Capitolo 14

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Oggi sono stata una delle prima ad arrivare a scuola. Era qualche giorno che non venivo, e sarei tranquillamente rimasta a letto un po' di più e a casa a prendermi cura di Dylan, ma ho fatto una promessa ai miei genitori che intendo mantenere, e poi voglio anche essere un esempio per Dylan e la bambina, dimostrando loro che tutto è possibile e che ho potuto farcela con loro e per loro, perché io sono più che sicura che Layton non vorrà più Dylan indietro e comunque io non glielo lascerò, sapendo che cosa voleva farne e sapendo che vivrebbe con Manley.

Stamattina quando sono andata a controllare Dylan era già sveglio, è stato bello entrare nella stanza e trovarlo lì, in piedi nella culla, che cercava di uscire senza però riuscirci. Sono felice che sia con mamma, e anche più tranquilla, perché se avessi dovuto affidarlo a qualche sconosciuta sarei stata in pensiero tutto il tempo.

È chiaro soprattutto a me stessa che in poco tempo mi affezionerò molto a lui, l'ho già preso a cuore e spero solo che sappia che non sarò come le altre persone che fino ad oggi hanno fatto parte della sua vita... io non lo lascerò, indipendentemente da come andranno le cose.

Siccome il professore non è ancora arrivato e la classe è ancora quasi completamente vuota, prendo il cellulare vedendo che mamma mi ha inviato una foto, e quando la apro sorrido nel vedere che Dylan è in braccio a Paxy, è una foto molto tenera.

«Il ragazzo che vive nell'isola che non c'è ti ha scritto che ti ama tanto?» alzo lo sguardo su Lily, che riesce come sempre a rovinare ogni bel momento.

Insieme a lei ci sono un paio delle sue amiche, alcuni ragazzi della squadra di football tra cui Caleb, e Farrah, che mi raggiunge superandoli tutti e sedendosi accanto a me.

Dopo quel "noi?" che mi ha scritto ieri sera, ho preferito non rispondergli più perché sinceramente non sapevo che cosa dire. Ancora le sue intenzioni non mi sono chiare, e con tutto quello che sta accadendo, l'ultima cosa di cui ho bisogno è di una presa per il culo da parte sua, che potrebbe usare davvero qualsiasi cosa per prendermi in giro, ma non di certo Dylan, quindi spero per lui che sia tutto vero.

È chiaro che Lily abbia sempre cercato e cerchi ancora di mettermi in cattiva luce davanti agli altri così da far ridere e far capire che lei è la migliore... mi chiedo come possa piacere una persona del genere a Caleb, ma anche a tutte queste persone che le girano sempre intorno.

«In realtà io l'ho conosciuto. L'altra sera abbiamo fatto un'uscita a quattro.» dice David, cogliendomi di sorpresa.

Ho l'impressione che sia stato Caleb a chiedergli di intervenire, ma avrebbe anche potuto evitare, visto che, uno, non ho bisogno che facciano questo, e due, non ha senso che metta in mezzo una persona che non c'entra niente... questo solo perché lui ha paura di aprire bocca e difendermi.

Paura di cosa, poi? Che litighi con Lily?

«Uscita a quattro con chi?» chiede la sua ex.

«Io, Farrah, Bristol e il suo ragazzo.»

«Ehw.» fa Lily, con un'espressione di disgusto in volto, prima di superarmi e andarsene nei banchi in fondo insieme alle sue amiche.

Forse merito davvero un ragazzo che non si vergogni di farsi vedere in mia compagnia o che non si faccia problemi anche solo a salutarmi davanti agli altri... non può seriamente piacermene uno che prova a baciarmi ogni volta che siamo soli e che chiede al suo amico di difendermi al posto suo.

Approfittando del fatto che tutti siano girati, Caleb si sporge verso di me vedendo la foto di Dylan e Paxy per cui stavo sorridendo e sorride anche lui.

«Lo porti alla prima partita sabato?» mi chiede, rivolgendomi stranamente la parola.

«Non lo so.» sussurro, non volendo dargli subito conferma.

È strano che ora mi parli, è tutto così strano quando si tratta di Caleb Phillips, e ora come ora non mi importa nemmeno dei miei sentimenti, ma di quelli di Dylan... se si affezionasse a lui, e poi Caleb decidesse di sparire, sarò io a dovermi inventare chissà che cosa.

«È la prima partita dell'anno, poi posso...»

«Caleb?» Lily lo chiama con un tono di voce strano, sono sicura che sia perché sta parlando con me.

Lo guardo, ma non ho intenzione di farmi mettere in mezzo ai loro problemi, quindi metto via il cellulare e guardo dritto davanti a me, sperando che il tempo da passare a scuola scorra in fretta e che arrivi presto il momento di andare a prendere Dylan, perché, lo ammetto, mi manca.

«Che cosa le stavi dicendo?» chiede Lily raggiungendolo di nuovo qui.

Vai, Caleb, vediamo che cosa ti inventi.

Tengo lo sguardo dritto, non ho intenzione di alzarlo su di loro, non ho nemmeno intenzione di difenderlo, questa volta, e nemmeno Farrah e David sembrano intenzionati a mettersi in mezzo, quindi voglio proprio vedere che cosa si inventerà.

«Le stavo chiedendo se porterà alla partita il suo ragazzo, sempre che esista.» dice lui, facendo scoppiare a ridere l'intera classe, tranne ovviamente me e Farrah.

Oh, sul serio?

Dovevo aspettarmelo, ma ho così sperato che il tempo passato insieme negli ultimi giorni, soprattutto con Dylan, gli avesse fatto capire che la vita vera è fuori da questo posto, che fuori da qui lui non è nessuno, ma mi sbagliavo.

«Sai, vorrei proprio vedere se...» Lily, mentre parla, prova ad alzare la mia maglietta per poter vedere la mia pancia, ma io la fermo stringendo forte il suo polso: «Lasciami subito.»

«Non toccarmi.» la avverto.

«Altrimenti?» mi chiede con aria di sfida.

Mi chiedo come potessi essere amica di una persona del genere, seriamente. L'altra volta mi ha spinta, ora sembra voglia fare a botte, in pratica se ne frega del fatto che io sia incinta... così come ha fatto Manley, e la cosa è preoccupante.

Non le rispondo più, per me non ha senso, spero solo che abbia capito che non deve toccarmi, poi però mi spinge, e grazie a Farrah non cado per terra. Farrah infatti è l'unica che mi supera andando a spingere Lily per allontanarla da me, mentre Caleb resta in disparte.

Ma siamo seri?

Mentre tutti si mettono a litigare e David cerca di calmare gli animi, io e Caleb ci fissiamo come se ci stessimo rendendo conto che tutto questo non può funzionare, e che lui è fatto per starsene da solo o con persone come Lily, non di certo con dei bambini.

Questa è stata la seconda volta che Lily mi ha aggredita davanti a lui e non ha fatto niente, mentre quando siamo da soli vuole farmi credere di tenere a me. Patetico.

Mi alzo con le lacrime gli occhi e afferro Farrah, lei mi guarda non capendo che cosa stia succedendo, ma non ha senso che si metta a litigare con queste persone che comunque continueranno a darci fastidio, per cui torniamo a sederci mentre David fa tornare anche gli altri al proprio posto, compreso Caleb, prima che il professore entri in classe.

Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora