Ritornare Insieme ~Namjin~

Capitolo 35

Finito il bagno, durato come aveva previsto Jin più a lungo del necessario, mentre l'Omega asciugava il piccolo Joohno,Namjoon si preparò ed indossò una camicia bianca uguale a quella di Jin.
Avevano deciso di indossare tutti e tre una camicia bianca, così appena asciutto e pronto ,ne misero una anche al piccolo Joohno.

Per la prima presentazione ai due nonni così importanti, Jin aveva deciso di vestirlo elegante.

Sulla camicia gli fece indossare un maglioncino nero con un taglio a giacca e un papillon.

Era a dir poco adorabile.
Sembrava davvero ,come gli continuava a dire sua madre, un piccolo principe.

Ma per Jin quell'incontro con i suoi fautori suoceri era davvero importante, così desiderava che il bimbo ,fosse al meglio per la loro prima volta insieme.

Sperava che tutto andasse per il meglio e che lo perdonassero,ma davvero non riuscuva a capire,come sarebbe potuto accadere.

Namjoon era troppo sicuro di sè.
Continuava a ripetergli che sarebbe andato tutto bene e che i suoi genitori avrebbero adorato sia l'idea di essere nonni che Joohno.

Ma dall'oggi al domani, in punto in bianco ,senza una minima preparazione secondo Jin era assurdo e impensabile,che potessero accettarlo.

Se non altro,sperava almeno che Joohno, non ne fosse ferito, e che l'ingresso nella loro famiglia avvenisse senza discussioni o risentimento.

Avrebbe accettato la loro rabbia e il loro disprezzo ma non poteva permettere che accadesse al.suo binbo....perchè era davvero senza colpa lui.

Si augurava davvero che tutto finisse per il meglio,ma ogni minuto che passava per l'Omega era una vera e propria tortura.

Più di una volta dovete scappare in bagno, e controllò e ricontrollo che Joohno fosse senza un capello fuori posto,e che fosse presentabile.

Namjoon era seduto sul divano,con Joohno accanto mentre faceva finta di bere il tea da una minuscola tazzina,che il bimbo gli porgeva.

E sia il padre che il figlio ,volgevano la testa ,seguendo con lo sguardo Jin, ogni volta che correva in una stanza o nell'altra.

L'Alfa lo guardava con un sorriso dolcissimo tra le labbra e le fossette sulle guance ,scuotendo la testa, rassegnato ogni volta che lo vedeva muoversi come se fosse indemoniato, e ne ascoltava i discorsi senza prendere respiro.

Ma lo conosceva troppo bene per pensare di poterlo fermare o zittire,in un frangente simile.

Solo una volta aperta la porta di casa Kim e fatto conoscere Joohno ai suoi ,si sarebbe rilassato,non prima, ed era arrivato il momento di andare.

"Forza Jinnie è ora di andare..." si alzò dal divano,avvicinandosi alla porta di casa, mettendosi il cappotto e prendendo sia le chiavi della macchina,che il guinzaglio di Moonie, per poi accosciarsi per infilare il cappottino grigio a Joohno.