Capitolo 21

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Finita la cena,Jin rimase deliberatamente in cucina per un pò di tempo,con la scusa di mettere in ordine la cucina, invece aveva necessità di cessare quel tumulto di emozioni e pensieri che si agitavano dentro di lui.

Era in costante agitazione,e rincorreva gli ultimi eventi cercando di calmarsi, nel mentre si asciugava le mani in uno strofinaccio,e si appoggiava con un lungo sospiro al piano del lavandino.

Si era eclissato da Namjooon con la scusa di pulire piatti e dopo aver lentamente sparecchiato la tavola,sospirando continuamente,e prendendosi più del tempo che gli serviva normalmente.

Caricò la lavastoviglie con la lentezza di un Bradipo, mise meticolosamente in ordine bicchieri le stoviglie spostandoli più e più volte e poi la fece partire.

La loro era stata una cena,inusuale,se si poteva usare quel eufemismo.

Fatta di momenti imbarazzanti,timidi e poco loquaci da parte di Jin, curiosi ,ed a volte tristi per Namjoon,i suoi sguardi teneri e delicati a Joonho, parlavano da soli.

Poteva sentire i pensieri che attraversavano la mente dell'Alfa,mentre imboccava per la prima volta suo figlio e gli puliva con una dolcezza ed una premura tutto il visino,che veniva costantemente sporcato di sugo.

Namjoon agrottava le sopracciglia, o sorrideva timido ed impacciato,mostrando le sue adorabili fossette,quando Joohno gli richiedeva attenzioni,e si perdeva ad ammirare ogni suo piccolo gesto.

Come mangiava,masticava e parlottava,tutto teso in avanti con il suo corpicino verso la sua mano per prendere ogni cucchiaiata di cibo che Namjoon gli dava, mente si muoveva senza sosta e gli raccontava chissà che scenari e pensieri,in quel suo modo incomprensibile ma assolutamente adorabile.

C'era anche Moonie con il tartufo all'insù, che aspettava pazientemente gli passassero un po' di cibo, ed ogni volta lo deglutiva senza masticarlo neppure,strappando grandi risate al loro bambino.

E Jin,che li guardava un pò in silenzio,partecipando poco allo scambio di tenerezze tra padre e figlio,proprio per permettere a Namjoon di interagire con il bimbo,attraverso questi,nuovi momenti.

Ora,dal punto in cui era appoggiato Jin,a braccia conserte lo vedeva ridere,anzi li vedeva tutti e tre.

L'Alfa in quel momento era sdraiato, completamente rilassato lungo tutto il divano, con la sua stazza e altezza lo riempiva quasi completamente.

Era un Alfa,non solo bellissimo esteticamente,era anche tanto altro.

Visivamente non potevi notarlo.

Era,imponente,Namjoon,alto,robusto,
fiero di quel che faceva,diceva e in cui credeva.

Ci si poteva fidare di lui,era questa la prima impressione che avevi incontrandolo,in un mondo moderno,fatto di apparenza,di vuoti a perdere,di corse infinite e di persone spesso superficiali.

Lui spiccava per la sua personalità, era intelligente,colto,ricco di valori importanti,quelli che Jin cercava,voleva e che desiderava da sempre.

Il suo Alfa sarebbe dovuto essere esattamente come Namjoon, e lui lo era.

Assolutamente era perfetto per Jin.

Era per l'Omega ,quello che si leggeva nelle storie d'amore,decantato dai libri e raccontato nelle favole.

Un posto sicuro,un rifugio, per Jin,tanto da identificarlo come la sua Quercia.

Jin lo considerava il suo sostegno,l'appoggio,le radici ,la sua sicurezza.

Ma il suo Alfa,questo suo grande e possente Alfa, era anche dolcissimo,impacciato,timido.

Era come un albero grande e robusto che poteva piegare i suoi rami sino a terra,per abbracciarlo,e ripararlo dai problemi e dai momenti no che la vita riservava nella sua quotidianità.

Ritornare Insieme  ~Namjin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora