26- Serquel

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Professore pov's

Era trascorso un lungo anno e, nonostante le cose con Raquel andassero alla grande, la mia più grande preoccupazione era rivolta sempre ai ragazzi: che fine avevano fatto? Chissà se stavano ancora assieme Tokyo e Rio o Denver ed Ibiza.
Mille domande annientavano giornalmente la mia testa, quei ragazzi mi mancavano più di ogni altra cosa al mondo, cosi come quelli morti a causa mia.
In quel tempo trascorso facemmo spesso visita assieme a Raquel, a Helsinki, Palermo e Nairobi.
Portavamo loro dei fiori e stavamo ore e ore a chiacchierare con loro, come se fossero ancora lì al nostro fianco.
Era una tortura giornalmente andare avanti con la coscienza a posto, ma purtroppo il destino aveva portato via tutti da me, i vivi e i morti

"Sergio, pensi troppo come al solito" spezzò di colpo il mio monologo interiore Raquel, sbucando dal nulla

"No Raquel, in realtà mi mancano i ragazzi. Non so che fine abbiano fatto nè come stiano. Non so se spesso mi pensino o mi maledicono per la vita che ho costretto loro ad affrontare " confessai con le mani ai capelli, seduto su quella sdraietta da mare

"Loro non ti maledicono affatto. Hai cambiato le loro vite.  È vero, sono successe tante cose dentro la banca, ma adesso i ragazzi sono libri e la libertà, per un condannato, vale molto. Vedrai che un giorno tutti ci incontreremo di nuovo e sarà bellissimo" mi rassicurò la  donna abbracciandomi da dietro.

Era tutto ciò che amavo anche se non spesso glielo dicevo. Ma lei era tutto per me. Era un pilastro, una forza della natura

"Domani andremo a Miami a trovare mia mamma con la bambina. Che ne dici, ti va?" Mi chiese prima di entrare in doccia.

"Si, certo" sorrisi e andai a prepararmi.
Volevo portare Raquel in uno dei ristoranti di Ibiza, avevo una sorpresa per lei.

Lisbona pov's

Generalmente non mi emozionavo di fronte ad una cena con il mio compagno, ma con Sergio era tutto diverso.
Lui per me era tutto e aveva da sempre fatto tanto per me.
Mi faceva stare bene e con lui mi sentivo veramente a casa.
Non mi importava aver cambiato vita, essere passata dall'essere un' ispettrice ad una ladra, mi interessava avere accanto l'uomo della mia vita.

Per la serata decisi di mettermi in tiro, ma senza esagerare, fare la ragazzina non faceva più per me, soprattutto nelle mie condizioni un po' gonfie se così si poteva dire, ma amavo curarmi in quanto donna.
Indossai un abito blu scuro lungo fino ai piedi che scendeva morbido, senza mettere troppo in mostra il mio fisico in quello stato.
Il corpetto portava una profonda scollatura a cuore ed era tempestato di diamanti argento che brillavano più di ogni altra cosa al mondo, abbinato a delle scarpe del medesimo materiale e colore così come la borsetta rigida a forma di conchiglia.
Decisi di non esagerare con il makeup: misi un leggero strato di mascara dopo aver applicato la base in fondotinta e del  rossetto color nude.
Piastrai i capelli e misi il mio profumo preferito.
Ero finalmente pronta

Entrai in stanza dove trovai Sergio seduto sul letto che mi attendeva con ansia, nonostante non fossi una tipa che si cullava nel prepararsi.
In un'ora ero già pronta.

Il mio uomo indossava uno smoking anch'esso dello stesso blu del mio vestito, abbinato alla cravatta bianca come le scarpe e la camicia sotto la giacca.
I capelli tirati all'indietro con un filo di gel e finalmente aveva lasciato sul comodino i suoi grandi occhialoni.
Era perfetto
Wow!

"Sei sempre bellissima Raquel" esclamò lasciando un tenero bacio sulla mie labbra

"Anche tu lo sei" sorrisi in tutta risposta e ci dirigemmo presso la Porsche che aveva affittato per la serata.
Era sempre cosi elegante e con un pizzico di pazzia che non credevo portasse mai con se.
Lo adoravo.

Il viaggio in auto durò veramente poco e subito ci trovammo di fronte al ristorante.
Era bellissimo: It Ibiza, si chiama così il posto.
Era un ristorante italiano lì ad Ibiza, con vista mare, elegante, ma molto semplice.

Ci accomodammo al tavolo ed aspettammo la cena, godendocela fino al dolce.

D'improvviso vidi Sergio alzarsi con un bicchiere di vino bianco tra le mani.
Prese una forchetta e cominciò ad attirare l'attenzione di tutta la sala battendo sul bicchiere in vetro

"Voglio tutta la vostra attenzione. Ho intenzione di fare una grande pazzia questa sera, la pazzia migliore della mia vita.
Non avrei mai avuto il coraggio di farlo, forse non era nemmeno nei miei piani, ma amando alla follia questa donna, mi sento di fare questo grande passo con lei" confessò a tutta la sala guardandomi negli occhi

Avevo intuito e capito cosa aveva intenzione di fare e stavo alle stelle.

Si inginocchiò davanti al mio lungo vestito e asciugando una delle tante lacrime che  avevano fatto capolino sul mio viso, prese dalla tasca del suo pantalone una scatolina rossa con dentro un enorme anello con un  brillante che brillava per tutta la sala.
Le luci soffuse, le candele accese e una musica in sottofondo cullava il nostro più grande momento

"Mi vuoi sposare?" Pronunciò quelle parole ed il mio cuore perse un battito.
Ero felice, tremavo come una foglia, ma quel momento non lo avrei mai più scordato.

"Si" urlai prima di unire le nostre labbra in un bacio molto passionale, cullati da dei fuochi d'artificio che Sergio aveva progettato per noi.

Mi sentivo in un sogno, lui era il mio sogno

**
Eravamo ormai arrivati a Miami da qualche ora, il tempo di posare le valigie in casa di mia madre che subito ci dirigemmo in spiaggia.
Mi erano mancati tanto mia  madre e la mia piccola.

"Vado a fare il bagno mamma" urlò da lontano correndo verso acqua cristallina di quel posto.

Quella spiaggia era fantastica.
La sera si sarebbe tenuta una grande festa in una discoteca aperta da poco tempo da un giovane, così mi aveva detto mia madre.
Non partecipavo ad una festa da tanto forse troppo tempo.
Chissà, forse prima delle nozze io e Sergio ci saremmo divertiti un po' come da giovani, stando sempre attenti

"Quindi andremo alla festa Sergio?" Domandai con gli occhi dolci  e la  vocina da bambina

"Si, ma non esageriamo con l'alcool.  Nelle tue condizioni non puoi bere mia cara" parlò furbo indicandomi.

Non ebbi il tempo di rispondere, la mia attenzione venne catturata da due ragazze che da lontano ci guardavano in modo strano.
Due ragazze  che non riuscivo bene a mettere a fuoco, avevano un'aria familiare.
Ma decisi di non farci troppo caso e di tornare a prendere il sole.

Ma cosa volevano e chi erano?

Beh, le cose non sono molto chiare ma qualcuno di voi avrà sicuramente capito. Capitolo Serquel tanto atteso e non avete ancora visto nulla.
Tante stelline per sbloccare il prossimo capitolo e non dimenticate di commentare .
Cosa o chi avrà visto Raquel?
Instagram: @itsibizax

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