CAPITOLO 1

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~Tragico amore~

HINATA’S POV
Eccola lì, casa di Nishinoya.

È una grande villa moderna, per entrare bisogna oltrepassare un cancello verde scuro e seguire un sentiero fatto di terriccio, che proseguiva in mezzo ad un prato grande e molto curato. Dietro la casa è situata una piscina di modeste dimensioni, adesso coperta da uno spesso telo, considerando che siamo agli inizi di novembre. Già da fuori la bellissima costruzione, si possono distinguere i colori dei LED che usa Nishinoya per far luce, o come dice lui, per dar vitalità alla casa.

Dopotutto lui è molto vivace, rumoroso e pieno di luce, ma vive da solo visto che i genitori sono sempre all’estero per lavoro, quindi la casa è comunque molto vuota.

Per quanto riguarda me, non ho mai pensato al concetto di solitudine…la mia vita è tempestata di voci e sensazioni, tutte differenti, alcune piacevoli ed altre…non proprio…per niente. Alcune spiccano per la cattiveria e le cattive emozioni che trasmettono, ma una sensazione in particolare le uguaglia tutte, riempendo un vuoto.

<<Boke, aspettami!>> una voce felicemente familiare mi chiamò, facendomi sobbalzare.
<<Bakageyama! Pensavo che fossi già in casa!>> dissi aprendo le braccia, così che possano avvolgere il suo corpo, creando uno di quei fantastici abbracci.

Dopo qualche secondo lui si allontanò da me, e mi affiancò per proseguire il cammino verso la porta d’ingresso, aprendola e facendomi passare per primo.

Appena entrammo ci si parò davanti uno spettacolo esilarante: Tanaka era seduto sul divano, molto più silenzioso del solito e completamente rosso in viso, con le guance gonfie in una smorfia, mentre Ennoshita gli parlava, non accorgendosi del suo effetto sull’altro. Sugawara e Daichi parlavano tranquillamente, ogni tanto il primo lanciava degli sguardi ai partecipanti, probabilmente per evitare che distruggano la sala, mentre Nishinoya parlava al telefono affiancato da Asahi, forse stavano ordinando del cibo. La stanza è magnifica: appena entrati, sulla destra, c’è il muro con un grande specchio appeso, mentre a sinistra si estende tutto il salotto. Il divano è girato di spalle, in direzione del televisore, situato sul   muro in direzione della cucina, al lato opposto.

Mentre mi guardavo intorno notai che Kageyama era molto nervoso, continuava a spostare il peso corporeo da un piede all'altro e a mangiucchiare le unghie, insolito per lui.
<<Hey, che hai? Di nuovo il mal di testa?>>dissi girandomi completamente verso di lui.
<<No, boke, non vedo Tsukishima>>disse continuando a sviare lo sguardo da una parte all’altra del salotto.

<<Allora? Meglio, evitate di litigare>> dissi con fare ovvio.
<<No, il problema è che abbiamo già litigato>>rispose, finalmente guardandomi.
<<Me lo aspettavo, comunque non preoccuparti, ci sarà anche Yamaguchi, no?>>
<<Non ho paura di quello spilungone, ma se litighiamo qui Sugawara…>> disse lasciando la frase sospesa a metà. Effettivamente quando litigano Sugawara si arrabbia molto, è davvero protettivo, a volte troppo, infatti qualche volta per sbaglio lo chiamo “mamma”, ma la cosa non sembra infastidirlo.

<<Non preoccuparti, davvero, non può succedere niente di troppo brutto con me e Yama nei paraggi>> dissi dandogli dei pugnetti sul braccio, ma, come dice il detto, parli del diavolo, spuntano le corna.

La porta si aprì, rivelando le figure di Yamaguchi sorridente e Tsukishima…normale.
<<Hey, re, spostati>> disse Tsukki passando tra me e Kags. Effettivamente non ci eravamo ancora mossi dall’entrata.

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora