilato

"Ma è legale innamorarsi di uno di loro a poche ore dal matrimonio?" Domandò Tokyo dopo aver fatto la sua grande entrata in stanza, riferendosi agli spogliarellisti

"Non direi proprio Tokyo . Sei già ubriaca e ancora non siamo scesi alla festa" ironizzai io scoppiando a ridere.

Eravamo ormai pronte.
Decisi di restare sobria: indossai un abito gonfio e corto rosa cipria,il suo corpetto era cosparso di brillantini mentre scendeva morbido in tulle fin sopra il ginocchio.
Tokyo indossò un abitino lungo in raso, blu, molto semplice.
Lisbona invece, optò per un lungo vestito rosso fuoco, con un profondo spacco che lasciava scoperta tutta la sua coscia.
Nulla di particolare ma comunque molto elegante e provocante.
Con il trucco restammo tutte molto semplici: un filo di fondotinta fissato con della cipria e del buon illuminante, del mascara ed un filo di rossetto rosso.
Profumo,tacchi e borsetta, tutto abbinato  e finalmente il look era completo

Ad attenderci fuori dalla porta d'albergo trovammo dei ragazzi in mutande.
Fisici scolpiti e visi fantastici.
Da lì capimmo che erano i ragazzi che avrebbero fatto il loro spettacolo alla nostra festa.

Lanciai un'occhiata furba e maliziosa alle mie ragazze e in un batter d'occhio ci trovammo sotto braccio con nostri cavalieri.
Inutile dire che sembrava un sogno

Le ore sembrarono volare, tra un drink e un altro si fecero le 3:00 del mattino.
I ragazzi erano molto simpatici e si erano rivelati parecchio socievoli.
Ma qualcosa interruppe ciò che stavamo guardando

"Ma che cazzo fate?" Domandò una voce che inizialmente mi fu poco chiara a causa del forte alcool e della forte musica.
Ci rendemmo conto solo dopo che si trattava dei nostri futuri mariti ed era stato proprio Denver a parlare

"Noi stavamo in pensiero per voi e voi ve la spassate con i migliori spogliarellisti della Spagna?" Continuò turbato il ragazzo seguito da sguardi di fuoco che Rio e il professore stavamo lasciando alle loro donne

"Su non farne una questione di stato Denver.  Le bambine sono con la mamma di Lisbona.  È la nostra ultima serata tra ragazze" sbiascicai nel parlare sentendo quasi la lingua paralizzarsi.

Non ebbi il tempo di fare un altro passo che le mie gambe fatte di gelatina mi portarono quasi a cadere per terra, fu Denver a prendermi per evitare l'urto

"Sono prorio andate. Portiamole in albergo" comandò Denver.

Così facendo decisi di chiudere gli occhi e di addormentarmi al suo petto.
L'alcool era ormai padrone del mio corpo ed io non ne stavo capendo nulla, così come le due ragazze che si trovavano  l'una tra le braccia del proprio partner

Che serata!
**
Era finalmente arrivato il nostro giorno.
Io, Tokyo e Lisbona fissavamo la nostra immagine pura riflessa allo specchio.
Eravamo proprio belle.
Trucco e parrucco offerto dai ragazzi, le estetiste si erano prorio superate.
Eravamo bellissime,escludendo il ricordo della sera prima che ci aveva dato un risveglio traumatico.

I nostri abiti erano tutti diversi: il mio era un abito a sirena che segnava le mie forme.
Era un abito di pizzo con una lunga coda che portava una profonda scollatura a cuore merlettata.
Ero un incanto così come l'abito.
Quello di lisbona era un abito ampio che scendeva a campana con dei richiami in svaroski e organza.
Anche lei molto bella.
Quello di Tokyo invece era un vero e proprio abito principesco.
Era stretto in corpetto, pieno di brillantini, e molto ampio sotto, anch'esso pieno di organza e velo.
Era bellissima.
Eravamo perfette e pronte per il nostro giorno

"Siete bellissime ragazze. Sono felice di quello che abbiamo costruito e di quello che siamo diventate. A noi" urlò Lisbona battendo i nostri calici riempiti precedentemente di champagne

"A noi. Vi voglio bene ragazze" parlammo io e Tokyo battendo i bicchieri.

Il nostro giorno era finalmente arrivato.
Milioni di sensazione che non sapevo descrivere mi stavano invadendo.
Il cuore martellava e le mani tremavano,mentre il petto balzava ad ogni mio respiro un po' in ansia.
Era tutto perfetto, noi ragazze, gli invitati pochi ma buoni, le bambine e i ragazzi.
Li vedemmo proprio lì, in fondo alla navata  centrale, erano anche loro molto tesi.

Denver mi fissava stupito, come fossi la visione più bella che lui avesse mai visto.
Lacrime di gioia si fecero spazio sul suo viso, i suoi  enormi occhi blu diventarono rossi e consumati da quel pianto che presto annientò anche me.
L'emozione era forte e tutti ne stavamo risentendo, ma era veramente una sensazione bella, una sensazione che avrebbe cambiato la nostra vita per sempre.

Sarei stata pronta ad accogliere Denver come mio sposo, per amarlo ed onorarlo tutto il resto della mia vita.
In salute e in malattia, finché morte non ci avrebbe separati

"Si" gridammo tutti all'unisono alla fine delle parole che il parroco aveva appena pronunciato.

"Potete baciare le spose" e così dicendo ci unimmo tutti in un bacio.

Le paure,le angoscie e le paranoie sparirono di colpo,volando in aria assieme a quei fuochi d'artificio che celavano il nostro momento.
Le urla, le risate, i pianti di sottofondo accolsero la nostra nuova vita.

Alla banda,alla famiglia che avevamo creato, al matrimonio,ai nostri figli.
Brindammo a quello e non appena la bottiglia si aprì,tutto il nostro passato volò in aria tra urla,riso e petali di rosa.

Era tutto finito.
Un nuovo capitolo della nostra vita era appena iniziato.

Fine

La storia è finita,vi aspetta però una grande sorpresa nel prossimo capitolo dei ringraziamenti. Avete gradito? Ditemi la vostra con un commento
Instagram: @itsibizax

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