CAPITOLO 33

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<<POI NON TI VEDEVO PIÙ E A UN CERTO PUNTO SEI SBUCATO DALL’ALTRA PARTE DELLA RETE!! COME DIAVOLO FAI AD AVERE TUTTA QUESTA ENERGIA?! È PERCHÉ SEI PICCOLO?! AKAASHI!! ESISTE UN MODO PER ACCORCIARSI?!>>

Era sera quando finì la partita, l’aria era gelida, ma le stelle la rendevano molto più piacevole.

Vinse la Karasuno, quando Tanaka fece il ventottesimo punto con una diagonale perfetta quanto disperata. Sugawara giocò la metà del secondo set, e tutti notarono che stava molto meglio e che si era ripreso in fretta. Hinata e Kageyama miglioravano la loro veloce giorno dopo giorno, rendendola quasi inarrestabile, mentre Tsukishima sembrava leggermente distratto.

Tutti erano sfiancati, tranne Hinata e Bokuto che a quanto pare avevano ancora un bel po’ di energie da sfogare. Gli sconosciuti potrebbero dire che era per l’adrenalina, ma tutti i conoscenti di quei due sapevano che anche se avessero giocato altri cento set non si sarebbero mai stancati.

Una volta finita la partita, entrambe le squadre si precipitarono a cenare fuori dal grande istituto, al caldo.

<<ANCHE TU SEI STATO FANTASTICO, BOKUTO-SAN!! QUELLE SCHIACCIATE SONO UNA VERA POTENZA!!>>

<<HEY HEY HEY HAI PROPRIO RAGIONE!!!>>

In realtà, non tutti erano seduti al tavolo.

Tsukishima aveva preferito cambiarsi prima di cenare, dato che nessuno delle due squadre lo aveva fatto. In quel momento si trovava ancora negli spogliatoi, intento a mettersi una felpa pulita.

Per qualche motivo, gli cadde l’occhio sul borsone di Yamaguchi, posizionato accanto al suo e a quello di Asahi. Portava ancora legato quello strano portachiavi a forma di dinosauro che gli regalò da piccolo, e di cui a quanto pare non si sbarazzò mai. In un certo senso lo rendeva felice, ma uno strano senso di nostalgia gli si presentava nel cuore.

Adesso nella sua vita era presente anche una sorellina, che in un certo senso rendeva lui e “quell’odioso re” parenti, ed era l’ultima cosa che voleva, avere altri pensieri per la testa. La pressione per il fatto che lui era un fratello maggiore e che quella bambina non lo riconoscesse ancora come tale, gli dava alla testa, e di certo non aiutava.

<<Tsukishima Kei.>> una voce abbastanza familiare interruppe il suo flusso di pensieri, facendolo girare con calma. Per qualche motivo sapeva di potersi fidare di quel suono.

Davanti agli occhi gli si parò Akaashi, fermo davanti all’entrata con le mani raccolte dietro la schiena. Lo guardava come se aspettasse una sua reazione, che non tardò ad arrivare.

<<Che ci fai qui? Non stavi mangiando?>> chiese girandosi completamente verso di lui e incrociando le braccia con fare saccente.

<<Non ti ho visto al tavolo e ho pensato fossi qui. Ti volevo parlare.>> affermò il ragazzo del secondo anno, per poi avvicinarsi lentamente al biondino. La luce calda del lampadario in qualche modo rendeva la scena più calma, e il silenzio rendeva più facile a entrambi concentrarsi sulla conversazione.

<<Anche io ti dovrei parlare. Vedo che te la passi bene col capitano.>> disse con fare retorico Tsukki, con un sorrisino sghembo sul suo viso.

<<E io invece vedo che non te la passi per niente bene con…Yamaguchi? Sei ancora al punto di partenza, vero?>> Akaashi dopo qualche passo si fermò, arrivando al centro della stanza. Sentiva di dover aiutare quei due con la loro rapporto, per qualche strana e misteriosa ragione per lui era importante. Forse è perché si rivedeva molto in lui, non riuscendo ad esternare i suoi sentimenti al capitano che palesemente ricambiava.

<<Tsk, e a te che importa?>>
Akaashi non diede retta alla domanda di Tsukishima, e continuò a fissarlo, mettendolo in soggezione e riuscendo a ricevere una risposta.

<<A scuola abbiamo un posto tutto nostro, una cosa stupida che lui voleva fare a tutti i costi. Di solito lui poggiava solamente la testa sulla mia spalla, ma una volta si è seduto sulle mie ginocchia. È successo molti giorni fa, non so se importa qualcosa, ma non credo di essere ancora al punto di partenza. Per la prima volta mi ha visto piangere…>> spiegò, abbassando la voce.

<<Oh, allora mi sbagliavo. Io credo che ricambi, comunque. Anzi, ne sono quasi convinto.>> la verità è che lui sapeva per certo che quei due zucconi ricambiavano a vicenda i loro sentimenti, ma se si fosse mostrato troppo sicuro avrebbe finito per far pensare a Tsukishima che si stia prendendo gioco di lui.

<<E che ne sai tu? È la prima volta che ci vedi insieme oltre a quell’incontro a Miyagi.>>

<<Lo so e basta.>>

<<Da te mi aspettavo una risposta più ad effetto, signor so tutto io.>> lo prese in giro Tsukishima, per poi attendere una sua risposta.

Akaashi non rispose, ma in compenso, si avvicinò ancora, questa volta più velocemente, spingendolo così forte da parlo cadere a terra.

<<MA CHE->> prima che il biondo potesse dire qualsiasi cosa, Akaashi si sedette sui suoi stinchi, stando attento a non avvicinarsi troppo.

<<Adesso, reggimi il gioco.>> disse solamente. In quel momento arrivò saltellando Yamaguchi con un sorriso a trentadue denti. Akaashi lo aveva sentito, e ne aveva approfittato.

<<Tsukki!! Sono venuto a-…o-oh…devo andarmene?>> chiese appena fraintese la situazione, come aveva previsto Keiji.

<<No, non fraintendere, sono solo scivolato, non c’è bisogno di essere gelosi.>> mentì.

<<O-oh ok! A-aspetta non sono geloso!! Perché dovrei?!>>
Detto questo, Akaashi si alzò, guardando negli occhi Tsukishima che adesso aveva capito finalmente la realtà dei fatti, con uno sguardo che sembrava comunicargli “visto? Avevo ragione.”

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<<Bokuto-san, posso farti una domanda?>> chiese Kageyama, allontanando il bicchiere dalle sue labbra.

<<CERTO, FIDANZATO DEL MIO KOHAI!!>> rispose Bokuto con il suo solito tono di voce esagerato, ma splendente.

<<Come hai fatto a sapere che noi due siamo una coppia?>>

<<Oh! Non so se te lo posso dire, quindi abbasso la voce! È stato…aspetta…non ricordo come si chiama…>> in quel momento arrivò Akaashi, che aveva lasciato i due da soli nello spogliatoio. Appena Bokuto lo vide i suoi occhi brillarono e, per quanto possibile, il suo sorriso si allargò ancora di più.

<<Oh, AKAASHI! COME SI CHIAMA QUEL RAGAZZO CHE ABBIAMO INCONTRATO PER STRADA?! QUELLO CHE CI HA DETTO DI QUESTI DUE CORVI INNAMORATI!!>>

<<Si chiama Oikawa Tooru.>>

🥀
~1030 parole~
BOOM! BITCH IM A GO- no ho sbagliato//
BOOM! COLPO DI SCENA!
La divah sa tutto ragazzi💅
Tanto anche se sto pubblicando a cavolo mi volete bene vero? QwQ
ANYWAY, come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate per eventuali errori di battitura e alla prossima! Un abbraccio!✨

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora