Lo stato d’animo della nostra mamma non si poteva ben descrivere: era molto felice, davvero. La sua vita stava per avere una svolta spettacolare con la nuova convivenza, e non solo la sua. Ormai i bulli avevano troppa paura di torcere solo un capello a Hinata e Yamaguchi, potevano finalmente passare nei corridoi senza tenere la mano a qualcuno, o senza cercare sicurezza anche dalla minima fonte. Potevano tornare a casa senza ferite, e potevano mangiare il pranzo preparato apposta per loro. Che sollievo, per lui.
Ma, per qualche ragione, sembrava che la giornata avesse una svolta negativa.Istintivamente guardò il cielo: nemmeno una nuvola, si erano disperse tutte in pioggia. E allora…cosa doveva accadere?
Continuava a toccarsi il suo ciuffetto spiccante, come per simulare il tocco gentile di Daichi per calmarsi.
E, come se fosse munito di telepatia, arrivò una chiamata proprio da lui. Suga subito rispose, con un sorriso nel leggere il nome del suo moroso.<<He->> non fece in tempo a dire niente.
<<Koushi, vieni immediatamente sul retro della scuola!!! Sono con Tsukishima e Yamaguchi sta piangendo, veloce! C’è un sacco di gent- NO!!!>> chiuse la chiamata.Nemmeno il tempo di porsi delle domande, che subito il suo corpo cominciò a muoversi nella direzione del luogo del capitano. Correva con tutto se stesso, distendendo le gambe più che poteva. Come sottofondo, mentre il capitano parlava, sentiva il terriccio pulito muoversi freneticamente, i singhiozzi di Yamaguchi, e molte voci che urlavano cose tipo “basta!” “fermi!”.
Non ebbe il tempo di analizzare di più la situazione, che arrivò dietro la folla di persone. Subito si scaraventò all’interno, spintonando la gente per farsi spazio, e allo stesso tempo cercando la chioma castana di Daichi.
Quando la ebbe individuata, non perse tempo ad avvicinarsi.<<Cosa succede?!>> urlò, cercando di sovrastare tutto il caos creatosi.
In risposta il capitano lo prese per un polso e lo trascinò all’interno del cerchio. Quello che vide lo lasciò a bocca aperta.Nishinoya era a terra, steso, mentre una persona, seduto a cavalcioni su di lui, lo prendeva a pugni. E se pensate che Noya stava avendo la peggio, vi sbagliate di brutto: mentre il suo avversario cercava in tutti i modi di dargli almeno un pugno sul viso, il senpai lo copriva con gli avambracci, lanciando ginocchiate sulla schiena del maggiore.
“chissà che male sta provando…” si ritrovò a pensare Suga.
Subito dopo aver rimuginato su questo pensiero, non perse tempo a prendere il telefono, andare sui contatti, e chiamare Asahi, per farsi aiutare. Non poteva certo mettersi in mezzo alla rissa, lo avrebbero fatto a pezzetti, ed era troppo buono per fare una cosa del genere.Uno quillo, due, tre.
<<Hey, sono al cancello, sto andando in classe.>>
<<NO! VIENI SUL RETRO, VELOCE!!>> subito attaccò. Se non lo avesse fatto, Asahi si sarebbe sicuramente sentito attaccato, si sarebbe intimidito e avrebbe iniziato a fare domande su domande, senza muoversi.
Mentre aspettava l’arrivo del suo amico, Suga, iniziò ad osservare la scena.Nishinoya si stancò, e probabilmente gli facevano male le gambe per tutto lo sforzo. Così, all’improvviso, afferrò la giacca del suo avversario, sollevò con forza il capo e diede una testata sui denti del malcapitato, ferendolo. A quel punto, con una mossa veloce, se lo scrollò di dosso, dandogli, però, una spinta per alzarsi prima di lui. Quindi, mentre Noya cercava di alzarsi da terra, il ragazzo estraneo lo spinse, facendolo ribattere al suolo. Subito l’attaccato cercò un appiglio per sollevarsi, ma prima ancora che potesse alzare lo sguardo, si ritrovo l’altro di nuovo a cavalcioni su di lui, con la differenza che, in quel momento, aveva i polsi bloccati sulla testa dalla presa dell’avversario.
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𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]
FanfictionPer un insulso scherzo, inizierà la convivenza più significativa che i nostri giocatori preferiti potessero fare. Purtroppo, però, la vita non è molto gentile come ci vuole far credere nei film, e la nostra bizzarra famiglia dovrà aiutarsi a vicenda...