🔞⚠️CAPITOLO 12⚠️🔞

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<<Tobio!!! Ridammelo!!>>

<<No! Ho sete!>> e mandò tutto il latte di Hinata nel suo stomaco con un sorso.

<<Dai! Hai macchiato anche il pavimento di bianco!>>

<<Come?!>> sua madre entrò nella stanza, sbraitando queste parole.

Erano rimasti tutto il giorno sotto le coperte, a dormire, fingendo un malanno di Hinata per non venir rimandati a scuola. In quest’arco di tempo, hanno parlato molto, mentre la mano di Kageyama non ha smesso un singolo momento di muoversi tra i capelli soffici e scompigliati di Hinata. Il mandarino ha conosciuto lati del suo ragazzo che non avrebbe saputo nemmeno immaginare, per esempio, non sapeva che sapesse cucinare così bene, oppure che può essere persino più dolce di Suga! Insomma, è veramente il fidanzato perfetto, a parer suo. E pensa che questo si possa considerare ufficialmente il periodo più bello di tutta la sua vita.

<<Oh…>>borbottò la madre, dopo aver costatato che quello sul pavimento era effettivamente latte.

<<Perché? Cosa doveva essere?!>> chiese Hinata, esasperato dal fatto di non capire nemmeno una parola della conversazione. Beata innocenza!

In quel momento la povera signora guardò in modo supplichevole Tobio, come per comunicargli un silenzioso “ti prego, non dirgli niente”.

<<Stia tranquilla, tengo quanto lei all’innocenza di Shoyo.>> disse, con un’espressione seria, che, anche se non sembrava a primo impatto, la rassicurò più del previsto.

Detto questo la mamma si congedò, annunciando la sua assenza per le prossime tre ore circa, accompagnata da Natsu.

Quando si sentì la serratura della porta scattare, subito i due si rifugiarono l’uno tra le braccia dell’altro, di nuovo. Questa volta, però, le loro labbra combaciarono, in un puzzle perfetto, ancora e ancora, finché non caddero entrambi nelle braccia morbide del materasso.

<<Finalmente…>>esordì Kageyama, in un sospiro di sollievo. Anche se non lo dava a vedere, pure Hinata aveva una voglia matta di impadronirsi di quelle labbra di cui si è tanto innamorato. Prima continuavano a muoversi e muoversi, lasciando intravedere i denti di un bianco lucido e contraendo la mascella, ma, purtroppo, se la madre li avesse visti mentre si scambiavano solo una carezza, probabilmente lo avrebbe rinfacciato al figlio per tutta la vita, quindi hanno preferito aspettare.

Adesso che è finalmente uscita, però, potevano dare sfogo a tutta la loro fame, a tutto il loro desiderio di possedere l’altro.

Kageyama si mise completamente sopra Hinata, cingendogli i fianchi e facendo combaciare tutte le parti del loro corpo alla perfezione, mentre Hinata si beava del calore tanto amato che lo avvolgeva completamente, allacciando le braccia al collo del maggiore, per non farlo allontanare.
Entrambi sentivano l’atmosfera farsi sempre più calda, ma ancora un altro calore, sconosciuto ad entrambi. La loro mente diceva di analizzare la situazione, che si dovevano fermare prima che andasse solo a peggiorare, ma il cuore non aveva intenzione di far separare le due anime gemelle finalmente unite.

Hinata, nel caos generato dalla sua mente e dagli schiocchi delle loro labbra, si mosse, scivolando impercettibilmente sulla lunghezza del materasso, fino a far scontrare le loro intimità, provocando un gemito all’alzatore.

<<S-Shoyo…>> ansimò, nel tentativo di placare l’atmosfera e soprattutto gli ormoni, di entrambi.

<<T-Tobio…mi fa male…>> disse il minore in un lamento, riferendosi alla sua erezione abbastanza evidente. Kageyama invece aveva avuto il controllo, non che il ragazzino non gli piacesse, per carità, ma per lui non era un territorio completamente inesplorato, ogni sera prima di mettersi con Hinata, infatti, si ritrovava sempre a dover cancellare la cronologia del suo cellulare. Dopotutto, aveva 16 anni.

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora