CAPITOLO 2

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CAPITOLO DUE
<<Visto? Non vi siete ammazzati!>> affermò con un gran sorriso Hinata, parlando come sempre con Kageyama.

<<Mmh>>annuì pensieroso l’alzatore.
In questo momento stavano camminando verso le loro abitazioni, erano in strada, una di quelle che dopo una certa ora sembra quasi deserta.
<<Che hai? Ancora il mal di testa?>> chiese preoccupato l’arancione.

<<No…non voglio tornare a casa…>>
Il rapporto tra il padre di Kageyama e il figlio è a dir poco disastroso. Da quando il maggiore ha scoperto dell’orientamento sessuale del figlio, ha provato più volte a buttarlo fuori di casa, senza successo, visto che i professori si allarmavano immediatamente, vedendo qualcosa che non andava in Kageyama. Il nostro palleggiatore era a dir poco stufo di tutta quella situazione (e lo è tutt’ora). Anni fa, aveva iniziato ad essere scontroso e antipatico con qualsiasi essere vivente, e proprio quando era già ad un punto di non ritorno, ad una partita delle medie, i suoi compagni si rifiutarono di schiacciare un’alzata fatta apposta per loro, abbandonandolo nel campo. Da lì in poi per Kageyama è iniziato un circolo di insulti e pensieri negativi tutti concentrati nella sua testa, aveva sempre meno autostima. Fin quando, un piccolo, lucente, raggio di sole, è entrato a far parte della sua vita, occupando un posto speciale nel suo cuore, di cui Kageyama non conosceva nemmeno l’esistenza.  
<<Beh, se vuoi puoi stare da me!>> riprese il discorso il piccolo raggio di sole in questione.

<<Sarebbe la terza volta questo mese…non voglio creare disturbo…>>affermò con una punta di delusione Tobio

<<Ma che disturbo! Senti, ascoltami attentamente- disse Shoyo attirando a sé tutta l’attenzione di Kageyama- ho sentito Suga e Daichi parlare, forse, se riescono a convincere tutti i genitori, prenderanno una casa tutta per noi!>>
<<Noi chi?>> domandò Kageyama inclinando leggermente la testa di lato.
<<Baka! Noi, inteso per la squadra!>> disse Hinata, che, balzando allegramente, atterrò davanti Tobio, con le braccia alzate, gli occhi luccicanti e con un sorriso ammaliante. Una visione paradisiaca per Kageyama.

<<Oh. Aspetta…- disse Tobio assimilando l’informazione appena ricevuta- CIOÈ CONVIVRÒ CON TE, SENZA MIO PADRE?!>> affermò Tobio con grande stupore, attirando a sé il più piccolo prendendolo per le spalle, gesto che fece sobbalzare quest’ultimo, che arrossì. Fortuna che erano soli in strada.

<<Si! Esatto! E penso faranno il prima possibile, quindi il mio piano è questo: -disse liberandosi dalla presa di Tobio e iniziando a gesticolare- per questa sera vieni da me, vedremo quanti giorni ci metteranno a trovare un appartamento e troveremo il modo di farti stare lontano da tuo padre il più possibile, finché non cambieremo casa.>>

<<Hinata…so che stai cercando di fare il più possibile, ma vi recherei troppo disturbo…e sarò un pe->> venne interrotto dalla voce squillante del più basso
<<Hey! Non dire mai più che sei un disturbo, perché non lo sarai mai e poi mai! Mia madre e mia sorella ti adorano, non sei rumoroso e non sporchi e se lo fai pulisci sempre prima ancora che io me ne accorga, sei educato persino quando dormi! Ti rendi conto che in un attacco di sonnambulismo, mi hai rimboccato meglio le coperte per tenermi più al caldo?! –prese delicatamente il viso di Kageyama tra le sue mani- Kageyama tu non sei un disturbo, né un peso e nient’altro, sei una persona molto speciale che si è infiltrata nella mia vita senza un motivo preciso, ma a me va bene così. Adesso, passiamo a casa tua, prendi dei vestiti per minimo una settimana e i libri scolastici che ti servono e vieni a dormire da me. Punto.>>

Kageyama in quel momento era senza parole. Occhi spalancati e puntati su quelli oro di Hinata, formando un colore nuovo e tutto loro. Bocca socchiusa e guance ancora a contatto con i palmi caldi di Shoyo. Era come paralizzato.  
Il piccoletto era nella sua stessa situazione, solo che un unico pensiero correva nella sua mente: “ho esagerato? Dopotutto stiamo parlando di suo padre, un suo genito-“ i suoi pensieri furono interrotti da una musica bellissima, che suonava come una magia alle orecchie di Hinata, un suono detto anche voce di Kageyama.
<<Accetto…>> disse in un sussurro, creando un silenzio molto piacevole.

I loro occhi erano ormai incatenati, i loro corpi erano in una bolla protettiva e insonorizzata, non c’era niente intorno a loro. I palmi di Hinata ormai sembravano essersi uniti alle guance di Kageyama. Quest’ultimo, quasi come riflesso, portò le mani sui fianchi del corpicino del minore, provocandogli un brivido piacevole. I respiri sincronizzati, le loro labbra socchiuse e sempre più vicine, il fiato caldo in quella notte gelida, per i due “migliori amici”, erano cose paradisiache. I loro nasi ormai si toccavano, erano così vicini da poter distinguere tutte le ciglia dell’altro.

Uno sfioro. Un solo sfioro tra le loro labbra. Poi un contatto?

No, anche se i due lo avrebbero voluto molto.

<<Sawamura Daichi, questo è troppo anche per te!>> lo rimproverò in lontananza Suga, facendo voltare entrambi. Kageyama velocemente lasciò la presa sui fianchi di Hinata, stessa cosa il mandarino.

<<Mi puoi spiegare come hai fatto a confondere gli orari di allenamento?! Adesso chi glielo dice a Hinata e Kageyama che domani non dovranno venire! Giuro che se si presentano anche domani li picchio.>>
<<Koushi calmati, è stato un mio errore, rimedierò io con loro due, per avvertire gli altri basterà mandare un messaggio sul gruppo>> affermò il capitano, tentando di tranquillizzare il compagno.

<<Non ci sarà bisogno di avvertire noi due>> affermò ridacchiando Hinata, catturando l’attenzione del capitano e del vice.
<<Oh.>> riuscì a dire Suga, facendo ridere Daichi sotto i baffi.
Nel frattempo, a pochi isolati da qui…

🥀
~943 parole~
Heilà! Ok, so che i primi capitoli possono essere molto noiosi, ma ci sto mettendo tutto il mio tempo libero per rendere la storia più emozionante possibile. Adesso è cominciata anche la scuola e sono preoccupata per la mia classe, visto che non mi trovo esattamente "bene" con i miei compagni. Voi vi trovate bene con i vostri compagni? Avete avuto più fortuna di me? Mi annoio TwT. Arrivederci!!

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora