Professore pov's
Le ore passavano andando a rilento, Manila e Marsiglia sarebbero già dovuti soccorrere in mio aiuto, ma di quei ragazzi non c'era nemmeno l'ombra.
Sierra teneva tutto in pugno, aveva il completo comando di tutto quello che stava succedendo all'interno della banca e non mi lasciava comunicare con i ragazzi.
Il caos regnava tra quelle quattro mura e loro erano soli, senza il mio aiuto.
"Fammi entrare là dentro" esclamò di colpo irrompendo tra i miei pensieri.
Cosa aveva intenzione di fare?
Non potevo lasciare che il nemico entrasse e girovagasse tra la banda, era inammissibile e privo di buon senso
"Ma cosa stai dicendo Sierra? Sei forse impazzita?" Continuai confuso con gli occhi sbarrati
"Facciamo un accordo" propose lei sedendosi sensualmente sulle mie ginocchia.
La lasciai fare, solo perché ormai ero un burattino nelle sue mani e tutto ciò che facevo, aveva dei danni sulla vita dei ragazzi
"Tu mi fai entrare là dentro a combattere per salvare la banda ed io ti assicuro che tengo la boccuccia chiusa e non dico niente del tuo covo segreto" parlò tutto d'un fiato, accarezzando la mia guancia.
Mi sentivo fuoriluogo, le sue mani addosso quasi mi davano fastidio e mi facevano ribrezzo, ma avrei fatto di tutto per i ragazzi e per la mia Raquel.
Esitai un bel po' prima di accettare, fino a quando una voce a me conosciuta non entrò in stanza, portando i miei occhi a sbarrarsi così come quelli di Sierra
Era Marsiglia.
I miei occhi si riempirono di gioia quando vidi al suo fianco Manila, sana e salva, e altri ragazzi che Marsiglia avrebbe contattato per tornare in nostro aiuto, se le cose si fossero messe male.
"Siamo tutti qua" parlai felice, alzando gli occhiali per metterli al suo posto sopra la curva del mio naso
Tatiana sembrava non capire, come biasimarla, in tutti quegli anni ne era stata fuori, anche se al suo matrimonio con Berlino, qualcosa era successaFlashback
Camminavo per il convento nervoso, pensando alla proposta che Berlino mi aveva appena fatto.
Era assurdo, come poteva pensare che avrei introdotto nel piano anche Tatiana.
Lei era cosi bella e giovane, anche con i suoi precedenti da ladra, non poteva entrare a far parte di quella rapina.
Sapeva fin troppe cose e lui era certo che per amore non l'avrebbe tradita, ma io ne dubitavo altamente
"Fratellino, cosa ti costa, hai una mano amica dalla tua parte" esclamò cercando di supplicarmi
"Non se ne parla Berlino. Mettiamo il caso che è disposta a vendere la banda per dei soldi" gli feci notare ponendo davanti ai suoi occhi innamorati delle possibili opzioni, che non erano del tutto da scartare
"Non lo farebbe' parlò convinto
"Ascoltami, a me restano pochi anni di vita, non so nemmeno se sarò presente al colpo in banca e quell'oro è fondamentale per noi. Voglio che tu esaudisca il desiderio del tuo piccolo fratellino malato. Se mai dovessi mettere in atto il piano, fai entrare Tatiana dentro la banca. Lei sa come muoversi là dentro in aiuto dei ragazzi" continuò poggiando entrambe le mani alle mie spalle, per farmi capire bene quale fosse la sua volontà. Restai immobile a pensarci, non ne ero del tutto convinto
"Non ti prometto nulla, ma se è una cosa a cui tieni, ci penserò su" esclami prima di uscire dalla stanza, dopo aver abbracciati mio fratello.FINE FLASHBACK
Quando vidi entrare quelle figure, sorrisi e pensai per un attimo a Berlino e alla sua volontà, così accettai già da tempo l'entrata di Tatiana alla Banca, ma non lo avrebbe fatto da sola.
Avrebbe seguito delle procedure e tutto ciò che avevamo messo in atto in questi anni
Mi risvegliai dai miei pensieri quando notai che la mano di Marsiglia mi si posò sulla spalla
"Andrà bene, professore" parlò con il suo accento francese colto ed educato
Presi coraggio, scacciai ogni pensiero dalla mia testa e subito ci catapultammo a lavoro.
Nel momento in cui stavo per comunicare ai ragazzi che stava andando tutto bene e che eravamo riusciti a ritrovarci tutti, i computer si spensero di colpo portando ogni connessione a scollegarsi dalla banca, da ogni loro microfono, walkie talkie, computer, cellulare, da tutto.
Cosa diamine stava succedendo? Era tutto criptato e i segnali non erano collegati a nessuna connessione comune o facilmente tracciabile.
Qualcosa non stava andando nel verso giusto.
Eravamo nella merda.
Mi voltai a guardare i miei compagni e notai nei loro occhi la speranza spegnersi, come nei miei.
Cosa avremmo fatto?Tamayo pov's
Era stato facile posizionare all'interno delle ambulanze microfono e telecamere, soprattutto in quella usata da due membri della banca per scappare nel tanto amato covo del professore.
Attendevamo da molto che quel momento sarebbe arrivato e adesso che anche il professore era in trappola, noi avevamo campo libero per distruggere la banda, ammazzando quei topi di fogna per una volta e per tutte.
Il caos stava per arrivareProfessore pov's
Temevo le cose si fossero messe troppo male e nessuna soluzione sfiorava la mia mente e nemmeno quella degli altri presenti in stanza
"Dobbiamo andare via da qua prima che sia troppo tardi " parlai sicuro del fatto che ci avessero scoperti.
Eravamo spacciati, in trappola e senza nessun collegamento con i ragazzi e la banca.
Cosa diamine sarebbe successo? Cosa c'era ad attenderci?Eccoci ad un altro capitolo. Le cose non vanno per nulla bene. Come se la caveranno?
Lasciate tante stelline e commy per il prossimo capitolo. Instagram: @itsibizax
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Ibiza//La Casa Di Carta 5
Fanfiction●TUTTA LA STORIA È TOTALMENTE INVENTATA E DIRETTA DA ME. Instagram: @itsibizax ( condivido tutti gli aggiornamenti della storia sul profilo ) ●LA STORIA È SOGGETTA A COPYRIGHT. È VIETATA UNA COPIA PARZIALE O TOTALE. SE COPIATA, VERRANO PRESI I DOV...